“Meloni neonazista nell’animo”, Canfora a processo: l’arrivo al Tribunale di Bari con Laforgia tra gli applausi

È arrivato pochi minuti fa in Tribunale, a Bari, lo storico e filologo Luciano Canfora, docente emerito dell’Università di Bari. A breve inizierà davanti alla giudice Antonietta Guerra l’udienza predibattimentale del processo in cui Canfora è imputato per diffamazione aggravata nei confronti della premier Giorgia Meloni. All’esterno del palazzo di giustizia di via Dioguardi, una ventina di manifestanti con bandiere – tra cui quella dell’Anpi – ha accolto l’arrivo in tribunale di Canfora con un applauso.

I fatti risalgono all’11 aprile 2022, quando Meloni era parlamentare dell’opposizione e il presidente del Consiglio in carica Mario Draghi. Canfora, invitato a parlare nel liceo scientifico ‘Enrico Fermi’ di Bari nell’ambito di un incontro sul conflitto russo-ucraino, definì Meloni “neonazista nell’anima”, “una poveretta”, “una mentecatta pericolosissima”. La leader di Fratelli d’Italia querelò Canfora, e nei confronti del professore la Procura di Bari ha chiesto la citazione diretta in giudizio.

Canfora è assistito dall’avvocato Michele Laforgia. Circa trenta associazioni e organizzazioni e oltre duecentocinquanta cittadini e cittadine hanno firmato un appello di solidarietà nei confronti di Canfora: tra queste i sei comitati provinciali dell’Anpi pugliese, l’Arci Puglia e Bari-Bat, la Cgil Puglia e Camera del Lavoro metropolitana di Bari, Libera Puglia, la Fondazione Giuseppe Di Vagno, partiti politici e associazioni politico-culturali, le organizzazioni studentesche riunite a livello regionale nella Rete della Conoscenza.

Andria, litiga per il parcheggio e stacca l’orecchio a morsi a un 46enne: condannato a 8 anni e 10 mesi

È stato condannato a 8 anni, 10 mesi e venti giorni di reclusione al termine di un processo celebrato con rito abbreviato, l’uomo di 59 anni di Andria che lo scorso 24 novembre avrebbe aggredito in città, un 46enne staccandogli a morsi l’orecchio sinistro nel corso di una lite per un’auto parcheggiata male. Il 59enne, accusato di lesioni gravissime aggravate dai futili motivi, dovrà risarcire la vittima per i danni subiti pagando una provvisionale pari a 10mila euro per “deformazione dell’aspetto causate da lesioni permanenti al viso”. Secondo quanto ricostruito dalle indagini degli agenti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura, il 59enne avrebbe discusso con la vittima colpevole a suo dire, di aver parcheggiato male l’auto che gli impediva di fare una manovra.

Tra i due, fermi vicino alla centrale piazza Catuma, sarebbero volate prima parole pesanti poi qualche schiaffo fino a quando il presunto aggressore avrebbe afferrato la vittima alle spalle per poi mozzargli l’orecchio a morsi. A chiamare il 113 fu una passante che avrebbe anche recuperato l’orecchio riponendolo in una scatola. Il 46enne è stato soccorso e trasportato prima all’ospedale Bonomo di Andria, poi trasferito d’urgenza nell’unita operativa di Chirurgia plastica di Bari dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Ad aiutare le indagini sono state non solo le testimonianze raccolte sul posto ma anche le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona che hanno ripreso i momenti della lite e della aggressione.

Crac Ferrovie Sud-Est, la sentenza del Tribunale: 4 condannati. A Fiorillo 10 anni – TUTTI I NOMI

Luigi Fiorillo, ex numero uno di Ferrovie Sud Est, è stato condannato a 10 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta dal Tribunale di Bari. Per lui anche l’interdizione dai pubblici uffici e l’inabilitazione per 10 anni agli uffici direttivi delle imprese. In totale sono 4 le condanne e 8 le assoluzioni.

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