Prostituzione minorile, paga 17enne in cambio di rapporti sessuali: arrestato 39enne a Trani

Un 39enne è stato arrestato a Trani con l’accusa di prostituzione minorile. Secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura di Bari, l’uomo avrebbe pagato un 17enne in cambio di rapporti sessuali. Sarebbe stata la presunta vittima a sporgere denuncia, nel marzo scorso, e a far scattare il sequestro di computer e cellulare dell’indagato.

Secondo quanto si legge nell’ordinanza firmata dalla giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari, Rosa Caramia, i due si sarebbero conosciuti via social a inizio 2024. Uno scambio di messaggi prima tramite Instagram e poi usando WhatsApp, che avrebbe dato vita a una conoscenza sfociata in intimità con il 39enne che avrebbe versato dei soldi. I due non si sarebbero peraltro inviati foto o video. Nel corso degli accertamenti investigativi, sarebbe però emerso che l’uomo a sua volta sarebbe stato vittima di un gruppo di minori che gli avrebbe chiesto soldi in cambio di intimità. Il 39enne si trova ai domiciliari.

Trani, calzaturificio evade il Fisco: sequestrati beni per 700mila euro e 3 indagati

Beni, mobili e immobili, per un valore complessivo di quasi 700mila euro sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Barletta a un calzaturificio di Trani e ai suoi tre rappresentanti legali che rispondono, a vario titolo, di omessa presentazione di dichiarazione ai fini dell’Iva e delle imposte dirette e occultamento o distruzione di documenti contabili.

Secondo quanto accertato dai militari coordinati dalla Procura di Trani, la società avrebbe omesso il pagamento dell’Iva e dell’Ires, l’imposta sui redditi delle società, per circa 700mila euro. L’evasione è stata scoperta nell’ambito di una verifica di natura fiscale da cui sono emerse “gravi irregolarità di carattere penale e tributario”, riferisce una nota della guardia di finanza. Il sequestro preventivo per equivalente finalizzato alla confisca riguarda conti correnti, depositi bancari, autovetture, partecipazioni sociali, titoli azionari e immobili.

Puntura di zanzara infetta, a Trani secondo caso di encefalite da West Nile Virus: migliora 64enne

Sono “in lento miglioramento” le condizioni dell’uomo di 64 anni originario di Trani, ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Bisceglie a causa della positività al virus West Nile. Lo rende noto la Asl Bat.

Il paziente è “in condizioni stabili, vigile e collaborate”, fa sapere la Asl Bat che conferma l’infezione. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro ha firmato una ordinanza contenente una serie di prescrizioni e indicazioni per la sorveglianza e prevenzione della infezione. Il provvedimento “resterà in vigore sino a cessata e comunicata emergenza da parte della Asl Bat”, si legge in una nota dell’Ente che ha delegato l’Amiu, società che si occupa di igiene urbana, ad avviare “urgentemente ulteriori trattamenti larvicidi e adulticidi rispetto a quelli già previsti”.

Puntura di zanzara infetta, a Trani secondo caso di encefalite da West Nile Virus: 64enne in ospedale

Un uomo di 64 anni originario di Trani è ricoverato nel reparto Malattie infettive dell’ospedale di Bisceglie a causa della positività al virus West Nile. Lo rende noto il Comune di Trani che oggi ha ricevuto comunicazione dalla Asl Bat.

Le sue condizioni, dopo febbre e astenia, sarebbero in miglioramento. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha firmato una ordinanza contenente una serie di prescrizioni e indicazioni per la sorveglianza e prevenzione della infezione. “L’ordinanza è immediatamente eseguibile e resterà in vigore sino a cessata e comunicata emergenza da parte della Asl Bat”, si legge in una nota dell’ente che ha delegato l’Amiu, società che si occupa di igiene urbana, ad avviare “urgentemente ulteriori trattamenti larvicidi e adulticidi rispetto a quelli già previsti”.

Soldi, lavoro e pranzi in cambio di commesse, 14 arresti: tra loro dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta

In cambio di denaro, consulenze, lavori edilizi nelle proprie abitazioni, pranzi e percorsi benessere, alcuni dirigenti della Provincia Barletta-Andria-Trani (Bat), uno dei quali è stato arrestato, avrebbero affidato commesse a professionisti turbando ripetutamente la libertà degli incanti e omettendo di segnalare casi di conflitto di interesse.

È quanto emerge dalle indagini della Guardia di finanza che oggi ha arrestato 14 persone con le accuse, a vario titolo, di corruzione e turbata libertà degli incanti. Tra le nove persone finite in carcere ci sono, oltre al dirigente della Provincia Bat, due dirigenti dei Comuni di Trani e Barletta e un ingegnere. Le altre cinque persone sono agli arresti domiciliari. In una conferenza stampa in procura di Trani è stato evidenziato che le indagini riguardano la discarica di rifiuti speciali non pericolosi Cobema, di Canosa di Puglia. Gli indagati sono complessivamente 17, tra imprenditori anche della provincia di Salerno ed enti. E il denaro erogato dai professionisti che beneficiavano delle commesse pubbliche veniva drenato, in alcuni casi, da una società tra professionisti riconducibile a uno dei dirigenti indagati, in altri casi veniva dato personalmente.

