Torre a Mare, investì e uccise la 63enne Lucia Bratta sulle strisce pedonali: condannato il 23enne Gabriele Grieco

Gabriele Grieco, 23enne di Bari, è stato condannato a 2 anni di reclusione con l’accusa di omicidio stradale. Il giovane era alla guida di una moto che ha investito sulle strisce pedonali Lucia Bratta, 63enne di Cellamare, a Torre a Mare il 19 giugno 2020. La donna è poi deceduta dopo due giorni in ospedale a Bari a causa di una grave lesione cranica. Il processo è stato celebrato con rito abbreviato, il giudice ha accolto la richiesta di condanna della Procura, accogliendo in parte anche alcune richieste del legale dell’imputato. I familiari della vittima non si sono costituiti parte civile dopo essere stati risarciti in altra sede.

Bari, travolta sulle strisce pedonali da un’auto in via Giulio Petroni: ragazzina finisce in ospedale

Una ragazza è stata investita questo pomeriggio in via Giulio Petroni mentre attraversava le strisce pedonali da un’auto uscita da un garage condominiale, che non si è accorta della sua presenza. Sul posto sono intervenuti i Vigili e un’ambulanza del 118 dopo 15 minuti, la giovane è stata trasportata in ambulanza per ulteriori accertamenti. Non è grave.

Bari, papà travolto e ucciso da uno scooter per proteggere il figlio: “Scena straziante morte annunciata”

“Ho sentito un boato tremendo e ci siamo avvicinati al luogo dello schianto. Arrivati sul posto abbiamo visto il papà in una pozza di sangue vicino a suo figlio, mentre la mamma lo trascinava a sé. Sembrava morto, poi si è ripreso lamentandosi dei dolori”. Una testimone racconta i drammatici momenti dell’investimento di Gaetano De Felice, papà bitontino di 47 anni e suo figlio di 6 anni. Stavano attraversando sulle strisce pedonali dopo una serata in pizzeria con la famiglia e alcuni amici.

“Ci siamo subito accorti che le condizioni dell’uomo erano disperate”, racconta un residente, di professione medico. “Io mi sono concentrato sul bambino – continua – mentre altre due persone erano accanto all’umo. Abbiamo iniziato a massaggiare anche prima dell’arrivo dei soccorritori del 118, che hanno continuato senza sosta per almeno altri 20 minuti, ma non c’era niente da fare purtroppo”. Non è la prima volta che su quella strada, il lungomare Cristoforo Colombo, a Santo Spirito, si registrano incidenti particolarmente gravi. Un paio d’anni fa un’auto era finita nel cancello di una villa, a pochi metri dal luogo della tragedia di ieri sera.

“Anche io sono stato investito alcuni anni fa – incalza un residente – questa strada è assolutamente pericolosa, l’amministrazione dovrebbe immediatamente intervenire installando bande rumorose, dossi o dissuasori di qualche tipo”. Un situazione fuori controllo nonostante le sere d’estate ci sia sempre molto traffico. L’investitore è un ragazzo di 20 anni, ricoverato e piantonato in ospedale in attesa dell’esito dei test di routine per l’accertamento dell’abuso di alcool o droghe. È indagato per omicidio stradale. Sul posto sono stati trovati due caschi, uno sotto una macchina; l’altro al lato del marciapiede, dunque in sella allo scooter potrebbero esserci state due persone.

“Siamo stati tutto il tempo del massaggio cardiaco in silenzio – spiega un’altra residente – nessuno parlava, sembravano tutti in preghiera con la speranza di buone notizie, ma purtroppo così non è stato. Evitate altri drammi mettere la strada in sicurezza”.

Tragedia a Santo Spirito, padre e figlio travolti da una moto sul lungomare: l’uomo non ce l’ha fatta

A nulla sono valsi i tentativi dei soccorritori di rianimare il papà 47enne travolto insieme al figlio di circa 6 anni attraversava il lungomare barese Cristoforo Colombo di Santo Spirito, all’altezza del Lido la Rotonda. L’incessante massaggio cardiaco ha commosso le tante persone presenti, con la speranza che l’uomo, apparso da subito in condizioni disperate, potesse essere rianimato.

Padre e figlio sono stati travolti da una moto, che ha detta di alcuni testimoni andata a velocità sostenuta. Il piccolo è stato trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso del Policlinico, non è in prognosi riservata, ma presenta vistosi traumi al cranio e alla faccia. L’urto è stato violentissimo e pare che il papà, accortosi del pericolo abbia fatto da scudo al piccolo. Anche il centauro è stato trasportato in ospedale, al San Paolo. La famiglia era uscita con alcuni amici per una pizza. La moglie della vittima avrebbe assistito alla scena, rimanendo sotto shock.

Secondo quanto siamo riusciti a sapere, sarebbero in corso verifiche per accertare se la moto fosse regolarmente assicurata. Sul posto la Polizia Locale.