Vaccini contro la bronchiolite per neonati, la precedenza va alle regioni del Nord: la Puglia resta a secco

La Puglia resta senza i vaccini contro la bronchiolite che colpisce i neonati. In Regione hanno provato in tutti i modi a rientrare nella corsa partita però dal Nord. Precedentemente il ministero aveva detto no a causa del piano di rientro avviato nel settore Sanità. Le regioni del nord Italia così hanno potuto organizzarsi prima e ottenere le dosi. 

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Policlinico Bari, al via la campagna antinfluenzale: “Vaccini anche contro il Covid perché circola ancora”

È partita oggi, con i direttori delle diverse Unità operative sottoposti alla somministrazione, la campagna vaccinale antinfluenzale del Policlinico di Bari. Secondo le previsioni dovrebbe coinvolgere circa 4.500 dipendenti, 1.500 studenti e specializzandi, oltre ai pazienti.

“In questa azienda – ha sottolineato il direttore generale, Antonio Sanguedolce – ci sono già buone risposte negli anni precedenti. Adesso contiamo di incrementare la copertura”. Sanguedolce ha spiegato che “abbiamo optato per la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e anti Covid”.

Il dg ha poi avvertito che “il Covid circola già, anzi non ha mai smesso di circolare. Quindi è assolutamente importante vaccinarsi. Per quanto riguarda l’influenza, la stagione dei contagi partirà a fine novembre, quindi questo è il momento per vaccinarsi, anche perché dalle previsioni che arrivano dall’altro emisfero dovrebbe essere un’influenza abbastanza importante”. Sanguedolce ha chiarito che “l’influenza, così come il Covid, è un’infezione che può causare danni seri, ricoveri in terapia intensiva e una certa quota di decessi” e che “l’Oms indica le campagne vaccinali come evento che tende a diminuire l’antibiotico resistenza, sulla quale c’è allerta”. La raccomandazione riguarda, in particolare, bambini sotto i sei anni, operatori sanitari e scolastico, persone anziane e fragili.

“Non si ha la prova che senza i vaccini sarebbe stato peggio”: bufera sulle parole del sottosegretario Gemmato

Marcello Gemmato, neo sottosegretario alla Salute, è finito al centro delle polemiche per alcune dichiarazioni sui vaccini rilasciate durante il programma “Restart-L’Italia comincia da te” in onda su Rai 2. “Per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti”, ha esordito. All’osservazione da parte del vicedirettore del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo, che “senza vaccini sarebbe stato magari peggio”, Gemmato ha replicato che “non si ha l’onere della prova inversa. Ma io non cado nella trappola di schierarmi a favore o contro i vaccini”. Parole che non sono passate inosservate. Il segretario del Pd Letta ha duramente attacco Gemmato, chiedendo anche le dimissioni. “Un sottosegretario alla Salute che nega i vaccini non può rimanere in carica”, si legge nel tweet pubblicato. “Come si fa a dire che non ci sono prove che i vaccini siano serviti? Basterebbe saper leggere la letteratura scientifica”, è il commento del direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti.

Non si è fatta attendere la replica di Gemmato. “I vaccini sono armi preziose contro il Covid, le mie parole sono state decontestualizzate e oggetto di facili strumentalizzazioni. Sono stupefatto dalle strumentalizzazioni che l’opposizione sta montando in queste ultime ore in merito ad alcune mie dichiarazioni rilasciate – – si legge in una nota pubblicata da AdnKronos -. Ho sempre sostenuto la validità dei vaccini e la capacità che hanno di proteggere soprattutto i più fragili: come sottosegretario alla Salute ed esponente di FdI, voglio sgombrare il campo da interpretazioni faziose e ideologiche. L’attività parlamentare di questi anni testimonia in maniera limpida e coerente la posizione mia e di FdI. Siamo passati dall’emergenza alla convivenza con il virus anche grazie ai vaccini, adesso è tempo di guardare avanti”.

“Premesso che se oggi siamo in grado di gestire la pandemia lo dobbiamo alla scienza e ai vaccini che hanno salvato milioni di vite, destano non poche preoccupazioni le divergenze emerse all’interno del Governo. Mentre il ministro della Salute Schillaci annuncia una nuova campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione contro influenza e Covid, specie per pazienti fragili e ultrasessantenni, il sottosegretario Gemmato, a chi gli chiede se senza vaccini sarebbe stato peggio, risponde: ‘Non abbiamo l’onere della prova’ e aggiunge ‘grandi risultati non li vedo raggiunti’ e, ancora: ‘C’è stato fino ad oggi un approccio ideologico alla gestione del Covid’ – ha commentato l’assessore regionale pugliese alla Sanità, Rocco Palese -. Queste dichiarazioni appaiono sconcertanti e in netta divergenza con quelle del Ministro. Alla luce di queste evidenti contrapposizioni tra la posizione del Ministro e quella del sottosegretario Gemmato, è necessario ed urgente che il Governo faccia quanto prima chiarezza per non destabilizzare i cittadini. Per quanto riguarda la Puglia, noi siamo dalla parte della scienza e non dalla parte degli ‘stregoni’, per cui proseguiamo senza sosta con la campagna vaccinale consigliando ai cittadini la somministrazione contemporanea della quarta dose del vaccino anti-Covid e del vaccino antinfluenzale”.

Lecce, vandalizzato dipartimento Asl con scritte no vax: “Medici assassini vaccini infarti nei bambini”

Scritte contro i vaccini sono comparse nella notte a Lecce sulle pareti dello stabile che ospita il Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Lecce, fra viale Don Minzoni e via Liborio Salomi, poco distante dalla sede generale dell’Ente. L’edificio è stato completamente vandalizzato con vernice spray di colore rosso e le frasi: “Omertà su vax, genocidio non è medicina ma omicidio”, “medici pro vax assassini”, “vaccini infarti nei bambini”. Sul posto per i rilievi gli agenti della Digos. Sulle scritte ci sarebbe il marchio del movimento che le ha realizzate.