Secondo quanto emerso, i lavori di chiusura definitiva e delle attività di post-gestione della discarica erano stati affidati dalla Provincia Bat con gara ad evidenza pubblica, senza comunicare l’inizio dei lavori al Comune di Canosa di Puglia, alla proprietà del sito o all’amministratore giudiziario, nonostante sulla discarica pendesse un procedimento penale per reati ambientali. I lavori erano stati preceduti da indagini ambientali fatte da un professionista che ha retrocesso parte dei compensi corrisposti dall’ente verso l’impresa del coniuge del dirigente competente all’affidamento dell’incarico. “Il patto corruttivo – evidenzia la Guardia di finanza – si è consumato con il silenzio del dirigente sull’affidamento fraudolento e sulla parziale indagine conoscitiva afferente allo stato dell’impianto e alle matrici ambientali”.

Spaccio di droga e banconote false, 2 arresti a Trani: nei guai anche un minorenne. Tipografia a Napoli

Due uomini, uno di Trani l’altro di Napoli, entrambi 30enni e con precedenti, sono stati arrestati dalla polizia perché accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla vendita di banconote contraffatte e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Per gli stessi reati è indagato anche un minorenne di Trani e nei suoi confronti il gip non ha emesso alcuna misura. Secondo quanto emerso dalle indagini della squadra mobile della questura di Andria e dei colleghi del commissariato tranese, i tre si sarebbero occupati della fornitura e distribuzione di banconote false a Trani oltre che dello smercio di stupefacenti.

Gli accertamenti coordinati dalla Procura di Trani hanno rivelato la presenza di una tipografia nel capoluogo campano che avrebbe stampato le banconote false che poi venivano piazzate nella città pugliese. Il gruppo usava la messaggeria istantanea e canali telematici per tenersi in contatto chiamando i soldi falsi e le sostanze stupefacenti genericamente merce. I due 30enni sono in carcere. L’attività investigativa prosegue per risalire ai presunti componenti della filiera del falso e dello spaccio.

Trani, non si accorge del posto di blocco e investe poliziotto: agente 33enne grave in ospedale

Un poliziotto 33enne è stato investito questa mattina mentre era impegnato in un posto di controllo in via dei Martiri di Palermo a Trani. L’agente è stato trasportato in codice rosso all’ospedale Bonomo dal personale di soccorso del 118.

A travolgerlo un’utilitaria guidata da un anziano che non si sarebbe accorto della presenza degli agenti in strada. La sua posizione è al vaglio della Polizia, illeso il collega del 33enne.

Spedizione punitiva a Trani, 30enne accoltellato per motivi di droga: arrestati due giovani di Bisceglie

Due uomini di 24 e 30 anni, originari di Bisceglie ed entrambi con precedenti, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Trani con le accuse contestate in concorso, di tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti a offendere.

Secondo quanto accertato dai militari, coordinati dalla Procura di Trani, i due sarebbero i presunti autori della violenta aggressione avvenuta nel febbraio scorso a Trani, ai danni di un uomo di 30 anni che con i due pare condividesse la gestione dello spaccio di droga. Dalle indagini è emerso che la vittima avrebbe compiuto un torto ai due che si sarebbero vendicati organizzando una spedizione punitiva.

Dopo aver dato appuntamento in una strada della città al 30enne, i due avrebbero inferito su di lui con un coltello e un bastone per poi fuggire a bordo di un’auto e lasciandolo ferito e sanguinante sull’asfalto. L’uomo però, riuscì a chiedere aiuto e a raggiungere l’ospedale. Ad allertare i carabinieri furono medici e infermieri del Pronto soccorso che hanno consentito l’avvio delle indagini basate anche sull’ascolto della vittima, dei suoi familiari e di alcuni testimoni.

Trani, 3400 giocattoli irregolari: maxi sequestro dei Carabinieri del NAS in un negozio. Multa da 8mila euro

Nell’ambito dei servizi di controllo per la tutela della salute dei consumatori, i Carabinieri del NAS di Bari hanno scoperto e sequestrato circa 3.400 giocattoli risultati irregolari. Nel corso dell’ispezione di un esercizio commerciale di Trani, i militari hanno constatato la vendita di migliaia di palline luminose e palloncini colorati, tutti in plastica, di varie dimensioni, privi di marcatura CE e delle indicazioni sull’etichetta previste dalla Legge, tra cui i materiali utilizzati per produrli , le precauzioni d’uso e la mancanza della lingua italiana.

Tutto il materiale, del valore di più di 2.600 euro, è stato sottoposto a sequestro, mentre al titolare dell’attività sono state contestate sanzioni amministrative per complessivi 8.000.

Lieto fine a Trani, Mariagrazia ritrovata a Molfetta: era scomparsa da oltre 24 ore

Una storia a lieto fine. Mariagrazia De Feo, la 22enne di Trani che aveva fatto perdere le proprie tracce da più di 24 ore, è stata ritrovata a Molfetta dai Carabinieri. Sta bene ed è stata raggiunta dal padre. L’ultima localizzazione del suo cellulare era stata proprio a Molfetta e lì si sono concentrate prontamente le ricerche delle forze dell’ordine.

“Mariagrazia é finalmente a casa. Grazie a tutti per la collaborazione. Siete stati in tanti. Grazie di cuore a tutti!”, l’annuncio della famiglia sui social.