Agenti feriti e scontri nel pre partita di Venezia-Bari, altri 11 Daspo per gli ultras coinvolti: tra loro 9 baresi

Il questore di Venezia ha emesso altri 9 provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti ultras del Bari dopo gli scontri registrati con la tifoseria di casa in occasione del match disputato lo scorso 10 marzo valido per il campionato di Serie B. Due invece i tifosi del Venezia raggiunti dal provvedimento. Nell’occasione rimasero feriti cinque operatori del Reparto mobile di Padova, due carabinieri del Battaglione di Mestre e un vigile del fuoco.

Erano già stati adottati i primi 18 provvedimenti di durata tra 3 e 5 anni nei confronti di 9 ultras del Venezia e di 9 ultras del Bari, tutti denunciati per istigazione a delinquere e violazione delle disposizioni a tutela dell’Ordine pubblico. Altri 11 Daspo sono stati adottati dopo ulteriori accertamenti che hanno portato all’identificazione e alla denuncia di 2 ultras veneziani e 9 baresi, verso questi ultimi è stato disposto anche l’obbligo di firma. In totale dunque sono 18 i tifosi biancorossi raggiunti dal Daspo.

Sistema Olivieri, al San Paolo reclutato anche il tifo organizzato del Bari: soldi e buoni benzina agli ultras

Bulldog e Cani Sciolti, questi sono i due gruppi di tifo organizzato biancorosso del San Paolo coinvolti nel sistema Olivieri per l’elezione della moglie, Maria Carmen Lorusso, al Comune nelle elezioni del 2019. Entrambi i gruppi sono capeggiati da elementi di spicco del clan Montani. Il retroscena emerge dalla maxi inchiesta della Dda che ha portato all’arresto di 130 persone. A dirigere tutto Giacomo Olivieri, Michele Nacci, candidato in tandem con Lorusso e primo dei non eletti, e la suocera di Nacci, Bruna Montani, cugina del capo clan Andrea. Sarebbero stati i cugini Bruno e Leonardo a raccogliere consensi e voti dai gruppi di tifo organizzato con la solita promessa di ricevere in cambio soldi, buoni pasto e buoni benzina. Olivieri avrebbe anche proposto di trasformare la sede dei tifosi del Bulldog in comitato elettorale.

Sassuolo-Bari U16, indossa la sciarpa biancorossa per tifare il figlio: 47enne picchiato da tre ultras leccesi

Un 47enne che indossava una sciarpa del Bari è stato aggredito questa mattina a Castrignano del Capo, in provincia di Lecce, al termine della partita di calcio tra il Sassuolo e il Bari, nell’ambito del torneo under 16 per il Trofeo Caroli Hotels. L’uomo, padre di un giovane calciatore del Bari, al termine della partita persa dai biancorossi per 3-1, é stato avvicinato nell’area parcheggio e aggredito da tre sconosciuti che poi si sono dileguati a bordo di due auto.

Si tratterebbe di tre ultras del Lecce. Soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale Panico di Tricase, il 47enne è stato medicato e giudicato guaribile in cinque giorni. Le indagini dei carabinieri avrebbero portato già all’individuazione dei tre presunti responsabili. Da chiarire se l’aggressione sia avvenuta perché l’uomo indossava una sciarpa del Bari calcio o per eventuali contrasti nati tra le due tifoserie ieri, quando le due squadre, Bari e Lecce, si sono incontrate sul campo del Parabita con il Lecce uscito sconfitto per 2-0 ed eliminato dal torneo.