Azioni illiquide, condannata l’ex Banca Popolare di Bari: dovrà risarcire due azioniste per oltre 170mila euro

L’ex Banca popolare di Bari, ora BdM, è stata condannata dal Tribunale di Bari a risarcire due risparmiatrici del Barese per oltre 170mila euro per le azioni illiquide vendute alle due. A renderlo noto l’avvocato Massimo Melpignano, responsabile nazionale Banca e finanza di Konsumer Italia che ha fornito assistenza alle due donne, madre e figlia.

Nella sentenza sono state evidenziate “le gravi responsabilità della banca” e i giudici hanno accolto la domanda di risoluzione degli ordini di acquisto “per grave inadempimento”. Il Tribunale di Bari ha sottolineato il “rischio connaturato alle azioni illiquide della Banca popolare di Bari” e le inadempienze dell’istituto di credito che avrebbe prospettato alle risparmiatrici “il rischio di perdita parziale, prossima alla metà, e non per intero” del capitale. Da qui “la conseguente valutazione d’inadeguatezza degli investimenti in relazione ai comprovati obiettivi” spiegati alle due.

“Viene scritta un’altra pagina favorevole ai risparmiatori nella dolorosa vicenda delle azioni illiquide, in particolare di quelle della ex Banca Popolare di Bari – dichiara Melpignano – Le centinaia di sentenza favorevoli ai diritti di risparmiatori non fanno onore alle banche, colpevoli di aver venduto le azioni illiquide emesse da esse stesse e inidonee alle esigenze dei consumatori”.

“Non ci fermiamo mai e non siamo accomodanti con nessuno, dichiara Premuti. Pronti al dialogo e al confronto, ma irremovibili sulla tutela dei consumatori”, conclude Fabrizio Premuti, presidente di Konsumer Italia.

Altamura, travolto da auto mentre consegna le pizze: 23enne in stato vegetativo. Il pirata a processo

È iniziato dinanzi al Tribunale di Bari il processo con imputato un 29enne di Altamura, rinviato a giudizio e imputato di lesioni gravissime per aver investito con la propria auto, la sera del 23 novembre 2021, il 23enne Nicola Loporcaro. La vittima, che stava consegnando pizze a domicilio, era a bordo di uno scooter e da quel momento vive in un letto di ospedale. A causa dell’impatto ha riportato numerose fratture, tra cui una al cranio con emorragia, e raramente risponde agli stimoli visivi.

Secondo la ricostruzione del pm, il 29enne stava percorrendo via Mura Megalitiche, luogo dell’incidente, ad una velocità di 110 chilometri orari contro il limite di velocità consentito in quel tratto di 40 chilometri orari, non ridotta neppure in prossimità di una curva e del buio. A causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, avrebbe invaso la corsia opposta scontrandosi così frontalmente con la moto. La famiglia si è costituita parte civile nel processo e i genitori del 23enne ieri erano presenti in aula, dove si tornerà a gennaio 2024.