Bari, studentessa vuole uscire dall’aula. La prof lo impedisce e viene aggredita: a scuola arrivano i Carabinieri

Un’insegnante supplente è stata aggredita da una studentessa di terza media nella scuola Giosuè Carducci di Bari. Secondo quanto ricostruito, la professoressa ha negato alla ragazzina più volte la possibilità di uscire dalla classe.

La stessa studentessa si è poi diretta verso la porta, l’insegnante così ha cercato di impedire l’azione volontaria, mettendosi davanti all’uscita, prima di essere aggredita fisicamente.

Prima è stata strattonata, poi presa di mira dal lancio di alcuni oggetti. La studentessa è riuscita poi ad uscire dall’aula, ma sul posto sono intervenuti i Carabinieri. Non sarebbe stata presentata denuncia e non è stato chiamato il 118. A riportarlo è il Corriere del Mezzogiorno.

Valenzano, lavori previsti nella scuola Agazzi. Genitori preoccupati: “Progetto irregolare e rischio salute per i bimbi”

“I genitori preoccupati per le modalità con cui l’amministrazione comunale sta gestendo l’ampliamento della scuola dell’infanzia, con costruzione di un nuovo asilo nido sita nel plesso scolastico denominato Rosa Agazzi in Valenzano alla Via Cattaneo, intendono segnalare alle Autorità competenti possibili irregolarità nella conformità del progetto alle normative vigenti, nonché potenziali rischi per la sicurezza dei bambini e del personale scolastico”.

Inizia così la nota dei genitori dei piccoli alunni della scuola dell’infanzia Rosa Agazzi dell’Istituto Comprensivo Statale Papa Giovanni XXIII-Capozzi-Galilei di Valenzano. “L’intervento in oggetto, oltre a presentare evidenti criticità sotto il profilo urbanistico e normativo, verrà realizzato mentre l’attività didattica è ancora in corso, con un cantiere attivo all’interno della struttura – si legge nel documento a firma di Vito Caggianelli, membro del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva -. Questa situazione solleva dubbi non solo sulla regolarità dell’operazione, ma anche sulla tutela della sicurezza e del benessere dei minori che frequentano la scuola. In particolare, la scelta del lotto individuato per l’ampliamento appare in contrasto con le disposizioni nazionali e regionali in materia di spazi minimi per le scuole dell’infanzia e degli asili nido, giacché, il Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975, punto 2.1.2, stabilisce che per ogni sezione di scuola dell’infanzia debba essere garantita una superficie minima di 750 mq”.

“Poiché l’istituto ospita 4 sezioni, l’area necessaria risulta essere 3.000 mq. A ciò si aggiunge quanto previsto dalla Legge Regionale Puglia 10 luglio 2006, n. 19 e dal Regolamento Regionale 18 gennaio 2007, n. 4, secondo cui gli asili nido devono essere realizzati su lotti con una superficie minima di 1.500 mq. Pertanto, complessivamente, il progetto avrebbe dovuto prevedere almeno 4.500 mq, mentre il lotto individuato misura solo 3.500 mq, con un deficit di 1.000 mq – i riporta la nota -. Ǫuesto deficit potrebbe compromettere la qualità degli spazi destinati ai bambini, riducendo le aree ludico-didattiche e limitando la funzionalità della struttura. Inoltre, la mancata osservanza degli standard minimi previsti potrebbe configurare una difformità urbanistica, a meno che l’amministrazione non abbia ottenuto specifiche deroghe”.

“Si richiede pertanto un’urgente verifica della conformità del progetto alle normative vigenti, accertando se il Comune abbia ottenuto eventuali autorizzazioni per derogare agli standard minimi e quali siano le motivazioni alla base di tali scelte – si legge ancora -. Un ulteriore motivo di forte preoccupazione è rappresentato dalla gestione del cantiere, che sarà attivato mentre la scuola è ancora frequentata dai bambini e dal personale scolastico, esponendo tutti a potenziali rischi legati alla sicurezza e alla salubrità degli ambienti. Inoltre, la stabilità strutturale dell’edificio esistente potrebbe essere compromessa da scavi, vibrazioni e utilizzo di macchinari pesanti, mentre la presenza di polveri, detriti e rumori intensi potrebbe incidere sulla qualità dell’aria e sull’ambiente didattico, creando un contesto poco salubre per i minori. L’amministrazione comunale al riguardo, nel progetto complessivo, non ha considerato alcuna soluzione alternativa, come la delocalizzazione temporanea delle attività didattiche o l’organizzazione di un piano di lavori meno invasivo per la quotidianità dei bambini, come l’inizio dei lavori coincidente con la fine dell’anno scolastico”.

