Tragedia a Taranto, Sharon Bonillo muore a 19 anni: due indagati per omicidio stradale. Tra loro l’amica alla guida

Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati dell’inchiesta aperta per fare chiarezza sulla morte di Sharon Bonillo, la 19enne deceduta dopo essere rimasta coinvolta, insieme a tre amiche, nell’incidente di via Mediterraneo la notte tra il 7 e l’8 marzo a Taranto. Sharon si trovava in coma all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto dopo il brutto incidente stradale, il suo cuore ha smesso di battere dopo tre giorni di agonia.

La 19enne si trovava a bordo di una Fiat 500 che si è schiantata contro un’Opel Corsa, prima di ribaltarsi e terminare la corsa contro un palo di cemento presente a bordo strada. Nel registro degli indagati è finita anche una sua amica, la conducente della Fiat 500, oltre al 32enne alla guida dell’Opel Corsa. Si indaga per omicidio colposo, ipotizzando violazioni del codice della strada alla base del grave incidente.

Tragedia a Taranto, 30enne incinta in arresto cardiaco al Pronto Soccorso: muore con la bimba in ospedale

Tragedia nella notte all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Una 30enne, di origine nigeriana, è arrivata al Pronto Soccorso in arresto cardiaco dopo aver accusato un malore. La donna era incinta. Per lei e per il feto non c’è stato nulla da fare, i medici hanno effettuato un taglio cesareo d’urgenza ma entrambe sono decedute. La 30enne è stata trasportata in ambulanza dal 118.

Maxi rissa a Taranto con calci e pugni: 8 denunce. Incastrati dal video diventato virale – LE IMMAGINI

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La Polizia ha denunciato otto persone per la rissa scoppiata ieri per strada a Taranto a cui hanno partecipato oltre dieci persone, tre delle quali hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale Santissima Annunziata. I protagonisti della zuffa, appartenenti a due nuclei familiari, si sono affrontati, con calci e pugni, in via Cesare Battisti quasi all’angolo con via Icco nel quartiere Tre Carrare. Alcuni passanti hanno lanciato l’allarme mentre la violenta lite veniva ripresa con i telefonini dai balconi che si affacciano sulla via.

Gli agenti della Squadra Mobile, coordinati dalla Procura della Repubblica, hanno raccolto le dichiarazioni dei presenti e analizzato le immagini di un video diventato virale sul web. I poliziotti intervenuti sul posto non erano riusciti nell’immediato ad accertare l’identità dei partecipanti che, nel frattempo, si erano dileguati. Uno dei presenti aveva riportato una ferita lacero-contusa alla testa nel corso della colluttazione ed era stato trasportato in ospedale da un’ambulanza del 118.

Proprio il video che riprende la zuffa dal balcone di un palazzo vicino ha fornito ulteriori spunti investigativi per consentire ai poliziotti di raccogliere indizi sulla presunta identità di alcuni partecipanti. All’esito dell’attività investigativa, sono state denunciate otto persone, tutte con precedenti penali, per rissa aggravata. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri responsabili dell’episodio e di una seconda rissa avvenuta sempre nello stesso luogo a distanza di poche ore, a seguito della quale altre due persone hanno riportate ferite e contusioni, soprattutto al volto, e sono state medicate al pronto soccorso.

Tragedia a Taranto, muore dopo una spirometria: Ginosa piange la 32enne Monica Bongallino. Aperta inchiesta

Ginosa piange la 32enne Monica Bongallino. Era una pizzaiola ed era molto conosciuta in città. La donna è deceduta nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, dopo aver effettuato una spirometria e aver accusato un malore. La morte è arrivata pochi giorni dopo la corsa in ospedale. La Procura ha aperto un’indagine dopo la denuncia presentata dai familiari, disponendo anche l’autopsia per accertare le cause della morte. Resteranno da definire anche le responsabilità eventuali di chi l’ha trattata, i medici saranno così iscritti nel registro degli indagati.

Slot machine illegali, a Taranto evasione fiscale da 3 milioni: nei guai un’associazione culturale

La Guardia di finanza ha scoperto che a Taranto un’associazione culturale ha evaso tre milioni di euro a fronte di 12 milioni incassati dall’utilizzo di 11 slot machine non collegate alla rete telematica dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Una persona è stata segnalata alle autorità competenti. La Guardia di finanza evidenzia che sui titolari degli apparecchi e dei congegni da divertimento grava il prelievo unico erariale.

“Perché non muori?”, travolge l’ex compagno e scappa: arrestata 46enne. In auto la figlia di 7 anni

È agli arresti domiciliari in attesa di essere interrogata dal giudice delle indagini preliminari una donna di 46 anni di Taranto che venerdì pomeriggio ha investito con la sua auto il suo ex all’incrocio tra via Monfalcone e via Mazzini, e poi, secondo alcune testimonianze al vaglio degli inquirenti, ha urlato: “Come mai non ti ho ammazzato? Come mai non sei morto?”, prima di fuggire a piedi con la figlia di 7 anni.

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