Fuori strada con lo scooter: muore 39enne nel Brindisino

Un 39enne è morto in un incidente stradale che si è verificato poco fa sul litorale di Fasano, in provincia di Brindisi, nei pressi degli scavi archeologici di Egnazia.

Per cause in via d’accertamento da parte della polizia locale di Fasano, il 39enne è uscito fuori strada dopo aver perso il controllo del mezzo.

Vano è stato ogni tentativo di rianimare l’uomo. Sale a cinque morti oggi il bilancio delle vittime in Puglia per incidenti stradali, dopo quanto avvenuto alle 2.00 della notte scorsa in provincia di Taranto con il decesso dei 4 ragazzi che erano a bordo di una Fiat Idea finita contro un albero d’ulivo.

Tragedia a Napoli, investito da uno scooter durante la vacanza: 75enne di Bari muore in ospedale

Un pedone è stato investito ieri sera da uno scooter a Napoli ed è morto stamani, per le gravi ferite riportate: salgono così a 26 le vittime della strada del 2024 in città. Un uomo di 75 anni, nato a Bari ma residente in Francia, a Napoli in vacanza insieme alla moglie e a una nipote, è stato investito da uno scooter Honda SH300 mentre attraversava la strada.

A bordo del motociclo un ventunenne, al quale è stata ritirata la patente e che è stato sottoposto ad accertamenti per verificare l’eventuale stato di alterazione. Il pedone investito, soccorso e trasportato dal 118 all’ospedale Cardarelli, è stato ricoverato in prognosi riservata ma è morto stamani. La salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’eventuale autopsia, mentre il mezzo è stato sequestrato. Il personale dell’infortunistica stradale della Polizia locale sta svolgendo indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Scooter a noleggio, esperimento fallito a Bari. Pikyrent dice basta: “Troppi furti e danni servizio sospeso”

Pikyrent dice basta. L’azienda, che gestisce lo sharing mobility in città, è stata costretta a sospendere temporaneamente il servizio scooter a causa dei numerosi furti di batterie e atti vandalici registrati solo nell’ultima settimana. A comunicarlo è la stessa Pikyrent che ha dovuto “disporre il rientro di tutti i ciclomotori elettrici del servizio attivo da due anni in città”, come si legge nella nota.

“Una situazione che va avanti senza interruzione fin dall’inizio del servizio e che rappresenta un grave problema di disponibilità dei mezzi e genera un ingente danno economico. In particolare, sarebbero state prese di mira le batterie dei ciclomotori in diverse zone della città, con cavi divelti e componenti danneggiate, rendendo impossibile l’utilizzo dei mezzi – precisa Pikyrent -. Il sistema di allarme installato sui veicoli ha rilevato tempestivamente gli atti vandalici, e diverse segnalazioni sono arrivate anche dalle Forze dell’Ordine, che hanno ritrovato alcuni mezzi danneggiati. Verranno depositate denunce complete con una ricostruzione dettagliata degli eventi mentre le Forze dell’Ordine sono già state allertate e stanno monitorando la situazione”.

In particolare, negli ultimi sei mesi, il tasso di vandalismo registrato da Pikyrent “è stato di un episodio ogni 2-3 giorni. Tuttavia, nell’ultima settimana il numero di furti e atti vandalici è aumentato con una media di 2 episodi al giorno, una crescita che ha reso inevitabile l’interruzione temporanea del servizio composto da una flotta 150 scooter full electric. Questa interruzione del servizio colpisce circa i 3.000 utenti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing di Pikyrent, il 20% dei quali utilizza il servizio più di una volta alla settimana”.

