Banca Popolare di Bari, tagli e stipendi ridotti: lavoratori in sciopero lunedì 17 aprile. È la prima volta in 63 anni

Due “importanti” manifestazioni, a Bari e a Teramo, sono previste per lunedì prossimo, 17 aprile, in occasione dello sciopero dei lavoratori della Banca Popolare di Bari. Lo ha annunciato il segretario della Uilca Bpp, Ugo Pojero. “La Bpb – ha evidenziato il rappresentante sindacale – è il brutto anatroccolo del gruppo Mcc (Mediocredito centrale). Organici di filiali e uffici di direzione ridotti al minimo storico. Assistiamo solo a politiche sui tagli e nessuna politica sugli investimenti. Stipendi ridotti non sono più sostenibili nell’anno 2023. Sono previsti due importanti presìdi a Bari e Teramo per lo sciopero del 17 aprile e saremo lì con tanti lavoratrici e lavoratori. Ci aspettiamo – ha concluso Pojero – un cambio di atteggiamento da parte dell’azienda”.

Banca Popolare di Bari, in una nota, prende atto che “nonostante la disponibilità al dialogo, l’apertura e le proposte concrete avanzate, le sigle sindacali hanno risposto con un atteggiamento di chiusura ad ogni possibilità di interlocuzione costruttiva, confermando la mobilitazione prevista per la prossima settimana”. L’istituto ricorda come ieri si sia tenuto un incontro “durato oltre 5 ore, in occasione del quale i vertici della banca hanno ribadito ai rappresentanti sindacali presenti la massima apertura e il massimo sforzo propositivo nei confronti delle richieste da loro avanzate”.

FSE, operatori di Esercizio in sciopero lunedì 9 gennaio. Sindacati: “Risposte non risolutive delusi dall’azienda”

“Le continue ed interminabili missive inviate alle Ferrovie del Sud Est sulle molteplici problematiche che attanagliano gli Operatori di Esercizio non hanno avuto, ad oggi, alcun riscontro positivo nonostante le riunioni con l’Azienda. Auspicavamo, a fronte delle nostre effettive e reali denunce, che l’azienda fosse in grado di darci una risposta a distanza di quasi 4 mesi, visto l’inizio del contendere datato 16 settembre 2022, precise, definitive, invece ci siamo ritrovati, ancora una volta, a ricevere risposte evasive, non risolutive”. In una nota congiunta i sindacati Uiltrasporti e FAISA CISAL hanno proclamato lo sciopero di 24 ore degli operatori di esercizio delle Ferrovie del Sud Est nella giornata di lunedì 9 gennaio 2023.

“La vertenza riguarda: Ambienti di lavoro, (depositi bus mancanti di illuminazione, pavimentazione, servizi igienici, spazi di manovra per i bus); Mancanza sale sosta o laddove esistono inadeguate durante le soste inoperose; Errati tempi di percorrenza ed errato calcolo dei chilometri; Esternalizzazione delle operazioni di rifornimento che provoca ritardi all’espletamento del servizio viaggiatori; Una non corretta assegnazione delle residenze di servizio ed in spregio dell’art.19 dell’all. A del R.D. n. 148/1931; Continui errori di calcolo delle competenze; Scarsa manutenzione dei mezzi sociali; Modifica unilaterale del Regolamento Aziendale sul controllo capillare della bigliettazione (BUA/DIR/294 del 9/9/2022) senza avere protocolli chiari sul comportamento da adottare in situazioni di criticità; Obbligo di abbandono del posto guida per accompagnare ed incarrozzare i disabili; Chiusura ed apertura di residenze di servizio con il trasferimento d’ufficio di tutto il personale a varie residenze – si legge nella nota -. Purtroppo, siamo profondamente delusi dal comportamento aziendale, completamente opposto dalle aspettative floride tanto decantate all’inizio del loro insediamento. Invitiamo tutti gli Operatori di Esercizio delle FSE ad aderire massicciamente allo sciopero di 24 ore indetto il giorno 9 gennaio per fermare la tracotanza aziendale affinché anche in questo settore i dipendenti siano trattati, alla pari degli altri, con dignità lavorativa e conseguentemente anche economica. L’attività lavorativa si fermerà dalle ore 0,00 alle ore 04,59, dalle 08,30 alle 12,29 e dalle 15,30 fino a fine servizio”.