Bari, non sequestra auto guidata da minorenne per aiutare il clan Capriati: vigilessa sospesa dal 19 febbraio

Una vigilessa di Bari è stata sospesa per tre mesi dal servizio, a partire dal 19 febbraio, a causa di alcuni contatti avuti in passato con persone legate alla criminalità organizzata barese. Secondo quanto ricostruito il 23 marzo 2017 si trovava, con un collega, al sottopassaggio di piazza Luigi di Savoia all’ingresso del centro di Bari. Fermò un’auto guidata da un minorenne, ma non sequestrò il mezzo e non denunciò il ragazzino.

Tutto questo per fare un favore a Giorgio Larizzi, spacciatore vicino al clan Capriati di Barivecchia. Nell’ambito di un’operazione antidroga della Dda di Bari, è emersa l’intercettazione telefonica in cui il minore chiedeva alla vigilessa di non sequestrare l’auto Quello della vigilessa è stato considerato un episodio che dimostra la “significativa vicinanza e il contegno soggiacente” nei confronti della criminalità organizzata. Da quel giorno ad oggi è rimasta però sempre in servizio , l’accusa di omissione di atti di ufficio non consentiva la misura cautelare. Il processo è ancora in corso, ma il reato sarà prescritto a marzo.

Si tratta del primo provvedimento adottato nell’ambito delle misure previste dalla Prefettura su indicazione del ministero dell’Interno che ha individuato “misure puntuali” che il Comune di Bari “dovrà adottare, al fine di assicurare il rispetto dei principi di legalità e buon andamento”, come si legge nel documento che il prefetto Francesco Russo ha notificato al sindaco Vito Leccese.

Il ministero, sulla base delle verifiche della commissione inviata dopo gli oltre 130 arresti di febbraio 2024 nell’ambito dell’inchiesta ‘Codice interno’ (sul voto di scambio politico-mafioso) ha stabilito che non ci sono “le condizioni” per lo scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità, ma “ha condiviso la presenza di situazioni, anche ripetute, di irregolarità che hanno determinato disfunzioni nell’attività amministrativa”.

Anche per questo saranno previste ulteriori sanzioni nei confronti di dipendenti pubblici. Nella relazione del Prefetto sono previste altre misure che prevedono una riorganizzazione dei controlli interni e l’adeguamento degli strumenti regolamentari che riguardano le assunzioni. Misure saranno previste anche nei confronti di due municipalizzate.

Bari, non sequestra auto guidata da minorenne per aiutare lo spacciatore dei Capriati: vigilessa sospesa per 3 mesi

Il Comune di Bari non sarà sciolto, nessun’altra azienda (oltre l’Amtab) sarà commissariata, seppur sono previste attività di tutoraggio nei prossimi mesi. Nel resoconto finale delle decisioni legate all’inchiesta Codice Interno, che ha travolto la città di Bari, ci sono anche le sanzioni destinate ad alcuni agenti di Polizia Locale.

Se 10 di loro non potranno più portare la pistola, una vigilessa è stata sospesa per tre mesi. Secondo quanto ricostruito il 23 marzo 2017 si trovava, con un collega, al sottopassaggio di piazza Luigi di Savoia all’ingresso del centro di Bari. Fermò un’auto guidata da un minorenne, ma non sequestrò il mezzo e non denunciò il ragazzino.

Tutto questo per fare un favore a Giorgio Larizzi, spacciatore vicino al clan Capriati di Barivecchia. Il retroscena è riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno. Nell’ambito di un’operazione antidroga della Dda di Bari, è emersa l’intercettazione telefonica in cui il minore chiedeva alla vigilessa di non sequestrare l’auto.

Quello della vigilessa è stato considerato un episodio che dimostra la “significativa vicinanza e il contegno soggiacente” nei confronti della criminalità organizzata. Da quel giorno ad oggi è rimasta però sempre in servizio , l’accusa di omissione di atti di ufficio non consentiva la misura cautelare. Il processo è ancora in corso, ma il reato sarà prescritto a marzo.