Torniamo ad occuparci di trading online, criptovalute e delle truffe associate sui social. Lo facciamo con una delle malcapitate vittime. Ci racconta la sua esperienza e di come ha perso in poco tempo 70mila euro.
Continue readingTruffe agli anziani, si fanno consegnare oro e contanti per 1700 euro: arrestati un 22enne e una 31enne a Bari
Lo scorso 2 aprile, personale della Polizia di Stato di Bari ha proceduto all’arresto, in flagranza di reato, di una donna di 31 anni e di un uomo di 22, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di una truffa aggravata in danno di una persona anziana con il solito raggiro del “finto carabiniere”, truffa, tuttavia, sfociata nel più grave reato di rapina. Accertamenti, compiuti nella fase delle indagini preliminari, necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa.
I fatti, in relazione ai quali è stata effettuata la citata operazione di polizia giudiziaria, si inseriscono in una più ampia attività di prevenzione e repressione avviata, in Bari e provincia da personale della Squadra Mobile, proprio a causa della recrudescenza del fenomeno delle truffe agli anziani.
La tecnica adottata ed ormai consolidata è sempre la stessa: i malviventi studiano in maniera approfondita la vittima, individuata sempre tra le persone più vulnerabili, perché anziane o semplicemente sole; riescono a recuperare informazioni di carattere personale, quali il numero di cellulare, il nome di un parente, e poi, simulando un finto incidente, del quale è responsabile il congiunto, trattenuto in qualche ufficio di polizia, in attesa di provvedimenti più gravi, riescono ad ingannare la vittima, facendosi consegnare anche ingenti somme di denaro o altre utilità, come “cauzione” che consentirebbe di liberare il parente.
Questo è quello che è accaduto anche il pomeriggio del 2 aprile ad una signora di 71 anni, dalla quale, la donna presunta autrice è riuscita a farsi consegnare monili in oro e contanti per circa 1700 euro, come corrispettivo da dover necessariamente consegnare per poter ottenere la liberazione del marito arrestato. Nelle fasi finali della consumazione del reato, tuttavia, al fine di sottrarre gli anelli, gli orecchini e la collana in oro indossata, la citata donna ha esercitato una forza fisica nei confronti dell’anziana, integrando così il più grave reato di rapina.
Personale della sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile di Bari, preventivamente allertato, è riuscito ad individuare l’autovettura in uso ai malviventi, un’Opel corsa, con all’interno l’uomo in attesa che la donna uscisse dall’abitazione; autovettura che gli agenti sono riusciti a intercettare e fermare nell’immediatezza della consumazione del reato, proprio sotto l’abitazione della vittima, procedendo così a recuperare tutta la refurtiva che è stata restituita alla legittima proprietaria, ed arrestare i presunti autori.
Non sono state necessarie cure mediche per l’anziana che, soccorsa nell’immediatezza dagli agenti, ha poi sporto denuncia in Questura, permettendo così la ricostruzione della dinamica delittuosa.
È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, all’esecuzione delle misure pre cautelari in argomento, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati, la cui eventuale colpevolezza, in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.
Truffe agli anziani, ultra 90enne di Ostuni intuisce il raggiro e fa arrestare 45enne napoletano
Non ha creduto alla telefonata di un presunto incidente del figlio, intuendo subito alla possibilità di un raggiro, chiedendo l’intervento della polizia. La prontezza di un’anziana ultra novantenne di Ostuni ha evitato la truffa ed ha permesso l’arresto di un 45enne, originario della provincia di Napoli.
L’uomo, secondo quanto ricostruito dalla polizia, si era già presentato in casa della donna, dopo la telefonata di un complice che si era un finto carabiniere, per riscuotere gioielli e contanti.
Giunto nei pressi dell’abitazione l’indagato si è ritrovato i poliziotti allertati dall’anziana che aveva chiesto aiuto ad una vicina.
Dopo la convalida dell’arresto nei confronti del 45enne è stato disposta la misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Sono in corso gli accertamenti per identificare gli eventuali complici del presunto truffatore.
Truffe agli anziani, 85enne di Barletta consegna 20mila euro tra soldi e gioielli: arrestato 61enne napoletano
Un uomo di 61 anni, originario del Napoletano, è stato arrestato dai carabinieri a Barletta perché considerato il presunto autore di una truffa ai danni di una 85enne, derubata di 20mila euro tra contanti e gioielli.
L’episodio è accaduto qualche giorno fa quando l’indagato, assieme a un complice da identificare, avrebbe raggiunto l’abitazione della pensionata e, presentandosi come un dipendente delle Poste, le avrebbe detto di dargli soldi e preziosi per aiutare un nipote multato dai carabinieri.
La donna, spaventata e preoccupata, ha consegnato 1.500 euro e gioielli, per un valore complessivo di circa 20mila euro. L’arresto del 61enne è stato possibile perché l’85enne si è rivolta ai militari che hanno arrestato in flagranza l’uomo che – è stato accertato – era agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. La vittima dopo aver formalizzato la denuncia ha ringraziato i militari.
Giovanni sui social: “Antonio? L’ho solo usato”. Truffe con la scheda telefonica: fatta la denuncia
Dobbiamo controvoglia purtroppo tornare a parlare di Giovanni. Recentemente tanti nostri followers ci hanno segnalato un suo commento su TikTok in cui afferma di “aver usato” Antonio e di non aver mai avuto bisogno di lui, mentre privatamente si è rifatto vivo nell’ultimo periodo in occasione delle festività. Antonio comunque si è recato nella caserma dei Carabinieri, sollecitato dallo stesso Giovanni, perché una scheda telefonica a lui intestata pare essere utilizzata per alcune truffe.
