Comunali 2025 a Triggiano, Sandrino Cataldo si ritira. Caos nel centrodestra: sfiduciato il candidato D’Alesio

“Alla luce di quanto accaduto ritengo non sia più possibile proseguire e andare oltre in un clima politico nel quale i partiti locali di centrodestra sono già stati messi in vendita al miglior offerente”.

Con queste parole il candidato sindaco del centrodestra di Triggiano (Bari), Onofrio D’Alesio, ritira la sua candidatura a primo cittadino.

D’Alesio è stato travolto dalle polemiche sulla proposta di candidare a consigliere comunale della coalizione che lo sostiene l’imputato per corruzione elettorale Sandro Cataldo.

Oggi le segreterie provinciali e regionali di Fdi e Fi hanno dichiarato che D’Alesio non è il loro candidato sindaco e lo stesso Cataldo ha ritirato la sua candidatura alla competizione elettorale.

Comunali 2025 a Triggiano, la presidente commissione Antimafia: “La candidatura di Cataldo è inopportuna”

“Credo che queste persone non possano essere candidate per nessun motivo, almeno fino a quando non ci sia una sentenza che l’assolva, perché il dubbio e il grigio è molto pericoloso”.

La presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo (FdI), durante un evento al Politecnico di Bari, ha commentato così la possibile candidatura a consigliere comunale di Sandro Cataldo in una lista a sostegno del candidato sindaco di Triggiano del centrodestra Onofrio D’Alesio.

La Procura di Bari nei giorni scorsi ha chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Cataldo e altre 17 persone, tra cui sua moglie, l’ex assessora regionale Anita Maurodinoia, coinvolte nell’inchiesta sulle due presunte associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale, che avrebbero alterato l’esito delle elezioni amministrative nel Comune di Grumo Appula e della Regione Puglia (del 20 e 21 settembre 2020) e nel Comune di Triggiano (del 3 e 4 ottobre 2021). A capo delle due associazioni, secondo l’accusa, ci sarebbe stato ‘Sandrino’ Cataldo, fondatore del movimento politico (ora sciolto) ‘Sud al centro’. Maurodinoia si dimise nell’aprile scorso dall’incarico e dal Pd dopo l’arresto del marito e di altri indagati. Secondo l’accusa, Cataldo sarebbe stato promotore del sistema che avrebbe procacciato voti a pagamento nelle diverse tornate elettorali. L’ex assessora, soprannominata ‘Lady preferenze’, fu eletta nel consiglio comunale di Bari, nel 2019, nel movimento politico fondato dal marito con oltre seimila voti. L’anno dopo, candidata alle regionali con il Pd, di preferenze ne ottenne quasi 20mila.

“Con la commissione antimafia presenterò presto un protocollo con TikTok, perché ogni giorno su quella piattaforma c’è gente che inneggia alla criminalità organizzata senza controllo – ha poi aggiunto -. Combattere la mafia è un dovere di tutti, e sta soprattutto nelle scelte. Potete scegliere di non fare le sentinelle, ma potete anche scegliere di non ascoltare un determinato cantante neomelodico. In questa città si fanno ancora assembramenti per Andrea Zeta”, figlio di un noto esponente della criminalità siciliana, “«e in questo territorio è diventato virale il video dell’evasione di Marco Raduano”, boss della mafia di Vieste (Foggia), «con il sottofondo della canzone ‘Maresciallo non ci prendì. È un fatto serio, è una questione di scelte. Il protocollo prevede che su mia segnalazione alla piattaforma vengano cancellati determinati contenuti. Sempre più la criminalità organizzata usa le nuove tecnologie – ha aggiunto – sulle quali dobbiamo intervenire. Un conto è il diritto alla privacy, un conto è dare alla mafia strumenti che non sono intercettabili”.

Comunali 2025 a Triggiano, l’annuncio di Sandrino Cataldo: “Mi candido come consigliere nel centrodestra”

Sandro Cataldo ha annunciato la sua candidatura alle elezioni comunali di Triggiano in programma a maggio a sostegno del candidato sindaco di centrodestra, il giornalista Onofrio D’Alesio.

E’ stato lui stesso a farlo sapere in un comunicato stampa dopo che la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per lui, per la moglie, ex assessora regionale, Anita Maurodinoia e altre 16 persone coinvolte nell’inchiesta sulle due presunte associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale

che avrebbero alterato l’esito delle elezioni amministrative nel Comune di Grumo Appula e della Regione Puglia (del 20 e 21 settembre 2020) e nel Comune di Triggiano (del 3 e 4 ottobre 2021).

L’udienza preliminare si aprirà il 3 luglio prossimo davanti alla gup Susanna De Felice. A capo delle due associazioni ci sarebbe stato proprio ‘Sandrino’ Cataldo, fondatore del movimento politico (ora sciolto) ‘Sud al centro’. Secondo l’accusa, Cataldo sarebbe stato promotore del sistema che avrebbe procacciato voti a pagamento nelle diverse tornate elettorali. L’ex assessora, soprannominata ‘Lady preferenze’ fu eletta nel consiglio comunale di Bari, nel 2019, nel movimento politico fondato dal marito con oltre 6mila voti. L’anno dopo, candidata alle Regionali con il Pd, di preferenze ne ottenne quasi 20mila..

