Stangata sulla Tari a Bari, aumento del 13,3%: tutte le info. Come ottenere le agevolazioni

Ieri mattina il Consiglio comunale ha approvato la delibera con la quale si procede alla presa d’atto della determina Ager n. 177 del 13/06/2024 di validazione del nuovo PEF (Piano economico finanziario) 2024_2025 per il Comune di Bari e la conseguente determinazione delle tariffe Tari (tassa rifiuti) per il 2024. Il nuovo PEF si è adeguato al Metodo Tariffario (MTR2) per il secondo periodo regolatorio 2022/2025, come approvato da ARERA – Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente, che ha funzioni di regolazione e controllo in materia di rifiuti urbani. Il Metodo Tariffario è finalizzato all’applicazione del principio comunitario secondo cui i costi del servizio di gestione devono essere posti a carico degli utenti. L’introduzione del nuovo Metodo ha comportato un aumento dei costi per la maggior parte dei Comuni italiani. A tale aumento fisiologico, per la grande parte dei Comuni pugliesi, si è aggiunto l’effetto di due recenti sentenze del TAR Lombardia e del Consiglio di Stato, che hanno sancito l’obbligo di aggiornare i corrispettivi per l’uso degli impianti di trattamento all’andamento dell’inflazione; aggiornamento che ARERA e Regione Puglia avevano sospeso per i cosiddetti “impianti minimi”, con delibere annullate dalle sentenze richiamate.

Pertanto, ai fini dell’adeguamento monetario delle tariffe per gli anni 2024 e 2025, occorre applicare i seguenti tassi di inflazione: per il 2023 il 4,5% e per il 2024 l’8,8%, per un totale, nel biennio, del 13,3%. Tali incrementi hanno spinto l’Autorità a individuare l’innalzamento del limite massimo alla crescita delle tariffe nella misura del 9,6% in ciascuna annualità (2024 e 2025). A ciò si aggiunge che l’economia mondiale, dopo l’emergenza sanitaria degli anni 2020 e 2021, ha vissuto un ulteriore periodo di crisi dovuto all’incremento dei prezzi dell’energia, venutosi ad aggravare dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino del 24 febbraio 2022; se sul fronte dei prezzi energetici il percorso di rientro dai livelli del tutto anomali del 2022 si è reso evidente, l’aggravarsi delle vicende belliche a causa del conflitto arabo-israeliano iniziato il 7 ottobre 2023 ha avuto conseguenze economiche importanti, con aumenti generalizzati dei prezzi dei beni e servizi e dei tassi di interesse.

Ciò ha determinato che il Piano Economico finanziario, per l’anno 2024, compreso nell’aggiornamento biennale 2024-2025 che l’AGER ha validato, evidenzia costi complessivi pari a 78.884.918 euro, a cui sono state sottratte le detrazioni previste pari a euro 2.318.216, definendo così l’ammontare totale del costo del servizio da coprire con tariffa TARI in 76.566.701 euro, così suddivisi: 49.044.713 euro per la tariffa a componente variabile, 27.521.988 per la tariffa a componente fissa.

Alle tariffe ordinarie saranno applicate le agevolazioni previste dal Comune di Bari secondo le seguenti casistiche:
· esenzione per famiglie con numero di componenti maggiore o uguale a 6 con valore ISEE minore o uguale a 25.000 euro;
· esenzione totale per quei nuclei con ISEE minore o uguale 5.000 euro;
· esenzione per ultraottantenni con ISEE minore o uguale a 10.000 euro;
· riduzione del 20% della quota variabile, per i nuclei composti da un unico occupante;
· riduzione del 20% per i nuclei familiari con ISEE minore o uguale a 8.000 euro;
· riduzione del 30% della quota variabile per le utenze site in quartieri che hanno superato il 65% di raccolta differenziata

Spese per l’igiene urbana e TARI, scende in campo l’AGER Puglia: 2 milioni di euro ai Comuni più “virtuosi”

Il Comitato dei Delegati di AGER ha stanziato in favore dei Comuni “virtuosi” 2 milioni di euro per abbassare i costi dei servizi di igiene urbana e concorrere ad attenuare il peso della TARI sui cittadini. Lo ha deciso il Comitato dei Delegati dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti con la Delibera n. 6 del 24 aprile, che ha destinato tali risorse attingendo dal “Fondo d’ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti”, alimentato da una quota del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi ex art. 3 della L. 549/95 (c.d. “ecotassa”) che la Regione Puglia versa annualmente ad AGER. Tali risorse, coerentemente con le norme che le regolano, verranno impiegate per consentire di ridurre il costo del servizio di igiene urbana degli utenti dei comuni: che nel 2022 hanno prodotto quantitativi di rifiuti pro-capite non inviati a riciclaggio inferiori al 70 per cento della media regionale registrata; che nel 2022 hanno raggiunto obiettivi di raccolta differenziata maggiori al 65%. Le somme, calcolate progressivamente secondo i parametri sopra citati, verranno versate direttamente alle Amministrazioni Comunali, che sono titolari per legge del servizio di igiene urbana, le quali potranno utilizzarle anche per diminuire in misura corrispondente l’ammontare della TARI. L

La Presidente del Comitato dei Delegati di AGER, Fiorenza Pascazio, dichiara: “In un momento in cui tutti i costi dei servizi sono aumentati a causa di eventi al di sopra della portata dei Sindaci, AGER ha voluto fare un gesto concreto per intervenire in favore delle Amministrazioni Comunali, che con queste somme potranno diminuire in maniera corrispondente il costo del proprio servizio di igiene urbana. E questo vuol dire alleggerire in misura proporzionale l’impegno che pesa sulle tasche dei cittadini”. “Ovviamente – continua la Presidente Pascazio – tale finanziamento potrà essere riconosciuto a due condizioni: che nel 2022 il Comune abbia hanno prodotto quantitativi di rifiuti pro-capite non destinati ad essere riciclati inferiori al 70 per cento della media regionale e che abbia raggiunto almeno il 65% di percentuale di raccolta differenziata. In tal modo vengono premiati concretamente i comportamenti dei cittadini più virtuosi e attenti nel fare la raccolta differenziata”. Nella prossima settimana gli uffici di AGER termineranno i calcoli per la ripartizione del contributo ed inizieranno a liquidare, secondo i criteri citati, i 2 milioni di euro tra tutti i Comuni pugliesi.