Gregge investito nel Foggiano, treni in tilt da 24 ore. L’odissea di una pendolare: “Mai vista una cosa del genere”

“È giusto parlare dello schifo delle ferrovie statali. Ieri a Incoronata sono state investite delle pecore e questo ha portato a un blocco dell’intera circolazione, sia da sud verso nord che viceversa. C’era solo una linea di binati operativa, in più per via del vento c’è stato pure un guasto elettrico. Tutto ciò ha portato a ritardo di 5 ore ( per quanto riguarda il mio treno), senza sapere se e quanto sarebbe ripartito. Infatti a quel punto essendo le 19 di sera (orario in cui sarei dovuta arrivare e non partire) sono tornata indietro con un regionale, perché questo è quello che ci hanno consigliato i controllori. Rosicando tantissimo perché dopo un’ora il treno è ripartito”.

Inizia così lo sfogo di una giovane pendolare pugliese. Dopo l’interruzione della linea Foggia-Bari nella giornata di ieri a seguito dell’investimento di un gregge, questa mattina dalle 10.30 è stato ripristinato anche il secondo binario. La circolazione è tornata pian piano regolare, ma ovviamente i treni per il momento continuano a viaggiare con forti ritardi. Ma gli imprevisti non mancano.

“Tornata a Bari, mi sono fatta cambiare il biglietto per oggi… cosa che non è stata affatto facile in quanto molta gente doveva fare lo stesso o chiedere gli indennizzi per le svariate ore di ritardo. Avevo pure l’ansia di non riuscire a cambiarlo perché, nonostante loro sapessero di questa situazione, erano aperti solo due sportelli – continua -. Alla fine fortunatamente riesco, perché molta gente nel mentre distrutta se ne andava, e alle 20:40 sono riuscita ad entrare io. Cambio il biglietto con uno per oggi e, nonostante fosse passato un giorno, il treno si blocca per ben due volte all’altezza di Orta Nova”.

“Inizialmente ci dicono che stavano contattando la sala di controllo generale per chiedere di passare, poi che sono pronti a passare ma dato che il personale era sceso da bordo non potevamo partire e infine che dovevano fare il cambio di personale – aggiunge -. Che è assurdo visto che questa mal organizzazione va avanti da 24h. E per il ‘cambio adesso il treno ha 85 minuti di ritardo. Io non ho mai visto una mal organizzazione come qui E studentessa fuori sede posso affermare che non è normale, in Romagna per dire, tutto questo casino non succede. Mi è capitato più volte di trovarmi su treni dove sotto si era buttato qualcuno e al massimo ho fatto un’ora e qualcosa di ritardo e il giorno dopo la circolazione riprendeva come niente. Ci facevano cambiare treno e pace. Io una cosa del genere, in 4 anni in cui viaggio molto spesso, non l’avevo mai vista”.

Migranti del Cara sui binari, ancora disagi sulla Bari-Foggia. L’ira dei pendolari: “Viaggiare è diventato un incubo”

Ancora disagi per i viaggiatori sulla tratta ferroviaria di Trenitalia Bari-Foggia per la presenza, per oltre un’ora a partire dalle 12.30, di migranti ospitati nel Cara di Bari-Palese sui binari tra le stazioni di Bari-Santo Spirito e Bari-Parco nord.

La situazione è stata risolta intorno alle 13.30, ma non sono mancati i ritardi e le cancellazioni. Alcuni treni Alta Velocità, Intercity e Regionali hanno registrato ritardi superiori ai 60 minuti.

Si tratta dell’ennesima interruzione alla circolazione ferroviaria da parte dei migranti che scavalcano la recizione del Cara per uscire dal centro. Nessun effetto ha quindi ha sortito finora l’innalzamento della recinzione sulla parte che si affaccia sui binari.

Intanto sui social, molti dei passeggeri in attesa sfogano la loro esasperazione. “Che sta succedendo? Quattro treni soppressi a Barletta”, scrive Teresa. Ritardi assurdi, cosa accade? Maltempo non mi pare, attentati, ordigni, collisioni, invasioni aliene?”, aggiunge ironicamente Giuseppe. “Viaggiare con Trenitalia – conclude Enza – sta diventando sempre più un incubo”.

Guasto a Squinzano, disagi per i pendolari pugliesi: ritardi fino a un’ora o viaggi cancellati sulla linea Lecce-Bari

A causa di un problema tecnico alla linea elettrica a Squinzano si registrano nuovi disagi per i pendolari pugliesi, in particolare un rallentamento della circolazione ferroviaria sulla linea Lecce-Bari.

