Luigi Fiorillo, ex numero uno di Ferrovie Sud Est, è stato condannato a 10 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta dal Tribunale di Bari. Per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici e l’inabilitazione per 10 anni agli uffici direttivi delle imprese. In totale sono 4 le condanne e 8 le assoluzioni.
Continue readingDetenuto torturato nel carcere di Bari, agente condannato. La sentenza: “Ha agito con crudeltà”
Depositate le motivazioni della sentenza della gup di Bari, Rossana De Cristofaro, con cui a luglio scorso è stato condannato, al termine del rito abbreviato, a 3 anni e 6 mesi di reclusione Domenico Coppi, l’ex sovrintendente della polizia penitenziaria di Bari, per tortura, rifiuto d’atti d’ufficio e falso ideologico.
Continue readingTriggiano, aggrediscono il rivale d’amore e gli puntano una pistola alla testa: Cassazione annulla 2 condanne
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna a due anni e quattro mesi e tre anni di reclusione, emessa nel febbraio 2023 dalla Corte d’Appello di Bari, nei confronti di Fabio Domenico Chiarelli e Luigi Frappampina.
Continue readingMolfetta, ex Carabiniere condannato a 5 anni e 6 mesi: “Ha aiutato narcotrafficante a ottenere documenti falsi”
La sentenza è stata pronunciata nella giornata di ieri dai giudici della seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari, la richiesta della Procura era di 6 anni.
Continue readingStrage ferroviaria Corato-Andria, 14 assolti e 2 condanne. Procura: “Valutiamo se impugnare la sentenza”
“L’impostazione e le conclusioni del Pubblico ministero sono state chiaramente diverse per molti aspetti da quelle del dispositivo della sentenza del tribunale. Non abbiamo ancora completato lo studio della motivazione. Decideremo se e per quali aspetti impugnare la sentenza quando avremo completato non la semplice lettura, ma l’analisi delle motivazioni giuridiche (per stabilire se sono rigorose, coerenti con le norme, in definitiva convincenti) e la verifica delle prove cui il tribunale ha dato rilievo (per capire se e perché non abbia considerato altre prove a sua disposizione)”.
Lo afferma in una dichiarazione all’ANSA il procuratore di Trani, Renato Nitti, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 tra Andria e Corato in morirono 23 persone e 51 rimasero ferite. Il 15 giugno scorso il tribunale di Trani ha emesso la sentenza di primo grado condannando il capostazione in servizio ad Andria, Vito Piccarreta e Nicola Lorizzo, capotreno del convoglio ET1021 partito da Andria e diretto a Corato. Assolti gli altri imputati, tra cui i vertici di Ferrotramviara, la società di trasporti ferroviaria che gestisce la tratta.
Cocaina nell’auto dell’amante della moglie, scagionati Filograno e Loprieno: Procura impugna la sentenza
La Procura di Bari ha impugnato le sentenze con cui la gup Antonella Cafagna aveva assolto l’avvocato Gaetano Filograno (papabile candidato del centrodestra alle prossime amministrative) e prosciolto il collega Nicola Loprieno (consigliere comunale del centrosinistra) dall’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti perché il fatto non sussiste. Il provvedimento era stato firmato lo scorso 2 ottobre.
Secondo il Tribunale di Bari Filograno, che aveva scelto il rito abbreviato, sarebbe stato “innegabilmente” l’ideatore di “un turpe e vile ordito criminoso” ai danni del compagno della sua ex moglie, consistito “nell’acquistare cocaina nel consistente quantitativo di grammi 26, al fine di simulare” a carico della vittima “le tracce del reato di detenzione, per procurarne l’arresto in flagranza e sottoporlo alle conseguenze” del processo penale, ma questa condotta è “del tutto estranea” all’evento che l’articolo 73 del testo unico degli stupefacenti intende punire, cioè “la circolazione della droga mediante cessione al consumatore” e la tutela dei valori della salute pubblica, della sicurezza e dell’ordine pubblico. La condotta di Filograno, al massimo, potrebbe integrare la fattispecie di simulazione di reato, “rispetto a cui sarebbe precluso l’esercizio dell’azione penale” per l’intervento della prescrizione. I fatti contestati risalgono al 2014, l’imprenditore fu processato e assolto con formula piena dall’accusa di detenzione e spaccio di droga.
La Procura non è però intenzionata a chiudere qui la vicenda e ha impugnato la sentenza visto che il giudice ha comunque riconosciuto la sussistenza degli elementi di fatto ricostruiti dall’accusa. Ritiene che la gup “abbia erroneamente valutato e qualificato tale condotta” (come si legge nell’atto di appello) perché, affinché si configuri il reato di detenzione e spaccio di stupefacenti, non sarebbe chiesto “un dolo specifico”, ma sarebbe “specificamente prevista e punita la condotta di consegna ‘per qualunque scopò”. A supporto della tesi ci sarebbero anche “pronunce costanti” della Cassazione. La condotta del “procurare ad altrì non poteva che essere stata preceduta dalle condotte di acquisto, ricezione o comunque detenzione di cocaina (per uso non esclusivamente personale)”, si legge ancora nelle carte. Condotte che per la Procura integrano la fattispecie di reato contestata. I pm hanno quindi chiesto alla Corte d’Appello di riformare le sentenze, condannando Filograno (per lui erano stati chiesti 4 anni) e rinviando a giudizio Loprieno.
Bari, neonata muore al Di Venere dopo lite per la sala operatoria. Sentenza ribaltata: assolti i due ginecologi
La Corte d’Appello ha confermato solo la condanna a 8 mesi per l’anestesista Antonio Simone e riconosciuto la responsabilità civile del primario assolto in primo grado, oltre ad aver condannato al risarcimento dei danni nei confronti della famiglia.
Continue readingProcesso Pandora, annullata con rinvio la sentenza del boss Conte di Bitonto: era stato condannato a 7 anni
Annullate con rinvio anche le sentenze a carico di Giuseppe Antuofermo e di Francesco Rizzi. Rigettati o ritenuti inammissibili i ricorsi di altri 7 imputati. Tutti i nomi.
Continue readingCorruzione in Puglia, condannato Lerario. La sentenza: “Ha mercificato la funzione pubblica”
Pubblicate le motivazioni della sentenza con cui a marzo scorso l’ex dirigente della Protezione civile pugliese, Mario Lerario, è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione.
Continue readingDisastro ferroviario, dopo sette anni giunge a termine il processo: domani la sentenza a Trani
Il pm ha chiesto 15 condanne a pene comprese tra i 12 e i 6 anni di reclusione e una sola assoluzione.
Continue reading