Cadavere sui binari ad Acquaviva, muore imprenditore 43enne del posto. In passato vittima di intimidazioni

È di un imprenditore 43enne di Acquaviva delle Fonti il cadavere ritrovato sui binari della stazione della città questa mattina. Nessuna ipotesi è per ora esclusa dagli inquirenti, anche se alcuni indizi conducono ad un possibile gesto volontario. L’uomo in passato era stato vittima di alcune intimidazioni legate alla sua attività professionale.

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Allarme bomba a Trani, valigetta sospetta e biglietto in stazione: chiuse tutte le scuole e treni fermi

Attimi di terrore questa mattina a Trani. Le scuole di ogni ordine e grado di Trani resteranno chiuse. Intorno alle sei di questa mattina, nella stazione ferroviaria, all’interno di una valigetta lasciata incustodita, è stato trovato un biglietto che annunciava la presenza di un ordigno in stazione e in un istituto scolastico non precisato della città. La presenza della piccola valigia, notata da chi aspettava i treni, ha fatto scattare l’allarme e i controlli. Il sindaco della città, Amedeo Bottaro, ha così deciso la sospensione delle lezioni. “A causa di un allarme bomba in una scuola non precisata, tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado resteranno chiuse nella giornata odierna”, è la comunicazione postata sui canali social ufficiali del Comune. A lavoro ci sono i carabinieri e gli agenti della polizia ferroviaria che stanno accertando la fondatezza dell’allarme.

Un futuro senza speranze, Piero e Ohana accampati in stazione: “Solo il lavoro ci può salvare”

Vi raccontiamo la storia di Piero e Ohana, una coppia di 36 e 35 anni che vive in una sistemazione improvvisata nella stazione di Giovinazzo. Si trovano lì da 4 mesi, dopo essersi spostati da Noci e aver attraversato diversi posti del Barese alla ricerca di un posto in cui fermarsi. “Ci siamo conosciuti in un centro, vivevamo in condizioni pietose e abbiamo deciso di lasciarla”, racconta la donna. Piero ha avuto in passato problemi con la tossicodipendenza, ma afferma di non fare più uso di droga da circa un anno e mezzo e di essere completamente ripulito. Il rapporto con i familiari sono abbastanza delicati. Piero sente la sua mamma, ma a causa di alcune vicissitudini passate la fiducia è quella che è. Ohana si trova da sola in Italia da 17 anni e ha una figlia in Romania.

Lo scenario in cui vivono lascia davvero senza parole. I due, come disposto dagli assistenti sociali che li seguono, potrebbero stare in due diverse comunità, ma entrambi hanno rifiutato la sistemazione perché desiderosi di restare insieme. Durante il giorno non fanno nulla, arrangiano e racimolano quello che possono. Piero e Ohana spiegano di essere disposti a lavorare in campagna. “Sogniamo di avere una stanza, di poter vivere, di avere un lavoro e costruire una nostra famiglia”, concludono in coro. Come sempre rivolgiamo un appello alla nostra community.