Ferrovie del Sud Est, soppressi treni e bus: “Mancato adeguamento col personale Trenitalia”

Mancata discussione sulla retribuzione, sulla contrattazione del secondo livello e sull’aumento dei ticket pasti. Sono questi i motivi che hanno spinto il personale di Ferrovie del Sud Est, ormai assorbiti da Trenitalia, ad astenersi dal lavoro oggi 7 dicembre 2023. A causa dell’indisponibilità del personale, sono stati soppressi sedici bus e i seguenti treni:

-Treno 92104 da Martina F. a Putignano delle ore 05:11 sarà soppresso.
-Treno 92103 da Martina F. a Taranto delle ore 05:30 sarà soppresso.
-Treno 92108 da Taranto a Martina F. delle 06:35 sarà soppresso.
-Treno 92109 da Putignano a Martina F. delle 06:30 sarà soppresso

La scelta è nata dopo che i segretari regionali dei sindacati non hanno trovato un accordo con i vertici di Trenitalia per quanto riguarda l’adeguamento dei ticket pasti, rimasti a 7. 30 per il personale di Ferrovie Sud Est e invece a 10.50 euro per il resto del personale, ma anche perché non è stato ottenuto l’adeguamento retributivo al personale di Trenitalia e la mancata contrattazione del secondo livello.

“Con il contributo fattivo di tutti i lavoratori sono stati raggiunti gli obiettivi aziendali stabiliti nel verbale citato con l’acquisizione dei contratti di servizio. Ci aspettiamo a questo punto che l’azienda, anche alla luce del raggiungimento dei risultati economici sperati, tenga pienamente fede agli impegni presi davanti alle istituzioni e che anche queste ultime non facciano un passo indietro rispetto alle garanzie che erano state concesse – si legge nella nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil e Faisa Cisal -. Chiediamo al Presidente Emiliano e all’Assessore Maurodinoia un incontro in presenza della dirigenza FSE in cui si dia atto fattivo alla equiparazione dei trattamenti retributivi così come stabilito nell’incontro del primo dicembre 2022. Le scriventi, alla luce di quanto sopra esposto, chiedono una urgente convocazione di tutte le parti coinvolte al fine di raggiungere il pieno rispetto dell’accordo del primo dicembre ’22”.

Bari, salari bassi e carenza di organico: sciopero del personale il 21 ottobre al Petruzzelli per tutte le prime

Il personale del teatro Petruzzelli di Bari iscritto al sindacato Fials Cisal sciopererà da sabato 21 ottobre “per tutte le prime di tutte le produzioni”. Lo annuncia il sindacato nell’ambito dello sciopero nazionale indetto per il rinnovo del contratto collettivo. “Il teatro Petruzzelli – evidenzia Fials Cisal – è la Cenerentola per il trattamento economico e normativo riservato ai suoi lavoratori, tra tutte le fondazioni italiane vanta il primato dei salari più bassi con tutto ciò che ne consegue: forza lavoro sotto organico e mai in alternanza come avviene negli altri teatri, mancanza di accordi aziendali volti alla settimane corte e qualità di vita dignitosi, integrativo consistente in una premialità decurtabile se non in parità di bilancio, impossibilità per molti di progredire nella carriera aziendale, non riconoscimento delle professionalità nonostante l’attaccamento all’azienda”. “Questi elementi – prosegue il sindacato – sono solo alcuni tra quello frutto delle lamentele continue ed insistenti dei lavoratori iscritti e non iscritti che ci vengono rivolti pedissequamente ogni giorno. In attesa delle determinazioni delle altre organizzazioni sindacali dichiariamo lo sciopero anche in coerenza con la segreteria nazionale”. “È giunto il momento – conclude – in cui le lamentele diano spazio alle dimostranze utilizzando le prerogative sindacali in nostro possesso”.