Tragedia all’alba, malore sul traghetto Durazzo-Bari: 51enne muore davanti ai familiari

Un uomo di 51 anni di nazionalità kosovara è morto questa mattina alle 5 a bordo del traghetto ‘Rigel II’, battente bandiera cipriota, partito da Durazzo e diretto a Bari dove è arrivato alle 8.30. L’uomo ha avuto un malore che ha provocato un arresto cardiocircolatorio. A dare l’allarme e a chiedere aiuto al personale di bordo sono stati i familiari del 51enne. Sul molo del porto di Bari, oltre al personale della Capitaneria di porto e della polizia di frontiera, è intervenuto anche il personale dell’Usmaf, l’Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera. La salma è stata consegnata ai familiari che stanno organizzando il rimpatrio.

Elicottero si schianta nel Foggiano, compra il biglietto ma poi prende il traghetto: “Non sono un miracolato”

“Non mi sento un miracolato. Non credo a queste cose. Giovedì mattina avevo acquistato il biglietto per il volo di sabato. Ero quasi pronto per prendere l’elicottero quando ho saputo, intorno alle 7.30, che il traghetto sarebbe partito. Dovevo andare dalla famiglia a Termoli e, quindi, per me era più semplice prendere la nave che ferma proprio nel porto molisano piuttosto che arrivare a Foggia e prendere poi il treno per casa”. Sono le parole rilasciate da Gabriele Fentini, ormeggiatore di 45 anni e consigliere comunale della Lega alle Isole Tremiti, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno. Doveva esserci anche lui sabato mattina sull’elicottero dell’Aliduania tragicamente precipitato nelle campagne di Apricena. “Quando ho sentito la notizia ho provato un grande dispiacere – ha aggiunto -. Maurizio De Girolamo era un amico di tutti gli isolani. Avverto tra i miei concittadini un senso di forte malessere per quello che è accaduto. Certo, passerà. Con il tempo. Ma ora fa male. Io non credo alle coincidenze. Doveva andare così. Io continuerò a volare. Come lo abbiamo sempre fatto. Come facevano i miei genitori e come faranno tante altre persone delle Tremiti”.