Terremoto in Molise, oggi si celebra la Giornata della Memoria: delegazione del Municipio IV a Colletorto e San Giuliano

Oggi una delegazione del Municipio IV di Bari, composta anche dal coro scolastico “In…canto” della scuola primario Dalesio di Carbonara, ha partecipato alle celebrazioni della Giornata della Memoria nei Comuni di Colletorto e San Giuliano di Puglia in Molise, istituita per ricordare i 27 alunni e la loro insegnante Carmela Ciniglio, morti tragicamente durante il terremoto del 31 ottobre 2002.

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Terremoto in Marocco, oltre 800 morti. Il racconto del barese Nicolò: “Corso come disperati tra i calcinacci”

“Il nostro albergo è andato per la gran parte in frantumi, abbiamo dormito in strada con una paura immensa”. Inizia così il racconto di Nicolò, 30enne di Bitonto a Marrakech, sul devastante terremoto di magnitudo 7.0 che ha colpito il Marocco. Sono oltre 820 i morti registrati.

“Mi trovo qui per un viaggio e ieri sera, alle 23.30 circa, la terra – aggiunge – ha cominciato a tremare, e mi sono trovato seduto con amici in un ristorante, accanto ad uno di quei pochi palazzi crollati nella parte Sud Est di Medina: abbiamo corso come disperati e siamo usciti tra polvere e calcinacci. La gente piangeva e si riversava per strada tra la nube di polvere che si è alzata. Proprio tra quelle vie e sulle piazze i cittadini si sono radunati e riposato – per quanto possibile – questa notte. Questa mattina per strada ci sono tanti calcinacci, ma per fortuna non ci sono moltissimi palazzi crollati. Domani mattina ripartiremo, con un volo acquistato proprio oggi, poiché funzionando le linee telefoniche l’Unità di crisi della Farnesina ci ha comunicato di organizzarci autonomamente per il rientro”.

Terremoto di magnitudo 4.6 nel Molise, trema anche la Puglia. Gli esperti: “Simile a San Giuliano nel 2022”

Il meccanismo alla base del terremoto di magnitudo 4.6 avvenuto in Molise alle 23,52 della notte scorsa, è simile a quello che ha generato il sisma di magnitudo di 6.0 del 2002, vicino al comune di San Giuliano di Puglia, quando la scossa raggiunse una. Lo ha detto all’ANSA Claudio Chiarabba, direttore del Dipartimento terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha disposto per oggi – a fini precauzionali e per procedere ad accurati sopralluoghi in seguito alla forte scossa sismica avvenuta ieri sera – la sospensione delle attività didattiche degli istituti scolastici di ogni ordine e grado pubblici, parificati, paritari e degli asili nido pubblici e privati. Al momento non si segnalano danni.

“Il terremoto ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica e la zona adriatica, a una profondità di 23 chilometri. È proprio questa maggiore profondità – dice Chiarabba – che ha permesso alla scossa di propagarsi in un’area abbastanza vasta”. Il sisma è stato infatti avvertito anche in Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio. Il terremoto di questa notte è stato di tipo trascorrente, “si tratta cioè dello scivolamento orizzontale tra due blocchi”, spiega il ricercatore. La prima scossa, con epicentro a Montagano, a quasi 10 chilometri da Campobasso, è stata seguita da repliche di magnitudo compresa fra 2.0 e 2.6. La più recente, di magnitudo 2.4, è stata registrata questa mattina alle ore 06,54, sempre con epicentro a Montagano. “Si tratta di un comportamento normale, ma è troppo presto per capire quanto rapidamente diminuirà il fenomeno”, ha osservato Chiarabba. Il terremoto era stato preceduto nei giorni scorsi da scosse più piccole, localizzate tra i comuni di Sant’Elia a Pianisi e Ripabattoni (sempre in provincia di Campobasso), che non hanno superato magnitudo 3.1. Nella giornata di ieri, ad esempio, erano stati registrati tre eventi di questo tipo: due a Sant’Elia a Pianisi, avvenuti alle 00,23 e alle 02,20 rispettivamente con magnitudo 2.1 e 3.1, e uno alle 03,55 a Ripabattoni, con magnitudo 2.0.