Truffe con numeri telefonici delle Forze dell’Ordine, pioggia di segnalazioni a Bari: i consigli della Polizia
Attenzione ai truffatori – può accadere che alla costante ricerca di nuovi strumenti con cui carpire la fiducia di tutti noi – sfruttino l’innovazione tecnologica, replicando numeri telefonici della Polizia di Stato, per ingannare le persone contattate, ed approfittando proprio della naturale fiducia che gli utenti nutrono nei confronti delle Forze di Polizia. Le modalità operative usate dai malviventi possono variare. L’utente viene di solito contattato da un falso appartenente delle Forze dell’Ordine (poliziotto, carabiniere o finanziere), il quale riferisce di aver riscontrato un non meglio precisato problema inerente un conto corrente, oppure il pagamento di un conto del gas o di altro, con l’invito a presentarsi in una certa data presso un ufficio di polizia; di seguito a brevissimo termine la vittima solitamente viene ricontattata da un secondo poliziotto o carabiniere che consiglia di pagare per risolvere celermente la problematica fornendo delle credenziali.
La Polizia di Stato consiglia, in questi casi, di: DIFFIDARE SEMPRE di chi, spacciandosi per un operatore delle Forze dell’Ordine, richiede l’esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. Gli appartenenti alle forze dell’ordine non chiedono mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro, né chiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattare il proprio istituto di credito. NEL CASO IN CUI SI RICEVA LA CHIAMATA di un soggetto che si presenta come appartenente ad una Forza di Polizia, si consiglia di concludere la telefonata e richiamare la Questura o il Comando dal quale si è ricevuta la precedente comunicazione, per riferire l’accaduto.
Finti avvocati e Carabinieri, anziani truffati nel Barese. Casi a Palo, Bitonto e Grumo: chiesti dai 5mila ai 7mila euro
Una coppia di anziani è stata truffata a Bitonto da un finto avvocato. Ha fatto credere che il loro figlio fosse rimasto coinvolto in un incidente e che servissero 5mila euro subito per un’assistenza legale urgente. I due non hanno esitato a farlo, prima dell’amara scoperta.
Altri tentativi sono stati registrati in questi giorni anche a Grumo e Palo del Colle, vittime sempre gli anziani. Ma c’è chi è riuscito anche ad accorgersi in tempo reale della truffa e a denunciare un “finto Carabiniere” a quelli veri. Le cifre chieste oscillano dai 5mila ai 7mila euro. Un fenomeno purtroppo che continua a dilagare nel Barese, l’invito è quello di prestare massima attenzione.
Trading online e cripto-valute, allarme in Puglia. Boom di truffe: i consigli per riconoscere i broker imbroglioni
Nello schema ricorrente la truffa nasce da un contatto diretto tra vittima e truffatore, attraverso piattaforme social, app di incontri, chiamate promozionali ricevute dalla vittima, e in alcuni casi, chiamate fatte dalla vittima stessa rispondendo ad annunci presenti sui social che promettono lauti guadagni.
Continue readingTrading online, boom di truffe in Puglia: allerta della Polizia
Negli ultimi mesi il Centro Operativo Sicurezza Cibernetica per la Puglia ha registrato un incremento in ambito regionale delle denunce per reati di truffa aventi ad oggetto il trading online.
Si tratta di un fenomeno criminale estremamente insidioso soprattutto per l’ammontare del danno patito dalle vittime, che oscilla dalle poche migliaia di euro sino a raggiungere cifre considerevoli.
Nello schema ricorrente la truffa prende le mosse da un contatto diretto che si instaura tra vittima e criminale sulle più note piattaforme social, e sovente anche app di incontri. Non di rado, per promuovere le proposte di investimento i truffatori utilizzano anche il nome di aziende importanti. A seconda dei casi il truffatore si presenta in veste di broker finanziario (solitamente di sesso maschile dal nome anglosassone), ovvero come donna d’affari straniera con la passione per la finanza.
Seguendo un trend in costante crescita, la truffa ha come oggetto un investimento nel mercato delle cripto-valute, notoriamente caratterizzato da una volatilità di prezzo tale da incentivare il malcapitato ad investire ingenti somme di denaro con l’illusione di guadagni molto elevati (+30% della somma investita nel breve termine ed anche cifre maggiori).
In tutti i casi la vittima viene invitata a registrarsi su una piattaforma online gestita dal truffatore, che ovviamente riporta dati fittizi e congegnati per motivare il malcapitato secondo uno schema tipico: rilevanti guadagni nell’immediato, che inducono la vittima ad “investire” ulteriore denaro, seguiti da rapide riduzioni sino ad azzerarsi allorché la vittima chieda di monetizzare i profitti realizzati.
Le molteplici possibilità di polverizzazione ed anonimizzazione dei capitali attraverso il sistema delle criptovalute rende complesso il recupero delle somme oggetto di truffa, pertanto è importante adottare ogni possibile cautela nelle operazioni di trading online, evitando di trasferire denaro a soggetti non conosciuti, operanti per conto di piattaforme di investimento fittizie o non autorizzate all’esercizio in Italia dei servizi di investimento, e rivolgendosi ad operatori del settore qualificati e regolamentati.
La Polizia di Stato raccomanda di osservare le seguenti cautele:
· diffidare delle promesse di guadagni aleatori troppo sproporzionati da quelli praticati dagli istituti di credito;
· verificare che il soggetto che propone il trading online sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e della Banca d’Italia;
· verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet;
· non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro: si tratta di una vera e propria estorsione.
Truffe agli anziani, i consigli della Polizia: “Non aprite a nessuno e denunciate”
La Polizia di Stato mette in guardia gli anziani in merito alle truffe e i raggiri di cui alcuni sono stati vittima.
Continue reading