“Se non fossi sicuro dell’assoluta regolarità del mio agire, delle mie scelte, della mia buonafede e soprattutto del rispetto e della fiducia che ripongo nella Magistratura avrei desistito – è detto nel comunicato -. Ma io, dopo 24 anni dalla mia ultima candidatura a consigliere comunale, preferisco metterci la faccia e scendere direttamente in campo a viso aperto e senza infingimenti. La forza della ragione e la certezza che al più presto sarà ricostruita la verità dei fatti, mi rende ancor più convinto della decisione di candidarmi alle prossime amministrative di Triggiano alla carica di consigliere comunale nella lista “Onofrio D’Alesio Sindaco”, conscio anche delle prevedibili e scontate strumentalizzazioni che ci saranno”.

“La campagna velenosa e denigratoria artatamente avviata nei miei confronti con l’obiettivo di delegittimare il mio operato e il mio impegno politico, ha provocato una sorta di eterogenesi dei fini e di controspinta di dignità morale – conclude Cataldo -. Se l’intenzione di alcuni è stata quella di isolarmi e di escludermi, di contro questo ha contribuito a determinare in me una reazione opposta. Rivendico il mio diritto all’agibilità politica, a non isolarmi e a rivendicare, a testa alta, il dovere civico di dare un contributo alla nostra comunità. Spinto e spronato dall’affetto di tanti amici e sostenitori, il mio impegno politico proseguirà come candidato al Consiglio Comunale in occasione delle elezioni comunali di Triggiano del 25 e 26 maggio nella lista Onofrio D’Alesio Sindaco. Sono convinto di poter continuare a contribuire e risolvere i problemi di tantissimi miei concittadini, così come ho sempre fatto mettendomi a disposizione con la mia esperienza e competenza, ma soprattutto con l’entusiasmo, la passione e la disinteressata generosità al servizio dei triggianesi”.

Mistero a Triggiano, 30enne si allontana da casa e viene ritrovato ferito nel torrente Lamie: indagano i Carabinieri

Un 30enne, allontanatosi da casa nella giornata di ieri, è stato ritrovato dai Carabinieri nei pressi del torrente Lamie alle spalle del centro commerciale Bariblu, in aperta campagna e in una zona piuttosto isolata.

I familiari avevano denunciato la sua scomparsa, i militari si sono messi sulle sue tracce e lo hanno ritrovato poche ore dopo. Il 30enne era ferito, sanguinante in diverse parti del corpo e così sono stati utilizzati dei lacci di corda per fermare l’emorragia.

Poi sul posto sono intervenuti i soccorsi, il 30enne è stato trasportato dal 118 al Policlinico di Bari in codice rosso. Le indagini sono state affidate ai Carabinieri.

Triggiano, bancarotta fraudolenta per i supermercati: Sandrino Cataldo si salva con la prescrizione

I giudici della seconda sezione del Tribunale di Bari hanno emesso sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Sandrino Cataldo, fondatore del movimento politico “Sud al centro” arrestato ad aprile 2024 per corruzione elettorale, e dell’ex amministratore unico della Virgilio srl, Denis Cungeli.

Entrambi erano finiti a processo per bancarotta fraudolenta per il crac della società Virgilio srl con sede a Triggiano e dichiarata fallita nel 2008. Cataldo, secondo quanto ricostruito dall’accusa, era amministratore di fatto dell’azienda.

Cataldo e Cungeli erano accusati di aver portato via dai magazzini della società merce per un totale di 2,3 milioni di euro, acquistata dalla Conad Adriatico srl (la grande azienda dei supermercati con punti vendita in tutta Italia) e non pagata. Tutto risale al periodo tra il 2007 e il 2008.

Sarebbe stato proprio un funzionario di Conad, durante un sopralluogo, ad accorgersi della mancanza della merce nei magazzini della Virgilio srl. Entrambi erano accusati anche di aver tenuto i libri e le altre scritture contabili in modo “che non si potesse rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e il movimento degli affari”. Il Tribunale di Bari ha anche escluso l’aggravante dell’aver causato un danno di rilevante gravità e per questo dichiarato la prescrizione.

 

Mistero a Triggiano, auto in fiamme: nessuna traccia del proprietario. Vigili del Fuoco evitano il peggio

I Vigili del Fuoco sono intervenuti a Triggiano, sulla sp131, a causa di un’auto andata in fiamme. Anche in questo caso nessuna traccia del proprietario o del  conducente della vettura.

Il pronto intervento di due squadre di Vigili ha evitato il propagarsi dell’incendio all’uliveto. In questo momento proseguono le verifiche e la messa in sicurezza. Presenti sul posto anche i Carabinieri.

Da Triggiano ad Ibiza, Old South nel Guinness dei primati: due baresi tra i 1200 hair stylist da record

Old South Barbershop di Triggiano nel Guinness dei primati. Il merito è del founder Marco Milella, di 30 anni, e di Christian Abbatescianni, 23 anni, tra i 1200 hair stylist che hanno partecipato al mega evento targato Z.oneconcept dell’8 ottobre scorso che si è tenuto a Ibiza. Per l’occasione la magica location spagnola si è trasformato in un gigantesco salone di bellezza all’aperto, con hair stylist provenienti da tutto il mondo chiamati a stabilire il record del maggior numero di styling. Migliaia di volontari hanno contribuito al record, il conteggio è stato portato avanti dai giudici presenti sul posto. 

“Il primo passo non ti porta dove vuoi, ti toglie da dove sei – le parole del founder Marco Milella che esibisce con fierezza l’attestato dei Guinness dei Primati nel suo Old South Barbershop -. Sono orgoglioso di aver preso parte a questo record storico, senza il mio team tutto questo non sarebbe possibile”.