Torniamo a parlare della storia di Sofia e Mohamed. Siamo andati a trovare la coppia nella camera di albergo, presa a prezzo stracciato grazie al buon cuore del proprietario dell’hotel e grazie ai 500 euro donati. Una piccola tregua per consentire alla coppia di rimanere al caldo. Con loro c’è anche Willy. “Sembra un sogno”, dice Sofia. È molto emozionata e a stento riesce a parlare. Sentiremo ancora l’imprenditore Pino per fissare il colloquio di lavoro, noi ci auguriamo che questa tranquillità possa permettere a loro due di ritrovarsi.
Qualche notte in hotel e la proposta di lavoro lontano da Bari: una speranza per Sofia e Mohammed
Sofia e Mohamed hanno ricevuto in donazione 500 euro. Questo li consente di dormire per qualche notte al caldo. Inoltre Sofia ha avuto un’offerta di lavoro.
Continue readingDa pentita a clochard, Sofia e Mohammed ai ferri corti: “La vita di strada ci sta spegnendo”
La vita di strada non è facile. Cercare di sopravvivere con quel poco che si riesce ad avere porta ad avere problemi con l’unica persona a cui si vuole realmente bene.
Continue readingSofia e Mohammed al freddo in una tenda: ecco perché non possono stare nella Casa di Quinto Potere
In molti se lo sono chiesto, facendo del sarcasmo su Alessandro e Giovanni. In realtà c’è un motivo per cui non possono essere ospitati da noi e ve lo spieghiamo.
Continue readingDa pentita a senzatetto, la zia: “Ti ammazzeranno”. Sofia: “Fatemi prima rivedere i miei figli”
La storia di Sofia, la 25enne di Corato passata da essere una collaboratrice di giustizia ad essere una senzatetto, del suo compagno Mohamed e del cane Willy ha fatto il giro d’Italia e ha colpito la nostra community. Ci sono stati sviluppi importanti dopo il primo servizio. L’ex di Sofia si è fatta avanti e ha contattato la 25enne. “Mi ha chiamato dicendo che prenderà seri provvedimenti per quello che ho raccontato, si è arrabbiato tantissimo. Io ho detto solo la verità, anzi avrei dovuto farlo molto prima – spiega Sofia -. Chi lo ha fatto giudice, chi lo ha autorizzato a non farmi sentire più i miei figli?”.
Sofia e Mohamed rischiano la vita ogni giorno. “Sono consapevole e cosciente dei pericoli che stiamo correndo – continua Sofia -. Mia madre è in carcere per colpa mia, le chiesi di trasferire droga da una parte all’altra e ora deve scontare 6 anni. Si trova a Foggia, sta patendo di tutto e di più. Le hanno anche cercato di tagliarle la gola. Mi vergogno per questo, è tutta colpa mia. Mia zia ha detto che la prossima potrei essere io. Se la mafia ce l’ha con me, voglio dire che io non ho fatto nulla. Ero solo la moglie di un uomo importante, mi sono fatta solo a pezzi per i miei figli. Se sono arrabbiati, se vogliono uccidermi, fatemi almeno rivedere i miei figli e poi uccidetemi. Sto chiedendo solo aiuto per sistemare loro”.
Grazie a Veronica, che si è subito attivata alla ricerca di un lavoro, Sofia ha fissato un colloquio e anche per Mohamed ci sarebbero opportunità all’orizzonte. Sofia ha iniziato a prendere la terapia per controllare la sua ansia, qualcuno gli ha portato da mangiare e i due si sono comprati anche alcuni vestiti. Un passo alla volta, piccoli, per dare una svolta alle loro vite. Ovviamente noi abbiamo accolto la denuncia di Sofia, ma chiunque voglia dare un’altra versione dei fatti o raccontarci qualcosa in più può sempre farlo al 3488966969 o su [email protected].