“Questa triste decisione per noi è una sconfitta, ma si rende necessaria per consentirci di valutare come intervenire in maniera efficace sia sui mezzi che attraverso iniziative di sensibilizzazione con il Comune – le parole di Antonella Comes, Ceo di Pikyrent -. Il nostro obiettivo è cercare di ripristinare il servizio il prima possibile, ma al momento è fondamentale garantire la sicurezza dei veicoli e lavorare con le autorità locali per contrastare questo fenomeno. La nostra mission rimane quella di promuovere un servizio di pubblica utilità che rappresenti un’alternativa sostenibile e accessibile per la mobilità urbana” ha aggiunto Comes. “Nonostante gli ostacoli siano sempre più numerosi e i costi per garantire un servizio affidabile e capillare siano sempre meno sostenibili vogliamo continuare a crescere, migliorando il servizio e portarlo in nuove città, per contribuire a un cambiamento reale e duraturo nella qualità della vita nei nostri centri urbani. Per farlo è però necessario che tutti gli attori in causa si responsabilizzino e agiscano attivamente affinché atti vandalici e furti vengano limitati e prevenuti a vantaggio dei cittadini e di una mobilità condivisa realmente green”.

Appresa la notizia, inaspettata, della decisione presa dall’azienda Peakyrent di ritirare tutti i ciclomotori elettrici e di interrompere il servizio di scooter sharing offerto da quasi due anni nella città di Bari, il Comune intende richiedere maggiori chiarimenti circa le motivazioni espresse dal soggetto gestore.

“Atteso che siamo sorpresi dalle tempistiche e dalle modalità della scelta presa in queste ore dalla Peakyrent, azienda che attualmente svolge l’attività di sharing, relativamente ai ciclomotori e ai veicoli, chiederemo alla stessa di fornirci tutti i dati relativi agli atti vandalici subiti e ai furti dichiarati, comprese le denunce effettuate presso le Forze dell’Ordine cittadine – dichiara l’assessore alla Mobilità, Domenico Scaramuzzi -. Siamo sempre stati in prima linea, come singoli e come amministrazione, in tutte le attività di denuncia e di condanna nei confronti di questi atti, anche in collaborazione con le società operanti sul territorio. Per questo siamo ancor più amareggiati della decisione, inaspettata e unilaterale, della società che, senza concordare alcunché, ha scelto di sottrarre ai baresi un servizio che, a detta della stessa azienda, conta un’utenza di 3.000 iscritti che utilizzano normalmente il servizio di scooter sharing con una frequenza di più di una volta alla settimana. Il Comune, da parte sua, continuerà ad avere come priorità le politiche di mobilità sostenibili, accogliendo e promuovendo di buon grado ogni esperienza di sharing sul territorio”.

Guida spericolata a Bari, controlli su monopattini e scooter: multe per 12mila euro tra Poggiofranco e Carrassi

Accertate e contestate violazioni al codice della strada per 12.810 euro, 3 sequestri amministrativi, 2 patenti di guida ritirate e 7 fermi amministrativi di veicoli. Questo è il bilancio dei recenti controlli congiunti della Polizia Locale di Bari con i tecnici della Motorizzazione Civile, compiuti attraverso il veicolo attrezzato per le verifiche delle caratteristiche costruttive dei mezzi in circolazione negli ultimi giorni a Poggiofranco e Carrassi.

Le violazioni rilevate interessano in via prevalente la circolazione con veicolo senza i prescritti dispositivi di equipaggiamento per i monopattini, l’omessa revisione periodica, velocipedi a pedalata assistita che vanno considerati ciclomotore (e quindi in circolazione senza certificato di circolazione e targa), guida senza patente per ciclomotori, minori di 16 anni con passeggero su ciclomotore sebbene vietato, passeggeri di motoveicoli e ciclomotori senza casco (3 violazioni), veicoli senza assicurazione.

