Bari, post sui social della scuola per votare il preside del Duse al Comune. Uil Puglia: “Serve ispezione”

La Uil scuola Puglia si augura che “l’Ufficio scolastico regionale disponga immediatamente un’ispezione per far luce” sull’uso “dei social istituzionali per diffondere materiale elettorale” relativo al dirigente scolastico dell’istituto comprensivo statale Eleonora Duse di Bari, Gerardo Marchitelli, candidato al Comune di Bari nelle liste del centrodestra.

Il post con la scheda elettorale che invitava a votare per Marchitelli è stato rimosso dopo le proteste dei genitori di alcuni alunni. Per il sindacato quanto accaduto “non solo rappresenta una violazione della legge, ma calpesta l’etica”. “La scuola – sostiene il segretario generale della Uil scuola Puglia, Giovanni Verga – non è una piazza in cui fare campagna elettorale, ma un luogo di cultura e formazione delle future generazioni”. “Quale esempio si sta dando a centinaia di ragazzi e alle loro famiglie anteponendo i propri interessi elettorali alle regole che disciplinano un istituto scolastico?”, chiede Verga.

Manovra del governo Meloni, Uil Puglia in protesta a Bari. Emiliano: “Politiche su Sud non all’altezza”

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e il vice capo di Gabinetto, Domenico De Santis, hanno incontrato questa mattina una delegazione della Uil Puglia, sui temi della manovra economica nazionale in queste ore all’attenzione del Parlamento. Una manifestazione di lavoratori si è svolta davanti alla sede della Regione e la delegazione, capitanata dal segretario regionale Emanuele Ronzoni, ha chiesto al presidente Emiliano di presentare al Governo nazionale tutti i dubbi del sindacato sulla Finanziaria. Il sindacato ha consegnato alla Regione un documento con il quale si ripercorrono tutti i punti di disaccordo con la manovra del governo Meloni. Il presidente Emiliano ha condiviso l’impostazione della Uil, dichiarandosi preoccupato “soprattutto perché le politiche del Governo sul Mezzogiorno non sono all’altezza delle sfide e i Lep potrebbero essere molto pericolosi per l’economia delle nostre regioni. La mobilitazione del sindacato serve: sono stato sul palco con la Cgil e ora accolgo la Uil in presidenza perché la concertazione sia sempre più rafforzata su materie importanti. Ad esempio, abbiamo da richiamare l’attenzione del Governo sull’Ilva e sulle politiche sociali che qui in Puglia abbiamo implementato da subito con il Red – reddito di dignità che ora potrebbe essere un’ancora di salvezza per chi dovesse perdere il reddito di cittadinanza cancellato dal governo di centro-destra”. Per il vice capo di Gabinetto, De Santis “c’è sintonia con le richieste del sindacato, con un maggior accento sulla preoccupazione per la introduzione dei voucher, provvedimento che colpirà soprattutto i lavoratori di molti settori”. Il segretario Ronzoni ha infine ringraziato la Regione per la “disponibilità espressa sui temi della Finanziaria che ci preoccupano e che potrebbero anche rallentare l’azione della Regione”.

Manovra del governo Meloni, protesta a Bari: oltre 500 persone in piazza per presidio Uil Puglia

Oltre 500 persone – secondo gli organizzatori – si sono date appuntamento alle 11 di questa mattina davanti alla sede della prefettura di Bari per unirsi al presidio della Uil Puglia contro la Manovra del governo Meloni. In piazza anche i lavoratori di Baritech, ai quali il prossimo 31 dicembre scadrà la cassa integrazione. La manifestazione si è svolta in contemporanea in tutte le sei province pugliesi e anticipa quella regionale, in programma il 20 dicembre, davanti alla sede della Regione Puglia. Nel corso della mattinata una delegazione composta dal commissario straordinario Uil Puglia, Emanuele Ronzoni, e dai rappresentanti delle diverse categorie, ha consegnato al prefetto Bellomo un documento che elenca le criticità della Manovra e le vertenze attualmente aperte in Puglia e “ancora senza risposta”. Il documento sarà poi consegnato al governo per sollecitare una risposta “ai tantissimi problemi sul tavolo: dai voucher che preoccupano soprattutto il comparto agricolo, alle liste di attesa in ambito sanitario, fino alle grandi vertenze industriali come Bosch, Baritech ed ex Ilva”.