La Puglia sulla scia di Milano e Roma, la scommessa di Vasile (AdP): “Eliporto in ogni Comune e taxi volanti in cielo”

“Stiamo cercando di rivoluzionare il trasporto locale, vorremmo che ad ogni Comune della Puglia e a tutte le infrastrutture turistiche della Puglia sia assegnato un eliporto. Abbiamo già presentato un progetto”. L’annuncio è a firma di Antonio Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia. L’obiettivo sarebbe quello di replicare il progetto dei “taxi volanti” di Roma (pronto a partire dal 2024) e di Milano (possibile esordio nel 2026 per le Olimpiadi invernali).

“La tecnologia dei droni, che viene sperimentata e costruita a Grottaglie tra pochissimo, ci fornirà dei mezzi che ci consentiranno di creare una linea di trasporti orizzontale, via aerea, che sarà a basso costo perché elettrica – ha aggiunto Vasile -. Stiamo immaginando di innestare una rete di secondo livello, un percorso che vada dai Comuni dei Monti Dauni o dal Gargano agli hub, agli aeroporti. Su queste superfici si potranno fare arrivare i pacchi, l’elisoccorso e perché non anche i turisti? Gli aeroporti non sono finanziati dal Pnrr ed è inspiegabile, ma attendiamo anche noi lo sblocco dei Fondi per lo Sviluppo e la Coesione che ci permetteranno di investire in questa direzione”.

Nove milioni di passeggeri nel 2022: numeri oltre le aspettative per Aeroporti di Puglia

Il 2022 si è chiuso per gli aeroporti pugliesi con numeri che sono andati al di là di ogni aspettativa: oltre 9 milioni di passeggeri (6.190,490 a Bari e 3.058.999 a Brindisi). Complessivamente su Bari e Brindisi, i passeggeri in arrivo e partenza, sono stati 9.249.489, con un incremento del 12,45% rispetto a quanto registrato nel 2019. Su base annua il traffico di linea nazionale, tra Bari e Brindisi, è cresciuto del +17,06%; quello di linea internazionale ha segnato un +8,12% rispetto al 2019. L’aeroporto di Bari ha superato un traguardo storico: nel 2022, infatti, i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 6.190.490, il +11,91% rispetto al totale 2019. Di questi 3.503.774 (+16,57%) si riferiscono ai voli di linea internazionali. Eccellente anche il dato di Brindisi dove nel 2022 i passeggeri sono stati 3.058.999, il +13,56% rispetto al 2019. Di questi 2.290.634, cioè il 17,81%, in più rispetto al 2019, si riferiscono ai voli di linea nazionale. A questi si aggiungono i circa 7.100 passeggeri in arrivo e partenza da Foggia dall’avvio dei voli di linea dal mese di ottobre. Soddisfazione per il traguardo raggiunto è stata espressa dal presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile. “Un dato inaspettato, ma al tempo stesso straordinario. Questi numeri da record, secondo le previsioni, avremmo dovuto raggiungerli nel 2026. Invece siamo andati al di là delle aspettative, grazie al lavoro di tutta la squadra di AdP, della Regione Puglia e all’avvio di nuove rotte. Lavoriamo costantemente per migliorare e accrescere il network delle rotte nazionali e internazionali e per offrire maggiori e migliori servizi ai passeggeri in transito nei nostri aeroporti. E il nostro impegno è stato premiato attraverso il raggiungimento di indici di crescita superiori alla media registrata dal sistema aeroportuale nazionale”. Nel 2022 negli aeroporti italiani sono transitati 164,6 milioni passeggeri più del doppio del 2021, anno in cui, tra effetti della pandemia e restrizioni alla circolazione, i viaggiatori furono solo 80,7 milioni. Traffico aereo in ripresa dunque con volumi, per il sistema nazionale, pari all’85% di quelli del 2019. Dall’analisi dei dati Assaeroporti (vedi tabella seguente) suddivisi per classi dimensionali in funzione dei flussi pre-pandemia, emerge che, nel 2022 a trainare la ripresa del traffico aereo sono stati gli aeroporti medi e piccoli, molti dei quali hanno superato i livelli del 2019. Tra questi si segnalano gli scali di Milano Linate Bari, Palermo e Napoli per la fascia tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri; gli aeroporti di Brindisi, Alghero, Olbia e Torino per la categoria tra 1 e 5 milioni di passeggeri; gli scali di Foggia, Bolzano, Trapani, Grosseto, Cuneo, per la classe con meno di 1 milione di passeggeri annui.