“Comprendendo il rilevante interesse pubblico suscitato da questa vicenda, riteniamo doveroso restituirla alla sua reale dimensione. Possiamo escludere che sia stata compiuta una attività di dossieraggio (di qualsiasi dimensione e natura) o, comunque, che vi sia stata cessione di dati a terzi”. Lo precisano in una dichiarazione i difensori dell’ex bancario di Intesa Sanpaolo Vincenzo Coviello, gli avvocati Luigi Milani, Federico Straziota, Antonio Arzano e Domenica Lenato (Polis Avvocati).
“Nel corso delle perquisizioni eseguite il 10 ottobre presso l’abitazione e altri locali in uso all’indagato – aggiungono i difensori -, non è stata rinvenuta, nella disponibilità del dott. Coviello, documentazione attinente ai fatti per cui si procede”. “Sul merito della vicenda – concludono gli avvocati -, al momento, non possiamo fornire ulteriori dettagli, nel doveroso e convinto rispetto dell’attività investigativa. Rimaniamo pertanto in attesa che la Procura della Repubblica svolga i necessari approfondimenti investigativi e che acquisisca ogni riscontro utile a chiarire i fatti”.