Conversano, moto contro auto in pieno centro: 25enne a processo per la morte del 17enne Anthony Innamorato

Il gup di Bari Nicola Bonante ha disposto il rinvio a giudizio per la 25enne di Gioia del Colle coinvolta nell’incidente stradale del 2 ottobre 2023, a Conversano, in cui perse la vita il 17enne Anthony Innamorato.

Quella sera, la vittima era sullo scooter guidato da un amico, che fu colpito dalla Golf guidata dalle 25enne che, secondo quanto accertato dalle indagini, non si sarebbe fermata a uno stop. Innamorato fu sbalzato sulla strada e finì sulla corsia opposta e su una Bmw in transito, guidata da un 30enne (non risponde dell’accusa di omicidio stradale), che procedeva nell’altro senso. Le ferite riportate non lasciarono scampo al 17enne.

Il conducente dello scooter, coetaneo di Innamorato, procedeva a velocità maggiore rispetto a quanto consentito, per questo il suo caso è di competenza di Procura e Tribunale dei minori.

La 25enne, Layla Gazouili, è imputata per omicidio stradale. Il gup ha respinto la richiesta di patteggiamento a due anni chiesta dalla giovane e ha rinviato entrambi a processo, che si aprirà il 10 giugno prossimo davanti al giudice monocratico.

Foggia, detenuto 45enne si toglie la vita in carcere. Sappe: “Era da pochi giorni in una stanza sovraffollata”

“L’avevano portato in carcere domenica scorsa P. V., di circa 45 anni di Vieste per maltrattamenti in famiglia. Era stato sistemato, con difficoltà, in un camerone del reparto infermeria insieme ad altri 7 detenuti mentre la stanza poteva contenere non più di 4 posti. A detta dei poliziotti con cui lo stesso ha parlato, sembrava una persona tranquilla e non certo un delinquente e forse proprio per questo nel pomeriggio di oggi verso le ore 17, è andato nel bagno e si è impiccato alle sbarre della finestra”.

Inizia così il comunicato stampa del SAPPE, il Sindacato Autonomo della Polizia Penitenziaria. “Il SAPPE, che proprio questa mattina aveva polemizzato con il DAP per il sovraffollamento del carcere di Foggia, non può non escludere che proprio il fatto di essere stato sistemato in una stanza sovraffollata, così come sono tutte le altre nel penitenziario del capoluogo Dauno, possa aver influito negativamente sulla decisione di compiere l’insano gesto”, si legge ancora.

“Peraltro proprio nei giorni scorsi sempre il SAPPE aveva denunciato che tanti eventi drammatici che avvengono nel carcere di Foggia e negli altri penitenziari pugliesi, compresi i suicidi, potrebbero essere determinati anche dal grave sovraffollamento – aggiunge il sindacato -. A questo punto chiediamo a tutti quelli (politici, magistrati , garanti ecc.ecc.)che credono che le carceri debbano essere un luogo di punizione ma nello stesso tempo di redenzione, di attivarsi acchè si ripristini la legalità e rispetto della dignità delle persone”.

“Quando muore una persona è sempre un sconfitta per lo Stato, e ci auguriamo che questa volta, invece di tentare di scaricare la colpa su chi cerca di vegliare sui detenuti in maniera corretta e nel rispetto delle regole, si cerchino gli eventuali responsabili tra quelli che dovrebbero garantire condizioni di dignità a chi viene privato della propria libertà”, conclude il Sappe.

Tragedia a Tricase, il trattore si ribalta e resta schiacciato: muore il 61enne Rocco Esposito

Tragedia ieri nelle campagne del Salento a Depressa, frazione di Tricase, dove il 61enne Rocco Esposito ha perso la vita dopo essere stato schiacciato dal suo trattore che si è ribaltato.

L’uomo, ex militare in pensione, era alla guida del mezzo mentre era impegnato ad arare il terreno. Il corpo è stato ritrovato ore dopo, nel tardo pomeriggio dopo che i familiari preoccupati per il mancato rientro a casa hanno dato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri.

Auto finisce fuori strada e si ribalta sulla provinciale per Matera: Santeramo piange il 47enne Daniele D’Andrea

Daniele D’Andrea, 47enne di Santeramo, è deceduto in seguito ad un incidente stradale avvenuto nella notte sulla provinciale che collega Santeramo a Matera. L’auto su cui viaggiava è finita fuori strada ribaltandosi, l’uomo è morto sul colpo.

Resta da chiarire la dinamica dell’incidente, non si esclude che possa aver evitato un animale. Il 47enne era il titolare di una tabaccheria a Santeramo.

Tragedia a Francavilla Fontana, accoltellato dal padre dopo lite: muore 44enne. Arrestato il genitore

Lo avrebbe colpito più volte ferendolo all’addome, al termine di una lite. Non era il primo diverbio quello che si è verificato ieri. Questa volta, però, un 71enne di Francavilla Fontana avrebbe agito con violenza usando un coltello contro il figlio di 44 anni, che dopo 24 ore di agonia è morto nel tardo pomeriggio di oggi all’ospedale ‘Perrino’ di Brindisi.

