Cassano, assalto armato allo sportello della Banca Popolare: banda in fuga col bottino. Indagini in corso

Lo sportello automatico della Banca Popolare di Bari di Cassano, situato in via Vittorio Emanuele II, è stato fatto saltare nella notte tra sabato e domenica da una banda di malviventi. Alle 4 una forte esplosione ha svegliato i residenti. I Carabinieri sono arrivati in pochi minuti sul posto, ma i ladri sono riusciti a far perdere le proprie tracce dopo essere saliti a bordo di un’auto guidata da un complice. Il bottino è ancora in fase di quantificazione. Indagini in corso per risalire all’identità dei malviventi, grazie anche all’utilizzo delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Pare che i banditi siano entrati in azione anche armati.

Difesa degli animali maltrattati, a Bari arriva lo sportello della Lav: il primo nel sud Italia

Attivo anche Bari lo sportello della Lega anti vivisezione per segnalare qualunque animale in difficoltà, vittima di soprusi o maltrattamenti. Si tratta del terzo progetto in Italia, il primo al Sud, dopo quelli di Trento e Verona. È stato presentato questa mattina nella sede della Città metropolitana, in concomitanza con l’inaugurazione, nello stesso palazzo, della mostra fotografica “È una vita che ti aspetto”, a cura di Daniela Fanelli, delegata al Randagismo e benessere animale della Città metropolitana di Bari. Presenti, fra gli altri, il sindaco Antonio Decaro, il direttore generale di Lav Roberto Bennati e la responsabile di Lav Bari Sara Leone.

Lo sportello, sin da oggi, raccoglierà le segnalazioni di eventuali reati in danno agli animali, gestendole in collaborazione con le forze dell’ordine. È possibile rivolgersi al numero di telefono 3403133368, attraverso il quale la responsabile dello sportello prenderà in carico le segnalazioni, o attraverso un sito web appositamente sviluppato da Lav. I primi due sportelli già attivati nelle due città del Nord Italia hanno permesso, in cinque mesi di attività, di raccogliere 175 segnalazioni: 109 a Verona (con 2 sequestri preventivi e 7 denunce) e 66 a Trento (con 5 richieste di intervento e una di sequestro). Per quel che riguarda, invece, le risoluzioni bonarie, sono stati chiusi 16 casi a Verona e 13 a Trento, con il salvataggio di diversi animali. “Si tratta di uno strumento innovativo, semplice e veloce di segnalazione – ha spiegato Bennati – che permetterà ai cittadini di essere sempre in contatto con Lav per denunciare casi di violenza e maltrattamento nei confronti di tutti gli animali”.

Lotta a revenge porn e cyberbullismo: 222 richieste di aiuto allo sportello del Comune di Bari e Gens Nova

Si è tenuta questa mattina, a Palazzo di Città, la presentazione dei dati relativi ai minori e agli adulti che nel corso del 2022 hanno chiesto aiuto per casi di violenza digitale e reati di pornografia non consensuale (revenge porn) e cyberbullismo attraverso il numero unico (340 5600875) attivato dall’assessorato al comunale al Welfare e dall’associazione Gens Nova. A margine della conferenza stampa è stato siglato il rinnovo del protocollo che fino al 2025 vedrà il Comune e Gens Nova impegnati nella promozione di azioni e politiche attive finalizzate al sostegno, legale e psicologico, delle vittime che vedono le proprie immagini e/o i propri video a contenuto sessualmente esplicito divulgati senza alcuna autorizzazione. All’incontro con la stampa sono intervenuti l’assessora al Welfare Francesca Bottalico, il presidente di Gens Nova Antonio Maria La Scala, il funzionario comunale POS Area Minori e famiglie e Contrasto alla violenza Francesco Elia, l’avvocata Laura Bellanova, componente del team di avvocati che collaborano con Gens Nova, alla presenza dell’equipe di ascolto e dei responsabili delle commissioni e dei servizi socio-educativi municipali e della presidente del Municipio IV Grazia Albergo.

