Segnalazioni senza risposta, in 5 giorni da giornalisti a giornalai: “Stiamo nella me**a”

Quotidianamente siamo sommersi di segnalazioni e di richieste di aiuto. Spesso siamo costretti a fermarci e a chiarire la situazione perché dobbiamo tutelare il nostro modo di fare giornalismo. Ciò che ci disturba è l’arroganza di chi crede che il suo problema sia al centro non solo della propria vita, ma anche di quella nostra e di quella che delle altre persone che seguiamo, come se avesse una precedenza assodata sulla base di non sappiamo cosa. 

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