Lancia un petardo contro lo steward nello stadio di Altamura: Polizia arresta un tifoso ultras dell’Avellino

A seguito di elaborate indagini condotte in collaborazione con la D.I.G.O.S. della Questura di Bari, nella prima mattinata di domenica 15 dicembre, personale D.I.G.O.S. della Questura di Avellino ha tratto in arresto differito, per lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive, un tifoso ultras dell’US Avellino Calcio, classe 85, già noto alle Forze dell’Ordine per analoghi precedenti e per essere stato già destinatario di DASPO. L’arresto, operato in differita ai sensi dell’art. 8 della Legge 401/1989, è la conseguenza della sua condotta criminosa realizzata all’interno dello stadio “Tonino D’Angelo” di Altamura lo scorso 13 dicembre; in occasione dell’incontro di calcio tra Team Altamura ed Avellino valevole per il Campionato di calcio di serie C, dal settore ospiti riservato alla tifoseria irpina, l’uomo ha lanciato un petardo in direzione di uno steward posizionato a bordo campo, creando pericolo concreto per la sua incolumità.

La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza dello stadio di Altamura fornite dalla D.I.G.O.S. della Questura di Bari e la conoscenza dell’ambiente ultras da parte della D.I.G.O.S. della Questura di Avellino, ha consentito la ricostruzione di quanto accaduto e la compiuta identificazione del supporter avellinese nei confronti del quale veniva, altresì, eseguita una perquisizione domiciliare scaturita poi nel sequestro del giubbotto da lui indossato in occasione dell’incontro di calcio, del tagliando d’ingresso allo stadio “Tonino D’Angelo” di Altamura e di un fumogeno. Pertanto l’uomo è stato condotto in Questura e, a conclusione delle formalità di rito, su disposizione del Pm di turno, è stato posto agli arresti domiciliari, misura convalidata in data odierna dal G.i.p. e tramutata nella misura cautelare dell’obbligo quotidiano di presentazione alla p.g. Le contestazioni sono allo stato provvisorie e la colpevolezza sarà accertata solo all’esito del giudizio definitivo.

Foggia, l’ultimo saluto al tifoso 15enne Samuele Bruno: oltre 2mila persone allo stadio Zaccheria

Oltre duemila persone affollano lo stadio Zaccheria di Foggia che ancora un volta a aperto le sue porte per un funerale, quello del 15enne Samuele Bruno, la quarta vittima dell’incidente stradale avvenuto il 13 ottobre scorso di rientro dalla trasferta di Potenza.

Samuele è morto il 19 novembre scorso, dopo oltre un mese di ospedale, mentre quella notte morirono sull’asfalto altri tre giovanissimi tifosi rossoneri: Samuel Del Grande, di 13 anni, Michele Biccari, di 17 e Gaetano Gentile di 21. Un quinto ragazzo di 18 anni ferito è tutt’ora ricoverato in ospedale.

Anche le esequie dei tre ragazzi, così come quelle di Samuele, sono state officiate allo stadio dall’arcivescovo Monsignor Giorgio Ferretti. Tantissimi i giovani presenti ai funerali. “Ogni risata che condividevamo è un ricordo che non svanirà mai. E il tuo sorriso vivrà sempre con noi”: la frase riportata sulle maglie di molti giovanissimi. Presente il popolo ultras. Il feretro posato sul campo è avvolto nei colori rossoneri. Sulla bara è posato anche il fazzolettone degli scout, associazione cattolica frequentata da anni dal 15enne.

Frosinone-Bari, bomba carta lanciata allo stadio Stirpe: arrestato tifoso biancorosso. Daspo per 3 anni

Ieri mattina i poliziotti della Digos della Questura di Bari, unitamente ai colleghi della Digos della Questura di Frosinone, hanno tratto in arresto un uomo di 36 anni originario della provincia di Bari. Con la doverosa premessa che si tratta di accertamenti compiuti nella fase delle indagini preliminari, che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa, l’arrestato risponde del reato di lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazioni sportive.

Sabato scorso, dopo pochi minuti dall’inizio della partita di calcio Frosinone-Bari, dal settore ospiti dello stadio “Benito Stirpe”, l’uomo avrebbe lanciato un petardo la cui deflagrazione avrebbe causato un trauma all’orecchio di un Vigile del Fuoco impiegato in servizio anti-incendio.

Individuato a seguito della visione dei filmati delle telecamere installate presso lo stadio, è stato raggiunto presso la propria abitazione e tratto in arresto in stato di flagranza differita. Nei suoi confronti è stata inoltre adottata la misura del Daspo per la durata di tre anni, uno dei quali con obbligo di firma. È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, dopo la convalida della misura cautelare da parte del Giudice, l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.

Clamoroso a Cagliari, tifoso invade il campo e ruba la coppa della promozione in A: poi si pente e la restituisce

Ha del clamoroso quello che è accaduto all’Unipol Domus durante la festa promozione in Serie A del Cagliari, che ha avuto la meglio all’ultimo respiro sul Bari nella finale playoff. Qualcuno ha infatti pensato bene di invadere il campo e rubare la coppa consegnata alla squadra di Ranieri, prima di far perdere le proprie tracce. “Per favore riportatela indietro”, l’annuncio immediato dello speaker. È stato lo stesso tifoso “ladro”, dopo qualche minuto, a riportare il trofeo indietro scusandosi.