Il genitore si trova in carcere con l’accusa che ora è di omicidio volontario. Per la vittima, invece, il pubblico ministero di Brindisi potrebbe nelle prossime ore disporre l’autopsia per chiarire la dinamica dei fatti. Il 44enne presenta ferite provocate “da un’arma di punta e taglio” su più parti del corpo.

A condurre le indagini sin dal primo momento sono stati i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, che già ieri sera avevano fermato il 71enne per tentato omicidio. I militari hanno impiegato pochi minuti per ricostruire i fatti avvenuti all’esterno della loro abitazione che si trova fuori dal centro abitato del comune del Brindisino.

Alla base della lite di ieri, degenerata poi nell’accoltellamento mortale, potrebbero esserci i problemi di tossicodipendenza, come rilevato da fonti investigative, da cui era affetto il figlio. Rapporti tesi tra i due che andavano avanti ormai da diverso tempo. Ogni volta i toni durante i diverbi erano accesi, in un clima di perenne contrasto tra padre e figlio. La contesa – a quanto si apprende – era dovuta al denaro che il figlio pretendeva dal genitore.

Ieri il diverbio, però, si è spinto oltre ed è stato macchiato dal sangue. Il 44enne, condotto inizialmente in codice rosso all’ospedale di Francavilla Fontana, è stato trasferito poco dopo al ‘Perrino’, dove è morto oggi. Per l’indagato nelle prossime ore è atteso l’interrogatorio di convalida del fermo.
Davanti al gip il 71enne potrà fornire la propria versione dei fatti su quanto avvenuto ieri durante l’ultima, drammatica, lite con il figlio.

Schianto nel Foggiano, muore il 19enne Angelo Spina. Sono 10 i feriti totali: tra loro anche bambini

Un morto, dieci feriti e tre auto coinvolte. È il bilancio definitivo del tragico incidente avvenuto, nella serata di ieri, all’altezza di Zapponeta (Foggia) lungo la strada provinciale 141 che da Manfredonia porta a Margherita di Savoia.

La vittima è il 19enne Angelo Spina, meccanico di Margherita di Savoia, cresciuto in una famiglia molto conosciuta nella cittadina della Bat (Barletta-Andria-Trani). Era il passeggero di un’auto, una Seat Leon, su cui viaggiavano in quattro.

La macchina era guidata da un amico, adesso ricoverato in ospedale a Barletta con 30 giorni di prognosi. Con loro anche una terza persona, trasportata a Barletta, e un altro amico, ferito ed elitrasportato in ospedale a Foggia dove versa in prognosi riservata.

Le altre due autovetture coinvolte trasportavano tre bambini complessivamente. A bordo di una Fiat 600 viaggiavano due uomini, una bambina di 11 anni e una bimba di sei anni, quest’ultima ricoverata in rianimazione a Foggia. A bordo di una Fiat 500, invece, una famiglia con padre, madre e la figlia di 12 anni. I feriti sono stati trasportati in vari ospedali della provincia di Foggia.

Gli accertamenti per stabilire l’esatta dinamica proseguono senza sosta da parte dei carabinieri intervenuti sul posto insieme ai vigili del fuoco. Da prime indiscrezioni, sembra che un sorpasso potrebbe aver causato la tragedia.

Il traffico è rimasto bloccato per diverse ore, alcuni automobilisti in transito al momento dell’impatto sono rimasti sotto choc. A dare l’allarme sono stati proprio alcuni di loro, che hanno permesso alla macchina dei soccorsi di attivarsi tempestivamente.

Tragedia al largo del Gargano, affonda peschereccio: muore il 58enne Gianni Dell’Olio di Bisceglie

Tragedia al largo del Gargano dove è affondato un peschereccio della flottiglia di Termoli per cause ancora da chiarire. A perdere la vita il comandante, Gianni Dell’Olio, 58enne di Bisceglie. Gli altri due membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo.

Secondo le prime ricostruzioni, l’imbarcazione ha avuto un’avaria al motore e il comandante ha dato l’allarme alla Guardia Costiera. Pochi minuti dopo è affondato, le motovedetta sono arrivate sul posto e a salvare solo le due persone a bordo.

Tragedia a Putignano, malore mentre attende il turno dal medico curante: muore 40enne

Tragedia questo pomeriggio a Putignano dove un 40enne, che da tempo lottava contro una malattia, è deceduto mentre attendeva il suo turno nello studio del medico a causa di un malore.

Sul posto sono intervenuti la Polizia Locale, il 118 della postazione di Castellana Grotte e l’automedica da Conversano, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Il 40enne è stato soccorso subito dal personale medico sanitario dell’ambulatorio.