“La scelta di avviare un intervento così complesso senza prima garantire un ambiente scolastico sicuro e conforme alle normative appare del tutto inopportuna, oltre a sollevare interrogativi sulla trasparenza e sulla pianificazione dell’intero progettò. Per queste ragioni, si richiede con la massima urgenza: un’indagine amministrativa per verificare la conformità del progetto ai parametri normativi vigenti, con particolare riferimento agli standard minimi di superficie per le scuole dell’infanzia e gli asili nido; un sopralluogo tecnico da parte delle Autorità competenti (Vigili del Fuoco, ASL, Ufficio Scolastico Regionale) per accertare le condizioni di sicurezza e l’adeguatezza delle misure adottate per proteggere i minori e il personale scolastico;  un chiarimento ufficiale da parte del Comune di Valenzano sulla gestione dell’intervento, sulle eventuali deroghe concesse e sulle misure previste per mitigare i disagi e i rischi per i bambini – aggiunge Caggianelli -. Pur riconoscendo la necessità di un asilo nido per il territorio, riteniamo che la sua realizzazione debba avvenire nel rigoroso rispetto delle normative vigenti, garantendo ai bambini spazi adeguati e sicuri”.

“La creazione di nuovi servizi è certamente un obiettivo importante, ma deve essere perseguito con una pianificazione attenta, basata su criteri di competenza e rispetto delle esigenze della comunità, evitando soluzioni approssimative che potrebbero compromettere la qualità dell’offerta educativa e il benessere dei minori – conclude -. Inoltre, è fondamentale che ogni intervento edilizio, soprattutto in ambito scolastico, venga realizzato garantendo il massimo livello di sicurezza e salubrità, evitando rischi strutturali e tutelando l’incolumità dei bambini, del personale scolastico e delle famiglie. La qualità degli ambienti scolastici, infatti, non può prescindere dall’adozione di misure idonee a preservare la salute e il benessere dei minori, assicurando loro spazi sani, confortevoli e conformi alle più rigorose prescrizioni igienico-sanitarie, anche durante i lavori di ampliamento o ristrutturazione dei locali scolastici. Per quanto sopra esposto, i sottoscritti confidano in un intervento tempestivo delle Autorità preposte al fine di garantire che i lavori vengano eseguiti nel pieno rispetto della normativa e della sicurezza dei minori”.

Scuola Puglia, fissate le date per il prossimo anno: si torna in classe il 16 settembre – LE INFO

Nella giornata di ieri la Giunta regionale pugliese ha approvato il calendario scolastico regionale per l’a.s. 2025/26 e le direttive per l’adattamento dello stesso da parte delle istituzioni scolastiche regionali, nonché l’iniziativa finalizzata all’ideazione delle immagini del medesimo calendario scolastico da parte delle istituzioni scolastiche regionali.

Allo svolgimento delle lezioni dell’a.s. 2025/26 sono assegnati 221 giorni per le scuole dell’infanzia e 203 giorni per tutte le altre scuole, fissandone l’inizio, per le scuole di ogni ordine e grado, il 16 settembre 2025 e il termine per le scuole dell’infanzia il 30 giugno 2026 e per tutte le altre scuole il 9 giugno 2026.

L’acqua della scuola non è potabile, dopo il video messi i cartelli al Marconi: “Mai saputo niente”

L’acqua dell’Istituto Marconi non è potabile. Ora tutti lo sanno, dopo il nostro precedente blitz e i cartelli apparsi. Studenti, professori e genitori erano scesi dalle nuvole quando c’eravamo recati sul posto a comunicarlo qualche giorno fa. Siamo tornati così sul posto dopo le ultime novità e all’uscita da scuola è scoppiato il delirio più assoluto tra selfie e foto di gruppo. L’importante è che ora tutti sanno che l’acqua del Marconi non è potabile.

L’acqua della scuola non è potabile, al “Marconi” nessuno lo sa. La preside: “Metteremo più avvisi”

L’acqua dell’Istituto Marconi non è potabile. Eppure, a quanto pare, nessuno lo sapeva fino al nostro arrivo. Studenti, professori e genitori sono scesi dalle nuvole quando ci siamo recati sul posto a comunicarlo. A dirlo non siamo noi, ma un documento certificato dopo le analisi effettuate su campioni. Nel video allegato la precisazione della preside Brucoli sul caso.

Bari, vittima di bullismo a scuola e troppe ore passate alla Playstation: 16enne in cura ai servizi sociali e al Serd

Un 16enne barese è stato affidati ai Servizi Sociali del Comune e al Serd a causa della sua dipendenza dalla Playstation, scaturita in seguita ad atti di bullismo subiti a scuola.

