Trasporti adeguati a prezzi calmierati, sicurezza, investimenti nell’edilizia, stop all’alternanza scuola-lavoro nelle aziende. A chiederli a gran voce sono gli studenti di università e scuole superiori di Bari che stamattina hanno sfilato fra le vie del centro. Il corteo autorizzato, che ha riunito circa mille ragazzi, è partito alle 10 da piazza Umberto. Dopo aver attraversato via Nicolai, via De Rossi, corso Vittorio Emanuele e il Lungomare, si è fermato davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia per esprimere solidarietà agli oltre 100 lavoratori di Baritech a rischio licenziamento. “Vogliamo che l’alternanza scuola lavoro – affermano i giovani aderenti a Osa (Opposizione studentesca alternativa) – non coinvolga più i privati, che pensano solo al profitto, ma che sia interna agli istituti. Il governo ha stanziato 28 miliardi di euro per la guerra ma si dimentica la scuola”. Sul fronte universitario la richiesta delle sigle Link, Uds e Cambiare rotta è di “spazi più adeguati per lo studio, di trasporti a prezzi calmierati che aiutino i pendolari a raggiungere la città e di un confronto con Comune di Bari e Regione Puglia per rendere più accessibili gli alloggi e le stanze destinati ai fuori sede”. “In una città che conta circa 50mila studenti universitari non ci sono servizi sufficienti”, gridano al megafono davanti a Palazzo di città per poi proseguire fino in Regione, scandendo slogan contro il governo e richieste alle istituzioni.
Bari, furto al negozio vicino la casa-discarica. Far West davanti ai turisti: “Confido nella Meloni”
La proprietaria del negozio confida nella Meloni affinché al Libertà venga ripristinata la legalità.
Continue readingPorto di Bari, fermata la nave mercantile Kythnos: “Scarsa sicurezza a bordo”
Una nave mercantile battente bandiera liberiana, la Kythnos, è stata sottoposta a fermo nel porto di Bari dopo che gli ispettori del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera hanno rilevato a bordo gravi deficienze relative alla sicurezza della navigazione e agli impianti di sicurezza. L’unità di 2.981 tonnellate di stazza lorda, proveniente da Porto Nogaro, era arrivata nel porto di Bari di sabato 17 settembre per imbarcare un carico di grano da trasportare nel porto di Misurata (Libia).
Sebbene la nave sia relativamente giovane (15 anni), secondo gli ispettori si trova in uno stato di manutenzione che non consente una navigazione in piena sicurezza. Gli ispettori della Guardia Costiera hanno riscontrato, tra l’altro, mal funzionamenti dei mezzi di salvataggio e dei sistemi di sicurezza antincendio, nonché la non ottimale preparazione professionale dell’equipaggio nell’esecuzione delle procedure d’emergenza in caso di incendio, elementi che vengono acquisiti con simulazioni a bordo che comportano anche l’esercitazione di abbandono nave. Altrettanto non in linea con le norme sono apparse anche le condizioni di vita e di lavoro a bordo. La nave, inoltre, trasportava una notevole quantità di rifiuti che è stata obbligata a sbarcare. Il mercantile rimarrà all’ormeggio nel porto di Bari finché tutte le carenze individuate non saranno rettificate. (
Bari, grano dall’Ucraina. La nave Triumph IV fermata al porto: “Gravi carenze di sicurezza”
L’imbarcazione si trova “detenuta” nel porto per motivi di sicurezza, dopo l’ispezione del Nucleo Port State Control della Capitaneria di Porto di Bari, ma il provvedimento di divieto di navigazione non comprometterà lo sbarco del grano.
Continue readingSSC Bari-Palermo, persa la partita della sicurezza: dubbi sulla squadra dei soccorsi
Il debutto casalingo del Bari al San Nicola era una partita dal rischio medio-alto. Pare che uomini e mezzi messi in campo per assicurare i soccorsi non fossero adeguati.
Continue readingAggrediti da un parcheggiatore a Torre a Mare. Federico a Decaro: “Bari in mano agli abusivi”
Per il primo cittadino non c’è un’emergenza sicurezza a Bari, nonostante le tantissime denunce dei cittadini e turisti.
Continue readingBari, piazza Moro fuori controllo. Rongone (Cisas) scrive alla Lamorgese: “Auspichiamo in un suo intervento”
Data la mancanza di risposta dall’amministrazione locale, Giuseppe Rongone della Cisas ha scritto al ministro Lamorgese.
Continue readingBari, assalto di bagnanti a Pane e Pomodoro: occasione ghiotta per i borseggiatori
A Pane e Pomodoro sono tonarti i borseggiatori che prendono qualsiasi cosa venga lasciata sulla spiaggia dai bagnanti ignari.
Continue readingFI.FA. Security nel dietro le quinte dell’Eurovision 2022: missione compiuta per il barese Michele Bruno
Michele Bruno, responsabile barese dell’Istituto di vigilanza Fi.Fa. SECURITY, ha coordinato insieme ad altri colleghi la sicurezza dell’evento musicale mondiale.
Continue readingBari, brutale aggressione dopo la lite al Cup del Policlinico. Pugni e minacce: “Ti spariamo sei morto”
Litiga con un operaio dell’azienda esterna che gestisce il magazzino al Centro unico delle prenotazioni al Policlinico di Bari e subisce una brutale aggressione da due individui. Protagonista dell’assurda vicenda è Vittorio Carra, 55 anni, dipendente della struttura ospedaliera.
Carra, secondo quello che siamo riusciti a ricostruire, in mattinata avrebbe avuto un acceso diverbio davanti nel corso del quale gli sarebbe stata promessa vendetta davanti ad alcuni testimoni. La spedizione punitiva non è tardata. Un paio di uomini, quasi certamente del quartiere Japigia – uno pare fosse il padre dell’operaio affrontato in mattinata – sono giunti al Cup del Policlinico e hanno colpito Carra con quattro pugni sulla testa.
A quel punto lo avrebbero scaraventato per terra, continuando a prenderlo a calci. Il dipendente aggredito avrebbe minacciato di chiamare le Forze dell’Ordine, scatenando l’ulteriore violenza dei due. La scena da arancia meccanica è avvenuta sotto gli occhi di alcuni utenti. Sul posto è intervenuta la Polizia, che ha sentito il protagonista della discussione e preso possesso delle immagini del circuito di video sorveglianza.
Carra è stato costretto a ricorrere alle cure mediche e si è recato nel vicino Pronto Soccorso per farsi refertare. Nelle prossime ore formalizzerà la denuncia nonostante i due lo abbiamo minacciato pesantemente. “Ti spariamo, ti veniamo a prendere a casa, sei un uomo morto infame”, gli avrebbero detto prima di far perdere le proprie tracce.