“Per me lui è morto. Fosse per me, pena capitale”. Non ha dubbi Enea Dettori, il fratello di Salvatore, il 46enne che ha ucciso a Leporano la mamma Silvana La Rocca di 73 anni. Dopo averla accoltellata alla nuca, alla gola e all’addome le ha estratto il cuore a mani nude. La ricostruzione macabra è stata confermata dall’autopsia.
“Non è più mio fratello. Ha distrutto la mia famiglia, mia madre ha dato la vita per lui e lui gliel’ha distrutta – le parole di Enea al Corriere del Mezzogiorno -. In questo momento di sicuro non voglio bene a quella bestia. L’unico contatto in comune era mia madre, ho sempre sperato che potessimo fare cose da fratelli, ma mio fratello ha sempre avuto un carattere scontroso, autoritario, come se noi dovessimo fare sempre tutto quello che voleva lui e più passavano gli anni e più peggiorava il carattere. Negli ultimi anni ha sempre vessato di parole mia madre trattandola a pesci in faccia come se fosse una pezza da piedi, le ha detto le peggiori cose. Ho sempre cercato di dire a mia madre di vendere tutto e di andare via. Aveva sempre per lui una frase, è comunque mio figlio diceva. Mai avrei pensato che finisse così, ero mortificato per mia madre e per come lui la mortificava. Per me e per tutta la famiglia lui vaneggiava, lo sopportavamo, lo assecondavamo e basta. La storia dei vampiri? Mai sentita, siamo rimasti tutti scioccati da queste cose. Per noi è tutta una montatura per passare per pazzo. Ha sempre vaneggiato di come è stato cacciato dal lavoro, della sua rabbia, ha sempre incolpato mia madre dei suoi problemi, diceva che molte delle sue problematiche erano dovute a terze persone come se non volesse ammettere che era lui la causa dei suoi stessi problemi. Ora sono affranto, mio fratello ha disonorato il nome della mia famiglia, ha disonorato tutti. Non oso immaginare la paura che ha provato mia madre in quei momenti, vedere suo figlio che l’attaccava. Io non dormo la sera per questa cosa”.