Bacco e il duro attacco ai comitati no vax a La7, il medico assolto dal Tribunale di Bari: “Non è diffamazione”

Il medico legale Pasquale Bacco è stato assolto dall’accusa di reato di diffamazione dal Tribunale di Bari. Il bitontino era stato querelato dopo la sua partecipazione alla trasmissione “Non è l’Arena”  in onda su La7 del 26 gennaio 2022 e si era espresso in relazione ai comitati scientifici nati che contestavano i vaccini contro il Covid.

Bacco, nell’occasione, affermò che dichiararsi contrari al loro utilizzo costituiva una “mortificazione e denigrazione della medicina” e che i comitati scientifici che portavano avanti queste teorie si “basavano tutti più o meno su articoli farlocchi, incopleti, dove vengono cancellati gli elementi sul caos dei numeri”.

Ma non solo, Baccò affermo che “dopo due anni noi abbiamo gente che cura con le erbe da giardino o con il prof. Che cura con i funghi perché seguono voi, oppure addirittura gente che strappa il casco per messaggi negativi, falsi e antiscientifici che voi trasmettete attraverso questi comitati tecnici scientifici che non servono a niente ma servono solamente a persone come voi, a fine carriera, per andare a toccare quel bacino di no-vax che rappresenta un bacino professionale, economico e politico».

La Procura di Bari aveva chiesto la condanna di Bacco a 4 mesi di reclusione, mentre le parti civili avevano avanzato pretese risarcitorie per oltre 100.000 euro. Il Tribunale di Bari ha però assolto il 52enne medico bitontino perché il fatto non sussiste.

Azioni illiquide, condannata l’ex Banca Popolare di Bari: dovrà risarcire due azioniste per oltre 170mila euro

L’ex Banca popolare di Bari, ora BdM, è stata condannata dal Tribunale di Bari a risarcire due risparmiatrici del Barese per oltre 170mila euro per le azioni illiquide vendute alle due. A renderlo noto l’avvocato Massimo Melpignano, responsabile nazionale Banca e finanza di Konsumer Italia che ha fornito assistenza alle due donne, madre e figlia.

Nella sentenza sono state evidenziate “le gravi responsabilità della banca” e i giudici hanno accolto la domanda di risoluzione degli ordini di acquisto “per grave inadempimento”. Il Tribunale di Bari ha sottolineato il “rischio connaturato alle azioni illiquide della Banca popolare di Bari” e le inadempienze dell’istituto di credito che avrebbe prospettato alle risparmiatrici “il rischio di perdita parziale, prossima alla metà, e non per intero” del capitale. Da qui “la conseguente valutazione d’inadeguatezza degli investimenti in relazione ai comprovati obiettivi” spiegati alle due.

“Viene scritta un’altra pagina favorevole ai risparmiatori nella dolorosa vicenda delle azioni illiquide, in particolare di quelle della ex Banca Popolare di Bari – dichiara Melpignano – Le centinaia di sentenza favorevoli ai diritti di risparmiatori non fanno onore alle banche, colpevoli di aver venduto le azioni illiquide emesse da esse stesse e inidonee alle esigenze dei consumatori”.

“Non ci fermiamo mai e non siamo accomodanti con nessuno, dichiara Premuti. Pronti al dialogo e al confronto, ma irremovibili sulla tutela dei consumatori”, conclude Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia.

Altamura, travolto da auto mentre consegna le pizze: 23enne in stato vegetativo. Il pirata a processo

È iniziato dinanzi al Tribunale di Bari il processo con imputato un 29enne di Altamura, rinviato a giudizio e imputato di lesioni gravissime per aver investito con la propria auto, la sera del 23 novembre 2021, il 23enne Nicola Loporcaro. La vittima, che stava consegnando pizze a domicilio, era a bordo di uno scooter e da quel momento vive in un letto di ospedale. A causa dell’impatto ha riportato numerose fratture, tra cui una al cranio con emorragia, e raramente risponde agli stimoli visivi.

Secondo la ricostruzione del pm, il 29enne stava percorrendo via Mura Megalitiche, luogo dell’incidente, ad una velocità di 110 chilometri orari contro il limite di velocità consentito in quel tratto di 40 chilometri orari, non ridotta neppure in prossimità di una curva e del buio. A causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, avrebbe invaso la corsia opposta scontrandosi così frontalmente con la moto. La famiglia si è costituita parte civile nel processo e i genitori del 23enne ieri erano presenti in aula, dove si tornerà a gennaio 2024.