Santeramo, rubano scooter a paziente disabile. L’Asl Bari ne acquista uno nuovo: “Restituita la libertà”

Gli avevano rubato lo scooter per disabili qualche mese fa, la Asl di Bari gliene ha fornito un altro nuovo. Questa è la vicenda di Antonio Di Cè, cominciata con una brutta disavventura e terminata con il lieto fine. Oggi l’incontro con il direttore generale facente funzioni dell’Asl di Bari, Luigi Fruscio, il direttore del Distretto Socio Sanitario 4, Francesco Torres, e il personale del presidio socio-sanitario di Santeramo, per concludere gli ultimi adempimenti burocratici. Lo scooter elettrico, indispensabile per garantirgli un minimo di mobilità e per svolgere diverse attività quotidiane, gli era stato sottratto proprio sotto casa, a Santeramo in Colle, gettando Antonio e suo fratello Francesco nello sconforto. Di fronte alla unicità della vicenda, poiché il furto dello scooter non è un’eventualità contemplata nel Nomenclatore per la fornitura di ausili protesici, il Servizio di Assistenza Protesica del Distretto 4 (a cui afferiscono i cittadini di Santeramo in Colle) – su indicazione della direzione generale – ha preso in carico il caso e lo ha risolto nell’unico modo possibile: il riacquisto del mezzo.

“Assieme allo scooter elettrico – ha sottolineato il direttore generale – restituiamo ad una persona con disabilità un bene preziosissimo: la possibilità di muoversi, di riprendersi quel pezzo di libertà che gli era stato negato. La sanità pubblica, improntata al principio universalistico e all’equità, risulta più efficace quando riesce a dare a tutti i cittadini la risposta migliore al proprio bisogno di salute e, se serve, anche muovendosi tra le pieghe della burocrazia”.

“Senza quello scooter – ha commentato il fratello del disabile – resterebbe chiuso da prigioniero in casa. E non è giusto”. “Non è sembrato giusto nemmeno a noi – ha osservato il direttore generale Fruscio – sia per l’assurdità del caso, perché a nostra memoria una cosa del genere non era mai capitata, sia per i risvolti tecnico-giuridici legati ad un problema inedito”

La Asl Bari, tra il 2023 e il 2024, nel solo settore della mobilità personale, ha acquistato e fornito “a svariate categorie di persone colpite da invalidità permanente o temporanea – rammenta una nota – 29 scooter elettrici a quattro ruote, 7 carrozzine elettriche, 571 carrozzine ad autospinta e 2.826 carrozzine pieghevoli a spinta. Nessuno, insomma, è stato lasciato indietro”.

Bari, acquascooter troppo vicini alla costa o senza assicurazione: scattano i sequestri. Proprietari multati

Negli ultimi giorni sono state intensificate le attività di controllo, anche sulla costa di Bari, da parte del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza, per contrastare le condotte illecite da parte di conducenti di acquascooter, che navigando ad alta velocità o a pochi metri dalla costa, mettono a rischio la sicurezza dei bagnanti.

Gli interventi, scattati anche a seguito di segnalazioni da parte dei bagnanti pervenute tramite il numero di pubblica utilità 117, hanno permesso ai militari delle unità navali delle Fiamme Gialle in concorso con le pattuglie a terra, di sequestrate complessivamente in Puglia 5 acquascooter (2 a Bari, 2 a Brindisi e 1 a Lecce), di riscontrare diverse irregolarità amministrative e di scoprire una serie di falsi documentali per i quali sono in corso mirati approfondimenti.

Elevate sanzioni amministrative ai proprietari dei predetti acquascooter per aver navigato sottocosta, in orario non consentito ovvero in quanto sprovvisti di assicurazione e, in taluni casi, senza la prevista patente nautica e le dotazioni di sicurezza. Durante tutta la stagione estiva 2024, rende noto la Guardia di Finanza, gli equipaggi aeronavali continueranno ad effettuare mirati controlli sul litorale pugliese al fine di combattere l’utilizzo improprio degli acquascooter ed al fine di accertare che i relativi conducenti assumano condotte in linea con le più basilari norme che regolano l’ordine e la sicurezza pubblica in mare, la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.