I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 60 minuti, eccetto alcuni treni con un maggior tempo di viaggio superiore, mentre i treni Intercity e Regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso.

Trasporti in Puglia, 4 nuovi treni regionali elettrici di Trenitalia nel 2025: in totale saranno 50

Nel corso del 2025 in Puglia è prevista l’entrata in servizio di quattro nuovi treni elettrici a doppio piano del Regionale di Trenitalia. Lo comunica Ferrovie dello Stato in una nota, spiegando che i convogli andranno ad aggiungersi ai 46 già in circolazione sulle linee della regione.

L’investimento rientra nel Piano strategico 2025-2029 del gruppo Fs Italiane che prevede, in tutta Italia, l’arrivo di “cento nuovi treni regionali nel 2025 per un investimento di 850 milioni di euro e oltre 430 milioni di viaggiatori stimati”. A partire da questo mese, spiega ancora Fs, sono previste alcune novità, a partire dall’indennizzo automatico “per coloro che hanno acquistato il biglietto digitale regionale: in caso di ritardo del treno, i passeggeri riceveranno automaticamente – senza dover fare alcun tipo di richiesta – l’indennizzo da ritardo entro 30 giorni”.

Riprende, inoltre, il programma di raccolta punti ‘X-Go’, mentre l’iniziativa ‘Viaggi in Regionale’ realizzata in collaborazione con Lonely Planet è dedicata ai panorami italiani da scoprire con i collegamenti Line del Regionale. Si tratta di una guida che esplora cinque itinerari che propongono esperienze enogastronomiche e naturalistiche: Tuscany Line, Trasimeno Line, Trabocchi Line, Salento Line e Taormina Line.

Guasto alla linea elettrica, treni fermi tra Molise e Puglia: ritardi e cancellazioni. Disagi per i pendolari di Natale

Per un guasto alla linea elettrica la circolazione dei treni di Trenitalia è sospesa dalle 5.35 di oggi tra il Molise e la Puglia, in particolare tra Campomarino (Campobasso) e Chiueti (Foggia).

Sul posto sono al lavoro i tecnici. Almeno sei treni Alta Velocità e Intercity registrano ritardi superiori ai 60 minuti, mentre altri, compresi i Regionali, subiscono cancellazioni o limitazioni di percorso. I viaggiatori, molti dei quali sono in viaggio per le vacanze di Natale, segnalano pesanti disagi sia a bordo dei treni sia nelle stazioni interessate dal guasto.

AGGIORNAMENTO 11.30 – È ripresa la circolazione sulla linea ferroviaria Bari-Pescara interrotta questa mattina nel tratto compreso tra Campomarino (Campobasso) e Chieuti (Foggia) a causa di un guasto elettrico provocato quasi certamente dal maltempo. Il traffico è stato sospeso alle 5:35 ed è ripreso alle 10:44 dopo l’intervento dei tecnici. I treni Alta velocità, Intercity e Regionali registrano ritardi fino a 230 minuti, alcuni hanno subito cancellazioni e limitazioni di percorso

Strage dei treni tra Andria e Corato, cerimonia a Bari. Il dolore dei parenti delle vittime: “Processo non ci soddisfa”

“Questo è un momento per ricordare, per impegnarci a richiedere giustizia e verità, ma anche sistemi di sicurezza efficaci per i trasporti: il tema dev’essere all’attenzione di tutti coloro che hanno responsabilità di governo. Bisogna garantire una mobilità sicura”.

Lo ha detto il sindaco di Bari, Vito Leccese, partecipando alla cerimonia di commemorazione delle le 23 vittime dell’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sul binario unico tra Corato e Andria, in cui rimasero anche ferite 51 persone. “Ciò che è avvenuto – ha aggiunto – ferisce tutto il paese”. Il sindaco ha anche annunciato di aver chiesto l’installazione in piazza Umberto a Bari di “una stele per la memoria delle vittime e spero già dall’anno prossimo ci si possa incontrare lì”.

Alla cerimonia sono intervenuti anche alcuni parenti delle vittime, tra cui Giuseppe Orsini, fratello di Michele che perse la vita nell’incidente a 61 anni. Rivolgendosi al sindaco, Orsini ha chiesto: “Bisognava aspettare 23 morti per mettere il doppio binario?”. Poi, ha aggiungo: “E’ importante ricordare ma fa male, ci svegliamo la mattina e ricordiamo sempre questo brutto evento”. Quanto all’esito del processo di primo grado sull’incidente, ha detto: “Non ci soddisfa, sono stati condannati solo il capostazione e il capotreno mentre tutti gli altri sono stati assolti”. Anche Anna Aloysi, sorella di Maria che perse la vita a 49 anni, ha evidenziato che “hanno deciso di condannare solo i dipendenti, l’anello debole: vorrei che il sacrificio di mia sorella, insieme a quello di tante altre vittime, sia un punto di partenza per riformare tutto il sistema di controllo e di manutenzione a ogni livello”.

