Lo scandalo di Lady Caracciolo, la laurea presentata ad Aeroporti di Puglia è falsa: l’Università denuncia in Procura

La laurea presentata da Carmela Fiorella, moglie del consigliere regionale ed ex capogruppo Pd Filippo Caracciolo, ad Aeroporti di Puglia per partecipare al concorso da dirigente del personale delle risorse umane è falsa.

L’Università di Bari ha così presentato una denuncia alla Procura dopo aver accertato che “non risulta aver conseguito il titolo di studio Laurea Magistrale in Economia e Management (LM 77)”.

La comunicazione è stata data ieri sera anche Aeroporti di Puglia che ha avviato anche un’indagine interna per fare chiarezza sul caso e quanto accaduto.

Dagli accertamenti svolti dall’Università di Bari, risulta che Carmela Fiorella ha conseguito nel 2010 la laurea triennale in Scienze delle Politiche che non le avrebbe consentito la partecipazione al concorso in cui era richiesto un titolo di studio quinquennale in Economia o in Giurisprudenza.

Bari, molestie a studentessa di Medicina durante tirocinio: l’Università avvia verifiche

‘Università di Bari ha “immediatamente dato avvio ai doverosi accertamenti e sta investendo della questione le autorità competenti” dopo la segnalazione delle presunte molestie subite da una studentessa della facoltà di Medicina durante il suo tirocinio pre-laurea presso lo studio di un medico di medicina generale.

A segnalare il caso, con un post sui social pubblicato ieri, è stata l’associazione studentesca Udu-Link Bari, annunciando di aver “inviato una segnalazione agli uffici competenti per denunciare quanto accaduto affinché si prendano tutte le misure necessarie affinché episodi del genere non si ripetano più”.

L’Università di Bari compie 100 anni, celebrazioni al Petruzzelli con la ministra Bernini: il saluto del Rettore Bronzini

“È stato bellissimo, ma le esperienze sono bellissime se finiscono. Il prossimo 30 settembre finirà il mio mandato, mi potrete confinare in una cornice e appendere al muro”. Così il rettore dell’università Aldo Moro di Bari, Stefano Bronzini, ha salutato la platea del teatro Petruzzelli dove oggi è stato celebrato il centenario e inaugurato l’anno accademico 2024-2025. L’ultimo per Bronzini.

Il tema scelto quest’anno è l’equivoco. La festa si è aperta con proiezioni luminose sulla volta del Politeama e l’esecuzione del ‘Gaudemus Igitur’ da parte del coro Harmonia dell’ateneo barese, diretto da Sergio Lella. Presente anche la ministra per l’Università Anna Maria Bernini. Sono stati consegnati i sigilli d’oro a due ex alunni: Silvana Sciarra, ex giudice della Corte costituzionale, e Vito Campese, del Kidney research center.

“Il mio equivoco – ha detto Sciarra – nasce da un ricordo, ero iscritta a Giurisprudenza e avevo voglia di andare altrove. Avevo preparato una valigia immaginaria. Al secondo anno ho incontrato il professore che mi ha aiutata a trovare la mia strada”. Campese ha evidenziato che “sono uno dei cervelli fuggiti, ma non c’è libertà di azione se bisogna andare all’estero. Le università del Sud non sono in buona salute”. Il sigillo d’oro è stato consegnato anche a Leo Muscato, regista dell’ultima prima della Scala, a Milano, autore di un intervento sugli “equivoci del curriculum”. La studentessa rifugiata Luz Yanet Ortiz Baltan, invece, ha chiarito che “equivoco è confondere il privilegio con il merito”.

La ministra Bernini ha evidenziato l’esigenza di “equiparare l’alta formazione accademica con l’alta formazione artistica”, puntando sulla “contaminazione”. Infine la lectio magistralis del presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, che ha giocato sull’equivoco generato dall’etimologia e uso di alcune parole come “patriarcato, diverso da maschilismo”. Stasera dalle 19.30 in piazza Libertà a Bari, nell’ambito delle celebrazioni, concerto di Daniele Silvestri.