Quando il filo si spezza non c’è più nodo che tenga. Leonardo quel filo ha distrutto, non solo spezzato. Eravamo riusciti a farlo ospitare in una casa di accoglienza in attesa della comunità terapeutica, tra alti e bassi credevamo che il suo percorso fosse definito, fino a quando non ci ha detto che sarebbe partito per la Sicilia dove a Corleone gli avevano dato l’opportunità di lavorare nei campi. Una notizia che ci aveva spaziato ma anche reso felici, con la speranza che le cose per lui fossero cambiate. La rabbia più grande è la presa in giro, l’inventarsi dei castelli di bugie immensi che con un piccolo soffio sono crollati. Per questo è impossibile che continueremo a seguire Leo come fatto fino ad ora. Vederlo di nuovo dormire per strada non ci fa solo tristezza, ci fa proprio arrabbiare. Lo abbiamo beccato per strada e gli abbiamo detto della nostra decisione. Noi non possiamo stargli più dietro, è tutto nelle sue mni. Ha tradito per l’ennesima volta la nostra fiducia. Adesso chi ha ancora voglia di aiutarlo può farlo, ma l’unica soluzione è la comunità terapeutica.