Il ragazzino ha iniziato a saltare spesso le lezioni a scuola, a causa di una condizione di isolamento e di episodi di bullismo. Una volta tornato a casa, si chiudeva nella stanza per ore a giocare alla console.

Dopo aver rifiutato l’aiuto dell’educatore familiare, il caso è stato preso in carico dal Municipio di appartenenza e dal Serd. Previste sedute con il servizio di Neuropsichiatria dell’Asl.

Rutigliano, incendio nell’Istituto Superiore Alpi-Montale: denunciati 5 ragazzini. Danni da migliaia di euro

Cinque ragazzi, quattro dei quali 17enni e un 18enne, sono stati denunciati dai carabinieri perché ritenuti responsabili di un incendio che nella notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio scorsi aveva devastato parte dell’Istituto Superiore Montale – Alpi di Rutigliano, con danni per svariate migliaia di euro.

Le fiamme, di chiara natura dolosa, avevano coinvolto l’ingresso principale, la stanza professori e l’ufficio di presidenza. I responsabili, dopo aver rotto un vetro della finestra della biblioteca, erano entrati nella scuola e, dopo aver saccheggiato il bar, avevano ammassato carta ed altro materiale incendiando tutto usando alcool.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, hanno portato ad individuare per primo uno dei giovani che ha confessato portando alla identificazione anche dei suoi complici. I cinque, accusati di danneggiamento e danneggiamento seguito da incendio aggravato in concorso e di furto aggravato in concorso, sono tutti di Rutigliano.

Crolla palazzo a Bari, famiglia perde tutto: la scuola di un piccolo alunno avvia catena di solidarietà

“Questa non è la solita circolare, ma una richiesta di collaborazione e unità nella nostra comunità educante. Il comitato genitori, il consiglio di istituto e l’associazione Cucciolo, su suggerimento di alcuni docenti, si sono organizzati per una donazione e una raccolta urgente e straordinaria di indumenti per adulti e bambini”.

Inizia così la circolare a firma della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo statale “De Amicis – Laterza – Monte San Michele” di Bari, Maria Iaia, che ha deciso di scendere in campo per la famiglia di uno dei suoli alunni a causa del crollo del palazzo di via De Amicis.

“La famiglia ha perso tutto, ma davvero tutto”, si legge. Le priorità sono abiti per bimbi da 3 a 6 anni. La consegna può essere fatta oggi, 7 marzo, in via Pessina, presso la sede dell’associazione Cucciolo per poi essere donato alla famiglia.

“Vi ringrazio per quanto potrete fare per questa famiglia, è un gesto di presenza, di supporto e vicinanza. Sappiamo tutti che è una piccola goccia nell’oceano, ma se questa goccia non ci fosse, il mare sarebbe più povero”, si legge nella parte finale dell’appello della Dirigente.

Bari, perseguita l’ex fidanzata maestra di 26 anni: nei guai 48enne albanese. Irruzione e aggressioni anche a scuola

Braccialetto elettronico per un 48enne di nazionalità albanese che avrebbe aggredito e perseguitato per mesi l’ex fidanzata, un’insegnante barese di 26 anni dopo la fine della loro relazione.

Una storia caratterizzata da alti e bassi, l’uomo avrebbe poi iniziato ad insultarla, minacciarla e picchiarla. Il 48enne si sarebbe appostato sotto la casa dell’ex, arrivando addirittura a fare irruzione nella scuola dove lavorava, spaventando anche i suoi alunni.

Nonostante le prime denunce, l’uomo non si è fermato. Così si è arrivati all’ammonimento del Questore, al divieto di avvicinamento, agli arresti domiciliari e al braccialetto elettronico.

Bari, confermato il caso di tubercolosi alla Balilla: bimba ricoverata al Pediatrico. Profilassi su compagni e docenti

È risultata positiva ai test che accertano la tubercolosi la bimba che frequenta l’istituto comprensivo Balilla – Imbriani di Bari. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, la piccola ha una carica batteriologica bassa ed è ricoverata all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII.

La Asl di Bari ha avviato uno screening sui familiari della paziente sottoposti al test di Mantoux che dopo 72 ore rivela se si è entrati in contatto col batterio, ma non rivela se si è contratta la malattia.

In caso di positività, si effettuano altri esami e i pazienti sono presi in carico dal dipartimento di Prevenzione della Asl. La segnalazione del caso sospetto di tubercolosi è arrivato alla Asl di Bari lunedì scorso che ha avviato la profilassi, che nelle prossime ore, dovrebbe coinvolgere compagni di classe e docenti della bambina.