La Corte Costituzionale dà torto al governo Meloni: “Legittimo il vaccino Hpv obbligatorio in Puglia”

“La legge regionale da me promossa, approvata per contrastare la diffusione del Papilloma virus, è legittima! Ad affermarlo non è soltanto il buon senso e la volontà di tutelare la salute pubblica, ma a dichiararlo in modo chiaro è anche la Corte Costituzionale, che ha respinto le questioni di illegittimità sollevate dal Governo”.

Inizia così la nota del consigliere Luigi Lopalco (PD). “Sapevamo di essere dalla parte della ragione, ma la decisione assunta dalla Suprema Corte conferma la correttezza delle nostre intenzioni e la solidità di una scelta legislativa pensata nell’interesse della prevenzione e della salute dei giovani e delle donne – aggiunge -. Adesso è fondamentale compiere un ulteriore passo avanti. Auspichiamo che il Dipartimento Salute si attivi senza indugi per predisporre le linee operative necessarie all’applicazione della norma, con particolare attenzione alla tutela dei dati personali, onde evitare ulteriori contestazioni e osservazioni da parte dell’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali”.

“La legge può essere applicata nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, evitando qualunque trasferimento di dati sensibili fra autorità sanitarie e scolastiche – conclude -. La salute pubblica e la prevenzione non possono attendere. Ora che la legittimità è stata confermata, è il momento di passare con determinazione all’attuazione”.

Green Pass falsi senza il vaccino anti Covid, al via il processo a Bari: 69 imputati. Asl parte offesa

È iniziata oggi, in tribunale a Bari, l’udienza preliminare a carico di 69 imputati accusati di accesso abusivo ai sistemi informatici e falso per aver (secondo la Procura) ottenuto falsi Green pass senza aver fatto il vaccino contro il Covid.

I fatti risalgono alla seconda metà del 2021, dalle indagini è emerso l’accesso abusivo al sistema dell’anagrafe vaccinale della Regione Puglia grazie all’uso di credenziali – per i pm prese fraudolentemente – di un’infermiera in servizio nel nord Barese.

Chi ha fornito queste credenziali, verosimilmente un dipendente della Asl di Bari, è rimasto ignoto, così come non è emerso se, in cambio dei falsi Green pass, siano stati consegnati soldi.

Per i 69 è però stato chiesto il rinvio a giudizio e oggi gli avvocati degli imputati si sono presentati davanti alla gup Ilaria Casu. In udienza è stato rilevato qualche difetto di notifica e la giudice ha rinviato al prossimo 13 novembre per eventuali richieste di patteggiamento o di rito abbreviato. Come parte offesa è stata individuata la Asl di Bari, che non si è costituita parte civile.

Bari, al Policlinico somministrato il primo vaccino al mondo contro le recidive del tumore alle vie urinarie

Un vaccino creato in base alle mutazioni genetiche che caratterizzano un paziente oncologico ad alto rischio di recidiva. Un modo per consentire a chi è malato di poter pensare al proprio futuro. Al Policlinico di Bari “per la prima volta al mondo”, è detto in una nota, una paziente di 75 anni affetta da neoplasia delle vie urinarie, è stata avviata “dopo chirurgia alla combinazione terapeutica del vaccino a mRNA (RNA messaggero) personalizzato, autogene cevumeran, e nivolumab (immunoterapia approvata dall’autorità regolatorie internazionali, ad oggi non ancora rimborsata nel Nostro Paese in questo scenario terapeutico)”. Un vaccino progettato sulla base delle mutazioni individuate sul suo campione tumorale.

La donna lo scorso agosto è stata sottoposta a intervento chirurgico che ha comportato “la resezione completa di una neoplasia dell’alta via urinaria ad alto rischio di recidiva sulla base delle caratteristiche istopatologiche”, si legge nel comunicato diffuso dal policlinico.
Il campione chirurgico e il sangue periferico della 75enne sono stati analizzati con sequenziamento di nuova generazione da un’azienda di biotecnologia e biofarmaceutica esterna per “identificare e quantificare – continua la nota – le mutazioni somatiche caratterizzanti la sua neoplasia e per generare molecole di Rna messaggero codificanti per i neoantigeni specifici del tumore della paziente”. In questo modo, con la vaccinazione si previene la recidiva a cui la donna era esposta.

“Fino a oggi abbiamo potuto usare solo la chemioterapia convenzionale ed è difficile trovare le parole per esprimere la gioia di essere riuscita, grazie al duro e costante lavoro di tutto il team, a offrire questa rivoluzionaria strategia terapeutica alla nostra paziente”, spiega Mimma Rizzo, investigatore principale dello studio per l’Oncologia medica del Policlinico di Bari.
“Al policlinico di Bari si sta scrivendo una pagina importante della medicina del futuro, orientata sempre di più verso cure individualizzate”, ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Negato farmaco ai neonati pugliesi contro la bronchiolite, Amati: “Impossibile crederci intervenga la Meloni”

L’attacco di Amati: “Il vaccino non può essere somministrato gratuitamente ai neonati e bambini di Puglia, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria e Sicilia, mentre può essere tranquillamente somministrato ai neonati e bambini di tutte le altre regioni. I bimbi pugliesi possono essere condannati alla terapia intensiva e pure alla morte, come ogni anno purtroppo accade, mentre i bambini lombardi possono essere salvati dal virus”.

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Caso Olivieri-Lorusso, si fingono insegnante e malato per anticipare vaccino Covid: bufera sulla coppia

Polemiche attorno all’avvocato barese, ex consigliere regionale ed ex presidente della Multiservizi di Bari, e a sua moglie, consigliere comunale di Bari (Sud al Centro). Il tutto è emerso da alcune intercettazioni telefoniche sul padre di lei, l’ex primario Vito Lorusso, arrestato a luglio con le accuse di concussione e peculato.

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