Regione Puglia, scomparsi i finanziamenti dal FCS per la sp109: continua la protesta di Tutolo in aula da 48 ore

Prosegue ormai da quasi 48 ore la protesta messa in atto dal consigliere regionale Antonio Tutolo che si è accampato nell’aula del Consiglio della Regione Puglia. Da lunedì pomeriggio Tutolo chiede conto della “scomparsa” dei 27 milioni di euro destinati al completamento della strada provinciale 109 che collega Lucera a San Severo, in provincia di Foggia, fondi che fino a poche ore prima della firma del Patto per la coesione erano presenti tra le risorse del FCS.

Il consigliere regionale, capogruppo di “Per la Puglia” ha trascorso la seconda notte in un sacco a pelo posizionato sul pavimento, al centro della sala. Le sue giornate vengono trasmesse quasi ininterrottamente in diretta sul suo profilo Facebook personale, dove dialoga costantemente con i cittadini e motiva le ragioni della sua protesta.

Oltre alla solidarietà dei consiglieri di “Per la Puglia” e dell’assessore Sebastiano Leo, e alla vicinanza dei colleghi che da più parti esprimono malumore per la vicenda, ieri Tutolo ha ricevuto una telefonata anche dalla presidente del Consiglio, Loredana Capone.

“Si è informata della situazione – dichiara il consigliere – ma la considero null’altro che una chiamata di cortesia. Quello che non si è ancora capito è che questo è uno ‘scippo’ di tipo politico, perché la questione è squisitamente politica. È ovvio che quei milioni sono finiti in qualche altra opera, perciò insisto nel voler sapere chi, all’ultimo momento, ha avuto mano libera nel toglierli dalla provinciale 109 e metterli chissà dove. Questo voglio sapere: chi, dove e perché. Sono risposte che pretendo per le migliaia di persone che transitano su quella strada pericolosa. Pensano che mi faccia piacere dormire su una sedia o per terra. Che mi stia divertendo. Quello che è accaduto è gravissimo. Come ho detto, vorrei portare il responsabile sulla strada 109, per fargli provare ciò che provano da anni coloro che la percorrono: guidare al buio, con l’ansia di un incidente imminente. E magari fargli visitare i cimiteri, dove ci sono le tombe di chi ha perso la vita su quella strada, per fargli comprendere che le scelte politiche hanno un impatto diretto sulla vita e sulla morte delle persone. Domani c’è Consiglio, vedremo se qualcuno avrà il coraggio di parlare”, conclude Tutolo.

La protesta di Tutolo continua: “Silenzio surreale. Sono accampato con gli stessi vestiti di ieri aspetto risposte”

“Il silenzio di questa notte era surreale, interrotto solo dal ronzio dei neon. Sono ancora qui, accampato con gli stessi vestiti di ieri, seduto alla mia postazione, aspettando risposte. La mia protesta continua”. Il consigliere Antonio Tutolo sta ancora occupando l’aula consiliare della Regione Puglia in attesa di risposte sullo spostamento dei 27 milioni di euro destinati al completamento della strada provinciale 109 che collega Lucera a San Severo, in provincia di Foggia. Da ieri pomeriggio Tutolo è stato sempre collegato in diretta su Facebook, commentando con i cittadini le opere finanziate dal FCS.

