Licenziato dopo il trapianto, pagato l’asilo con le prime donazioni. Denis: “Non siamo più soli”

Torniamo a parlare di Katia e Denis. Sono sposati da 5 anni, hanno due bimbi di 3 e 6 anni. Katia ci ha scritto per chiederci aiuto dopo quanto accaduto nel 2023.

+++ RACCOLTA FONDI PER AIUTARE KATIA E DENIS +++

Denis è affetto da una malattia rara ed è stato costretto al trapianto di fegato. Katia in lacrime ci ha raccontato le varie tappe, Denis è stato licenziato dopo aver firmato un contratto a tempo indeterminato e così hanno avviato una raccolta fondi necessaria per il trapianto.

La loro storia ha colpito gran parte della nostra community, anche se qualcuno ha messo in discussione e in dubbio tutto quello che Katia ha raccontato. Ma Quinto Potere va oltre questo e la catena di solidarietà sta travolgendo Katia e Denis.

I due non riescono a trattenere l’emozione, nonostante le difficoltà hanno voluto ringraziare tutti coloro che si sono fatti avanti. Nel video allegato tutti gli aggiornamenti.

Banconote nascoste per strada, a Bari arriva dai social l’ultima challenge di TikTok: ecco cosa è la cash catch

L’obiettivo è quello di essere il primo a trovare e recuperare banconote che il gestore della pagina nasconde in alcuni luoghi, accessibili a tutti. Il tutto viene registrato e diffuso poi tramite reel su TikTok. In un’occasione i soldi sono stati lasciati nei pressi del lungomare di Bari, in un’altra a Parco Rossani.

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Bari, confessioni e consulenze spirituali online. Don Luca De Muro si difende: “Tutto falso mai ricevuto soldi”

“Un programma televisivo ha fatto riferimento a un mio intervento su una piattaforma online, lasciando intendere che si trattasse di una confessione a pagamento. Questo non corrisponde alla realtà dei fatti perché non ho mai confessato nessuno online, né ho mai ricevuto denaro per alcuna attività legata ai sacramenti o ad altro”.

Lo scrive in un post pubblicato sui social, don Luca De Muro, il parroco della chiesa del Redentore di Bari in riferimento a quanto raccontato da un servizio della trasmissione ‘Fuori dal Coro’, sui preti italiani che, utilizzando la piattaforma americana, venderebbero sacramenti (come la confessione) e consulenze spirituali dietro il pagamento di somme in denaro.

“Nell’occasione messa in rilievo dalla trasmissione – la prima e unica – ho accettato di parlare con una persona che sembrava avere un bisogno spirituale, convinto di poter essere di aiuto”, continua il sacerdote spiegando che “l’ho fatto pensando a chi, per timidezza o vergogna, non riesce ad affrontare certi temi di persona”.

“Ho sottovalutato le implicazioni di questa scelta”, ma “appena mi sono accorto delle modalità con cui funzionava la piattaforma, ho subito ritirato la mia disponibilità”, aggiunge. “Mi dispiace sinceramente per quanti sono rimasti turbati da questa vicenda – continua- non era mia intenzione ferire nessuno. Chi mi conosce sa che ho sempre vissuto questo ministero come un dono”. ”

Sto vivendo una situazione che mi mette alla prova – conclude -. Ringrazio la comunità del Redentore per la fiducia, la vicinanza e il sostegno che non è mai mancato. Camminiamo insieme, anche in questo momento”.

Da ricco gioielliere alla vita in comunità, dati 1.000 euro a Nicola: “Li uso per spesa e medicine”

Dopo diverso tempo siamo tornati a fare visita a Nicola. C’è chi, tramite noi, ha voluto donargli 100 euro, ma non finisce qui. Parte dei soldi donati da Riccardo al progetto di Quinto Potere sono destinati proprio all’ex gioielliere, completamente trasformato dopo il nostro intervento e l’ingresso in comunità. 

La sua storia ha colpito tutta la nostra community e vederlo sorridere nuovamente per noi è motivo di grande orgoglio. Nel suo caso tutto è funzionato alla perfezione e le Istituzioni hanno agito rapidamente. Ecco tutti gli aggiornamenti e le spiegazioni su come saranno spesi i soldi donati a Nicola.

Rapina armata nel Leccese, aggredito e picchiato: tabaccaio finisce in ospedale. Ladri in fuga senza bottino

Momenti di terrore nella serata di ieri per il titolare di una rivendita di tabacchi di Melissano, in provincia di Lecce. Tre uomini armati sono entrati nel locale chiedendo al commerciante 52enne di consegnare i soldi contenuti nella cassa.

L’uomo avrebbe reagito rifiutandosi e sarebbe quindi stato picchiato e colpito più volte alla testa con il calcio della pistola. I tre sono riusciti a scappare, senza portare via il denaro, a bordo di un’auto a bordo nella quale ad attenderli c’era un complice.

Il tabaccaio è stato soccorso e portato all’ospedale di Casarano da un’ambulanza del 118. Ha contusioni e ferite alla testa. Sul posto per i rilievi sono arrivati i carabinieri.

L’auto usata dai malviventi per la fuga , una Fiat 600 risultata rubata il giorno prima, è stata poi trovata bruciata a Felline.

Bari, truffata a 103 anni. Prima la chiamata poi la fuga con soldi e gioielli: presentata denuncia

Una donna di 103 anni residente in provincia di Bari è stata truffata da ignoti che le hanno portato via preziosi e contanti.

Secondo quanto riferito dal figlio dell’anziana, che ha sporto denuncia ai carabinieri, la donna avrebbe ricevuto una telefonata da uno sconosciuto che, fingendosi suo figlio, le ha chiesto soldi raccontandole di essere finito nei guai.

Nel corso della telefonata, alla vittima sarebbe stato anche riferito che una persona l’avrebbe raggiunta a casa per prendere quanto necessario per salvare il figlio.

La pensionata, spaventata, ha così consegnato quanto aveva, tra cui i soldi e alcuni preziosi. La refurtiva è in fase di quantificazione e le indagini sono in corso.