Detenuto dà fuoco alla stanza, tragedia sfiorata nel carcere minorile di Bari. Sappe: “Scenario inaccettabile”

“La giornata di sabato è stata disastrosa per i penitenziari pugliesi poiché dopo l’aggressione di un poliziotto nel carcere di Taranto, nella stessa serata un minore straniero ristretto nel carcere minorile di Bari con problemi psichiatrici ha dato fuoco alla stanza in cui era ospitato con altri due stranieri, creando caos all’interno della sezione ove era ristretto. Il pronto intervento dei poliziotti in servizio in servizio ha evitato che il drammatico evento si trasformasse in tragedia, poiché il velenoso fumo del materasso ignifugo che aveva avvolto la stanza eppoi propagatosi in tutta la sezione, non avrebbe lasciato scampo all’incendiario ed agli altri ristretti. Dalle notizie in nostro possesso sembrerebbe che proprio chi ha appiccato il fuoco è stato accompagnato d’urgenza presso l’ospedale da dove dopo le cure del caso è stato dimesso e riaccompagnato al Fornelli”. Inizia così il comunicato del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria.

“Si ritiene inaccettabile la politica dell’amministrazione penitenziaria minorile poiché due dei tre occupanti la stanza incendiata, provenivano dal carcere minorile di Milano Beccaria ove avevano creato grandi problemi, dopo essere passati da Roma creando anche li guai per poi arrivare a Bari che in questo momento vive una situazione drammatica a seguito del sovraffollamento dei detenuti a cui fa da contraltare la grave carenza di poliziotti, circa una ventina (la metà) – si legge -. Ma come è possibile che i Dirigenti della giustizia minorile invece di affrontare i problemi per risolverli, li scaricano alle strutture minorili che non hanno alcuna possibilità per gestire tali detenuti? E’ mai possibile che si possa permettere a dei ragazzi che noi chiamiamo delinquenti, tanto cari ad una certa politica che li coccola e non solo, di andare in giro per la nazione a distruggere sezioni mettendo a rischio anche la vita degli altri ristretti nonché dei poliziotti penitenziari? Perché questi criminali non vengono trattati così come avviene nei penitenziari di nazioni più civili delle nostre come l’Inghilterra, Stati Uniti? Perché si permette a pochi delinquenti di fare tutto quello che vogliono nelle carceri minorili come accaduto proprio nel carcere di Milano? Perché non si trattano questi personaggi che mettono a ferro e fuoco le nostre carceri per minori, facendo danni ingenti e creando problemi anche agli altri ristretti, come meritano?”

“Il SAPPE non può non ringraziare i tre poliziotti che quella sera gestivano l’intero Istituto e che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarla a a questi irresponsabili, nonché riportare la calma nella sezione ove si era creato forte malessere e protesta da parte degli altri ristretti preoccupati dal fumo che avvolgeva la sezione – conclude -. Il SAPPE chiede inoltre che si proceda con un immediato sfollamento del Fornelli nonché con l’invio urgente presso la struttura minorile di almeno 10 unità per far fronte alla situazione e garantire la sicurezza del carcere nonché dei ristretti”.

Bari, stanza in affitto a Poggiofranco: “No perditempo ed elettori della Meloni”. Polemiche sull’annuncio

“No perditempo ed elettori della Meloni”. Sta facendo molto discutere in queste ore un annuncio pubblicato ieri mattina sul sito Subito.it a firma dell’utente Filippo. Il protagonista della vicenda è un appartamento situato in viale Kennedy nel quartiere Picone-Poggiofranco, dove vivono all’interno già due 40enni. Una sua stanza singola viene affittata a lavoratori o lavoratrici al costo di 300 euro spese escluse, ma ad una condizione: no elettori della premier Meloni. E il caso subito ha scosso anche il mondo politico.

“L’ho scritto come indicazione, è casa mia e posso scegliere io se convivere o meno con uno che la pensa come me”, precisa l’autore dell’annuncio. “È offensivo e discriminante. Dopo le minacce subite solo poche ore fa dalla premier, questo episodio dimostra un certo clima d’intolleranza e di odio, a mio parere pericoloso, sia per le istituzioni e sia per la stessa presidente Giorgia Meloni – le parole di Dario Iaia, parlamentare e coordinatore provinciale di FdI Taranto -. È nostro dovere perciò isolare queste persone che non conoscono o, peggio ancora, non accettano la democrazia. Auspico che l’annuncio in questione venga rimosso o corretto perché inaccettabile”.

“Indecente. Sono convinto che ci sarebbe stata un’alzata di scudi politica e mediatica laddove l’annuncio avesse escluso altre categorie e non gli elettori del presidente del Consiglio – le parole del senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari sociali – Per troppi influenti opinionisti, infatti, essere sostenitore di un leader di un partito di destra continua a essere motivo valido per subire discriminazioni nel silenzio dell’opinione pubblica. La maggioranza degli italiani, tuttavia, è ormai stanca di certi atteggiamenti, come dimostrano i risultati elettorali”.