Strage dei treni tra Andria e Corato, 8 anni fa la tragedia. Emiliano: “Giustizia imperfetta e brucia”

“La giustizia è una cosa imperfetta, sbaglia continuamente. E sbaglia alle volte a danno di persone innocenti. Ma è l’unica che abbiamo”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della cerimonia organizzata ad Andria per ricordare le 23 vittime dell’incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sul binario unico tra Corato e Andria, in cui rimasero anche ferite 51 persone.

Nel processo di primo grado sull’incidente, nel 2023, sono stati condannanti il capostazione di Andria Vito Piccarreta e il macchinista del treno partito da Andria e diretto a Corato, Nicola Lorizzo, mentre sono stati assolti 14 altri imputati ed è stata esclusa la responsabilità civile di Ferrotramviaria imputata per illecito amministrativo.

“Alle volte si si sbaglia non riuscendo a raccogliere elementi di prova sufficienti nei confronti di persone che forse sono responsabili – ha continuato Emiliano – i magistrati sono uomini come tutti gli altri quindi, inevitabilmente, sbagliano al punto che noi abbiamo norme anche per la correzione degli errori e si può persino pensare alla revisione di una sentenza di condanna se ci sono nuovi elementi che dimostrano un’innocenza”.

La giustizia, ha proseguito, “resta una cosa imperfetta ed è un’imperfezione che brucia in modo particolare perché ciascuno di noi si aspetterebbe un risarcimento di giustizia che spesso può mancare”. “In fatti gravissimi spesso le sentenze dei giudici non hanno soddisfatto chi ha sulla propria carne il segno del dolore”, ha proseguito il governatore evidenziando che “questa giornata nessuno può dimenticarla”.

Strage dei treni tra Andria e Corato, al via il processo di secondo grado: Procura chiede di ascoltare 38 testimoni

È cominciato questa mattina, in Corte d’appello a Bari, il processo di secondo grado per il disastro ferroviario del 12 luglio 2016 sulla tratta Andria-Corato. Nello scontro frontale tra due treni che viaggiavano su un binario unico alternato regolato col sistema del blocco telefonico, ritenuto dall’accusa “non sicuro ed obsoleto”, morirono 23 persone e ne rimasero ferite altre 51.

In primo grado, a Trani, il 15 giugno 2023, il tribunale condannò il capostazione di Andria Vito Piccarreta (a 6 anni e 6 mesi) e il macchinista del treno partito da Andria e diretto a Corato, Nicola Lorizzo (7 anni), assolvendo 14 altri imputati ed escludendo anche la responsabilità civile di Ferrotramviaria, imputata per illecito amministrativo. Piccarreta e Lorizzo furono condannati per cooperazione in disastro ferroviario, omicidio e lesioni personali colpose aggravate dalla mancata osservanza delle norme per la sicurezza sul lavoro. Entrambi, in solido con Ferrotramviaria, dovranno risarcire i danni alle parti civili.

Nell’udienza di oggi, la Procura generale ha chiesto alla Corte (presidente Antonio Civita) di ascoltare 38 testimoni, tra cui testi della difesa già ascoltati in primo grado, funzionari di polizia giudiziaria e funzionari della Regione Puglia, oltre a consulenti tecnici di accusa e difesa. Il sostituto pg Marcello Catalano ha anche chiesto l’ammissione di una relazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2017, dichiarata inutilizzabile dal tribunale di Trani, e la disposizione da parte della Corte di una consulenza tecnica d’ufficio che valuti le diverse considerazioni tecniche, avanzate da accusa e difesa nel corso del processo di primo grado, in particolare sull’obsolescenza del sistema di interscambio dei treni. Il sostituto pg ha sottolineato, nel corso dell’udienza, la “gestione rudimentale, basata solo sulla comunicazione telefonica”, del sistema di circolazione dei treni su quella tratta, “demandato in tutto all’uomo” e quindi “fallibile”. Le difese si sono opposte alle richieste dell’accusa. La Corte deciderà sulle richieste istruttorie nella prossima udienza del 12 settembre.