“Oggi parliamo di un reato in forte ascesa, tra i più comuni legati all’utilizzo delle nuove tecnologie – ha dichiarato l’assessora Francesca Bottalico -. Il revenge porn e il sexting sono temi delicati che incidono sul diritto fondamentale di ogni persona alla riservatezza e alla libertà, sulla sfera privata, sull’onore e sulla reputazione e determinano gravissimi effetti sociali, psicologici e finanziari sugli adulti e ancor più sui minori, fino a estreme conseguenze. In poco meno di un anno sono state 154 le segnalazioni telefoniche, di cui 117 da parte di donne, la maggior parte delle quali tra i 15 e i 50 anni, mentre 68 sono stati i casi affrontati direttamente dallo sportello dedicato, per un totale di 222 richieste. Si tratta di segnalazioni che spesso nascondono ricatti psicologici o monetari, vendette, azioni di bullismo o cyberbullismo, vere e proprie violenze, spesso facilitate dal consumo della cosiddetta droga dello stupro che riduce, tra le altre cose, il dolore e provoca effetti dissociativi e amnesia. Molte le segnalazioni arrivate da famiglie e dalle scuole, dati allarmanti e in crescita che non riguardano solo vittime e autori ma anche quella “rete” che consapevolmente o meno favorisce, per moda o per gioco, comunque con estrema leggerezza e cinismo, la diffusione di immagini violente, rendendosi complice di un reato. Una spirale terrificante che va interrotta con interventi di tutela, ascolto ed educativi nelle scuole coinvolgendo le famiglie. In questa direzione si muovono le azioni socio-educative integrate che stiamo portando avanti con Gens Nova e che oggi rinnoveremo attraverso la sigla di un nuovo protocollo”.

“Il rinnovo del protocollo odierno si rende necessario – ha aggiunto Francesco Elia – perché le tematiche sociali legate all’informatica e ai minori riguardano ormai la quotidianità di tutti i minori e di tutti i genitori. Queste problematiche comportano un intervento economico significativo da parte dell’ufficio Minori del Comune che incide notevolmente sul bilancio della città. I protocolli d’intesa come quello che oggi rinnoviamo sono strumenti importanti che ci aiutano ad intercettare fondi e soluzioni, a prevenire le problematiche legate ai fenomeni sociali di violenza e sfruttamento di ogni entità e ad avere un approccio info sentimentale alla gestione di queste tematiche”.

“L’associazione Gens Nova è una realtà diffusa in tutta Italia e io sono una delle legali che segue il territorio pugliese – ha affermato Laura Bellanova -. Il nostro supporto parte sin dalla ricezione della segnalazione telefonica o dalla richiesta di aiuto fino alla fase successiva all’eventuale giudizio civile o penale che seguiamo gratuitamente sino all’ottenimento della sentenza definitiva, successivamente alla quale ci dedichiamo al percorso di reinserimento sociale necessario all’acquisizione di nuova fiducia in se stessi e negli altri da parte delle vittime. Quest’ultimo è il nostro risultato più grande e appagante”.

“Il problema più grave che abbiamo rilevato in questi due anni di protocollo e da sempre come associazione – ha concluso Antonio Maria La Scala – è proprio l’uso improprio e illegale dei social network da parte di minori, attraverso la registrazione anagrafica falsa o l’utilizzo del telefono dei genitori, spesso testimoni inconsapevoli di una pericolosa deriva che comporta inevitabilmente un decadimento morale dei ragazzi e, di conseguenza, della società. Ciò che spesso trascuriamo è che un contenuto immesso su internet è di tutti e, anche se la Polizia Postale ogni anno compie un lavoro instancabile di cancellazione di foto e video con minori, è sufficiente che quel materiale sia stato salvato da qualcuno per tornare nuovamente online senza alcun limite. Ringrazio l’assessora Bottalico e rinnovo il nostro impegno perché, nonostante si stia facendo tanto per combattere questi fenomeni, il dato complessivo delle violenze e degli abusi non diminuisce. Pertanto è necessario e doveroso non solo continuare ad assistere le vittime di questo tipo di reati ma soprattutto lavorare sulla prevenzione”. Il numero di ascolto per sostegno e informazioni è raggiungibile tutti i giorni, anche festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20.