Juric e la ramanzina ai tifosi del Torino: “Allo stadio i soliti non siete 50 mila come a Bari” – VIDEO

Ivan Juric è un allenatore che certamente non ha paura di esporsi e dire ciò che pensa. Spesso è stato protagonista di interviste e siparietti forti nella sua carriera, l’ultima riguarda il Bari. Il tecnico del Torino si è fermato nei giorni scorsi a parlare con alcuni tifosi dopo un allenamento e ha approfittato della situazione per lanciare un messaggio chiaro e diretto al suo pubblico, chiedendo maggiore vicinanza alla squadra, prendendo come esempio proprio l’ambiente biancorosso.

“Allo stadio quanta gente c’è? È pieno come a Bari che sono 50mila o sono i soliti 10mila? Qui ci sono solo grandi chiacchiere, ma poi non viene nessuno”, la risposta alla domanda di un tifoso che aveva chiesto l’apertura dello storico stadio Filadelfia per assistere agli allenamenti della prima squadra, e a queste richieste Juric ha risposto così: “Io apro quando volete, ma qui non c’è mai nessuno”, ha rincarato la dose il tecnico granata. Il tutto è stato registrato in un video che è diventato subito virale sul web. L’episodio non ha reso felice la tifoseria granata, mentre le parole di Juric sono state accolte positivamente dalla piazza barese, a testimonianza di come il calore e l’affetto del pubblico per la squadra di Mignani siano ormai riconosciuti a livello nazionale.

Torino, ciclista travolto da una volante della Polizia: è un 33enne barese

Il ciclista morto ieri sera a Torino in uno scontro con una volante della Polizia è un 33enne originario della provincia di Bari. L’identificazione è avvenuta grazie ai documenti ritrovati nello zainetto.

Al momento la dinamica dell’incidente non è chiara, ma secondo una prima ricostruzione pare che il ciclista stesse attraversando le strisce pedonali quando è stato travolto dalla volante della polizia.

I primi a soccorrere il barese sono stati proprio gli agenti che gli hanno anche praticato il massaggio cardiaco. Il 33enne è stato poi soccorso dagli uomini del 118 ma le sue condizioni sono apparse subito critiche.

Messaggi neo nazisti su Telegram, perquisizioni della Digos anche a Brindisi: 8 denunce

Perquisizioni della Digos e della polizia postale a Torino, Brescia, Brindisi, Rieti, Alessandria e Lodi, a carico di otto utenti di internet ritenuti responsabili di pubblicazioni per gli inquirenti di natura nazi-fascista, razzista ed antisemita sul canale Telegram “Brudershaft thule”(Fratellanza di Thule) e sul connesso gruppo di discussione “Meine Ehre Heiβt Treue” (Il mio onore si chiama lealtà).

Gli indagati sono stati tutti denunciati per riorganizzazione del disciolto partito fascista, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa. Le perquisizioni sono state eseguite anche nella città di Aalen in Germania dove risiede l’amministratore dei gruppi telegram.

Nei gruppi Telegram sotto inchiesta, oltre a messaggi di natura neo nazista venivano lanciati appelli No Vax, contro il Green Pass e contro il premier Mario Draghi. Uno degli indagati perquisiti è una guardia giurata di Torino, mentre gli altri sette indagati risiedono in altre città. A quanto ai apprende da fonti investigative durante le perquisizioni la Digos ha sequestrato molto materiale: busti raffiguranti Benito Mussolini, manganelli, pugni di ferro e bandiere neo fasciste e neo naziste.

Droga dello stupro, blitz dei Carabinieri a Torino e Lecce: 8 misure cautelari

Un giro di prostituzione maschile, basato sulla cessione di sostanze stupefacenti in cambio di rapporti sessuali, è stato scoperto dai carabinieri che hanno eseguito otto misure cautelari nelle province di Torino e di Lecce.

Violenza sessuale aggravata, rapina in concorso e spaccio di sostanze stupefacenti i reati contestati a vario titolo dall’inchiesta, condotta da marzo a luglio 2021, che ha fatto emergere due violenze sessuali eseguite con l’utilizzo di GHB, la cosiddetta droga dello stupro, nonché una rapina in abitazione.