Il retroscena dell’alleanza tra Olivieri e Cataldo, ex numero uno di Sud al Centro e marito della Maurodinoia, emerge dalle chat depositate nel processo: “Devo fare in modo che Mari arrivi seconda nella lista, perché la prima è la figlia di Anita Maurodinoia, che dobbiamo far arrivare prima ma non vuole fare assessore o altro. Mari deve arrivare subito dopo”.
Continue readingClamoroso a Bari, il partito di Cataldo sta per tornare: “Sud al Centro ripartirà senza paura e a testa alta”
Clamoroso colpo di scena a Bari. Sud al Centro, il movimento politico sciolto ad aprile dopo l’arresto del suo fondatore Sandrino Cataldo, sta per ripartire. Ad annunciarlo durante la seduta di insediamento del consiglio metropolitano di Bari è stato Vito Antonio Labianca, braccio destro di Cataldo. Prenderanno parte “tutti i consiglieri e amministratori che negli anni passati sono stati eletti”.
“Daremo nuovamente vita al movimento in cui noi e molti di noi si riconoscono, lo faremo senza paura e sempre a testa alta – le parole riportate da La Gazzetta del Mezzogiorno -. Ce la faremo è la frase delle idee e dei principi e dei valori che ci hanno sempre ispirato. Non posso esimermi in questo contesto di rivolgere un saluto e un ringraziamento alla consigliera regionale Anita Maurodinoia per il particolare sostegno e affetto dimostrato in ogni circostanza”. E non sono mancate le polemiche con il sindaco Vito Leccese.
“A chi ci accusa di trasformismo politico rispondo che la politica come la vita è dinamica, le idee e le visioni che ci guidavano ieri pur valide e sincere devono sapersi confrontare con un mondo che cambia – ha aggiunto -. Se scegliamo strade diverse rispetto al passato non lo si fa per opportunismo o per convenienza ma per servire meglio il bene comune. Le accuse di trasformismo sono spesso il rifugio di chi ha paura del cambiamento”.
Nei giorni scorsi la Procura di Bari ha chiuso le indagini sul presunto voto truccato nelle elezioni del 2020 e il 2021. Tra i 18 indagati proprio Sandrino Cataldo, il 52enne di Triggiano finito ai domiciliari il 4 aprile e tornato libero dopo le elezioni a luglio, e sua moglie, l’ex assessora regionale ai trasporti, Anita Maurodinoia. Entrambi sono accusati di associazione per delinquere in occasione delle elezioni di Grumo Appula e delle Regionali di settembre 2020. Lady preferenze, così è stata battezzata poi la Maurodinoia, ha ottenuto alle elezioni 20mila voti, tanto da essere la prima degli eletti nel Partito Democatrico. Cataldo risponde anche della presunta corruzione elettorale relativa alle amministrative di Triggiano di ottobre 2021.
Voto di scambio nel Barese, Sud al Centro non esiste più: il partito di Sandrino si è sciolto. L’annuncio ufficiale
Ad annunciarlo in una nota è il presidente Gianlucio Smaldone, presidente del Municipio 2 di Bari e avvocato dello stesso Cataldo assieme a Mario Malcangi.
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“Il movimento politico Sud al Centro non presenterà la lista né al Comune di Bari, né in alcun altro Comune chiamato al voto, né in qualsivoglia altra competizione elettorale e non sosterrà alcun candidato in alcuna competizione elettorale”. Questa è la nota diramata dal presidente del partito, Gianlucio Smaldone, dopo l’arresto di Alessandro Cataldo e l’indagine in cui è coinvolta l’ex assessora regionale Anita Maurodinoia e proprio la lista Sud al Centro.
Secondo la Procura di Bari, il partito avrebbe inquinato le elezioni comunali di Triggiano, Grumo, Bari e le Regionali del 2020. Smaldone è anche uno degli avvocati di Sandrino che si trova ancora ai domiciliari. Lunedì 22 sarà discusso il ricorso sulla mancata revoca della custodia cautelare davanti al Tribunale del Riesame di Bari. Alla base della decisione del giudice la possibilità che Cataldo possa inquinare anche le prossime elezioni in programma a giugno a Bari. Da capire se il forfait del partito possa cambiare le carte in tavola.