“Ce ne sono per ogni desiderio e gusto – ha dichiarato -: dall’auditorium al campetto sportivo. Ci prendono in giro? Voglio sapere dove sono finiti i soldi per la 109. Chi ha fatto sparire quelle risorse dal FCS e perché? Desidero conoscere i nomi dei responsabili. La mia determinazione è incrollabile: non lascerò questa aula finché non verrà fatta chiarezza. Quei 27 milioni servivano ad ampliare la carreggiata di quella strada maledetta che si è portata via tante persone. Adesso chi si assume la responsabilità di lasciare che un’altra vita venga messa in pericolo? Che un’altra famiglia pianga un suo congiunto? L’anno scorso c’è stata un’altra vittima su quella provinciale. Non possiamo aspettare un’infinità di morti per intervenire. Quella strada oggi è impercorribile, chiunque può andare sul posto e rendersene conto. Chi ha spostato quei soldi deve rendersi conto di persona dell’intervento che ha eliminato, perché probabilmente quella è una delle opere più prioritarie: primo perché causa morti e secondo perché, se parliamo di sviluppo di un territorio sottosviluppato come quello dei Monti Dauni, quella arteria conduce al Casello autostradale della A14 verso nord e alla dorsale Adriatica. Quindi, se devi prendere l’autostrada, sei obbligato a percorrere la 109. Chi ha manomesso il documento sa quanti camion la percorrono? È terribile quello che è accaduto. Tutti i consiglieri e l’assessore Leo del mio gruppo, Per la Puglia, mi hanno mostrato la loro solidarietà, e registro anche la vicinanza di molti altri colleghi, perché tutti sono stati tenuti all’oscuro e mi spiego: l’elenco delle opere finanziate è stato consegnato ai consiglieri il giorno dopo la firma, in modo che nessuno potesse dire la propria sulle linee strategiche seguite.
La mia lotta non si fermerà – conclude – finché non avrò ottenuto le spiegazioni dovute, anzitutto ai cittadini. Non mi muoverò finché non saprò la verità. Questo è il mio impegno, per tutti coloro che rischiano la vita su quella strada ogni giorno. La mia iniziativa continua, con la speranza che il buonsenso e la trasparenza prevalgano”.

Tutolo occupa l’aula consiliare della Regione Puglia: “Che fine hanno fatto i 27 milioni destinati alla sp109?”

“Che fine hanno fatto i 27 milioni di euro destinati al completamento della strada provinciale 109 Lucera – San Severo? Fino a giovedì sera, quelle risorse erano presenti nel Fondo per lo sviluppo e la coesione, ma oggi sono scomparse, dirottate sicuramente verso altre opere”. Inizia così la dichiarazione del consigliere regionale Antonio Tutolo (capogruppo “Per la Puglia”) che ha occupato l’aula consiliare della Regione Puglia.

“Chi è il responsabile di questo spostamento di fondi e dove sono stati destinati quei 27 milioni di euro che spettavano a quella importante arteria? Da anni mi batto per ottenere queste risorse, essenziali per completare quella che è conosciuta come la strada della morte. Voglio sapere chi li ha fatti sparire e dove sono finiti. Desidero conoscere i nomi dei responsabili. Finché non avrò risposte, continuerò la mia protesta nell’aula consiliare della Regione Puglia. Sono qui, accampato con quattro bottigliette d’acqua, e non me ne andrò finché non mi spiegheranno quello che è successo. Voglio capire se quella strada dovrà mietere ancora vittime prima di essere rifatta e chi ne sarà, nel caso, il responsabile. Non mi muoverò finché non avrò ottenuto le spiegazioni dovute, anzitutto ai cittadini”.

Fondi Sanità in Puglia, continua la protesta del consigliere Tutolo: in tenda davanti alla Regione

Prosegue la protesta del consigliere regionale pugliese del gruppo Misto, Antonio Tutolo, che ieri mattina si è piazzato con una tenda davanti all’ingresso del Consiglio e ha trascorso la notte dormendo in auto. “Oggi parteciperò ai lavori del Consiglio, ma il presidio rimane lì dov’è”, annuncia. Durante la notte passata ha fatto delle dirette facebook per tenere aggiornati i cittadini.

“Ormai – spiega Tutolo – tutti sanno perché mi sono accampato e che cosa chiedo a nome della provincia di Foggia: una equa distribuzione tra tutti territori delle risorse del fondo sanitario, soldi pubblici che in Capitanata arrivano in minima parte rispetto a Bari, dove un cittadino, per la diagnostica per immagini, ha a disposizione un budget triplo rispetto a un foggiano”.

“Anche in via Gentile – aggiunge – sanno tutto, tant’è che ieri mattina sono stato convocato dall’assessore alla Sanità Rocco Palese per un colloquio a cui era presente anche Vito Montanaro, il direttore del dipartimento salute della Regione Puglia”. “Entrambi – puntualizza – hanno convenuto sul fatto che ci sia disparità nella distribuzione dei fondi, con l’assessore che si era reso immediatamente disponibile a diramare un comunicato stampa in cui dichiarava si sarebbe impegnato ad approfondire la questione con una opportuna ricognizione, prospettando addirittura un’eventuale ridistribuzione”. Tale comunicato, conclude Tutolo, “che non è mai uscito e che, a mio avviso, è stato bloccato da qualcun altro. Per me non c’è altra spiegazione”.