Follia di Natale: insegue l’ambulanza con la moglie a bordo, la sperona e nello schianto muore la suocera

Emergono nuovi dettagli sulla tragedia consumata nella notte di Natale sulla strada provinciale 30 tra San Severo e Torremaggiore dove un’auto ha speronato un’ambulanza. Nello schianto è deceduta una donna, la madre della paziente trasportata in ambulanza. Alla guida della vettura c’era un uomo, bulgaro, genero della vittima.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, grazie anche alla testimonianza di uno dei soccorritori, l’uomo non voleva che sua moglie fosse trasferita in ospedale e per questo avrebbe tentato di fermare l’ambulanza, perdendo poi il controllo della vettura. Il personale del 118 era intervenuto a Torremaggiore in un’abitazione dopo la segnalazione di un’esplosione. Lo stesso infermiere, appena entrato in casa, ha notato sul tavolo un coltello. La donna era pieni di graffi situata in un angolo.

La donna è stata così caricata in ambulanza per essere trasportata al pronto soccorso di San Severo. Il marito, con la suocera, si è messo alla guida dell’auto e si è lanciato all’inseguimento dell’ambulanza. L’ha speronata facendola finire fuori strada in un fosso, finendo poi a sua volta fuori strada e precipitando in un fossato. Non c’è stato nulla da fare per la donna. I tre soccorritori sono rimasti feriti con prognosi di 4 giorni. Sul posto è arrivata una seconda ambulanza, insieme alle Forze dell’Ordine. L’uomo è rimasto ferito ed è ricoverato all’ospedale di San Giovanni Rotondo, la sua posizione è al vaglio del pm di turno.

La suocera muore ma nessuno vuole pagare il suo funerale, scoppia la rissa in strada tra cognati: denunciati

Ha dell’incredibile quanto accaduto venerdì scorso, 13 dicembre, a Parabita nel Leccese dove è andata in scena una violenta lite tra cognati. Il motivo? Nessuno voleva farsi carico delle spese del funerale della suocera appena morta in casa. Due uomini di 54 e 55 anni si sono fronteggiati prima a mani nude poi con un coltello e un bastone. Entrambi sono stati denunciati con l’accusa di porto abusivo di arma dopo l’arrivo sul posto dei Carabinieri. Alla base, secondo quanto ricostruito, ci sarebbero anche altre ruggini. La situazione è esplosa poi dopo il decesso della donna. Entrambi dovranno pagare non solo le spese del funerale ma anche quelle legali.

Calci e pugni a moglie e suocera, arrestato 46enne a Taranto: non aveva accettato la fine della relazione

I carabinieri lo hanno sorpreso mentre stava colpendo con calci e pugni al volto e all’addome sua moglie che era ormai a terra insieme alla madre 70enne che ha fatto il possibile per difenderla. In carcere è finito un 46enne pregiudicato della provincia di Taranto che, secondo quanto ricostruito dalle indagini, non aveva accettato la fine della relazione con la donna.

A portare al suo arresto, lo scorso martedì, è stata una richiesta di aiuto giunta al 112 da parte della mamma della vittima: le urla – evidenziano i militari in una nota – hanno fatto immediatamente comprendere all’operatore che non c’era tempo da perdere e, nel giro di pochi minuti, la pattuglia dei carabinieri è intervenuta. Entrambe le donne sono state soccorse: la 70enne, che nel tentativo di aiutare sua figlia è stata spintonata ed è caduta, ha riportato una frattura dell’anca.

Follia a Manduria, picchia la compagna con una mazza e tenta di accoltellare la suocera: arrestato 37enne

Un 37enne di Manduria (Taranto) è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia dopo aver picchiato la compagna convivente e tentato di accoltellare la suocera. L’uomo, presumibilmente in uno stato di alterazione dovuto all’assunzione di droghe, ha colpito più volte alla testa la compagna, anche con l’utilizzo di una mazza. La donna, secondo una prima ricostruzione, sarebbe comunque riuscita a rifugiarsi nel bagno dell’abitazione, la cui porta è stata danneggiata dal 37enne che ha provato a sfondarla. Secondo quanto riferito dalla vittima, al rientro della madre nell’appartamento, il 37enne ha tentato di colpirla all’addome, utilizzando un coltello da cucina, ma senza riuscirvi.

La compagna, quindi, ha tentato di uscire dalla camera in cui si trovava, per aiutare la madre, ma è stata fermata dall’uomo, che con foga ha chiuso la porta, bloccandole la gamba e procurandole altre lesioni. La suocera è poi riuscita a contattare il 112, per chiedere l’intervento dei carabinieri giunti sul posto poco dopo. Il 37enne ha danneggiato, mandandole in frantumi, anche le finestre dell’abitazione. Le due donne sono state accompagnate dal 118 al pronto soccorso dell’ospedale di Manduria, mentre l’uomo è stato condotto in carcere.