Voto di scambio e mafia, prime 9 istanze al Riesame: Nacci saluta la politica. Oggi l’interrogatorio del Brasiliano

Davanti al Riesame nella giornata di ieri sono state discusse le prime 9 istanze presentate da altrettanti arrestati coinvolti nella maxi inchiesta “Codice Interno” della Dda di Bari. Tra loro c’è anche Michele Nacci, candidato alle Comunali del 2019 al fianco di Lorusso. Sarebbe dovuto entrare lui in Consiglio comunale essendo il primo dei non eletti ma è in carcere e poi ha deciso di non proseguire la propria carriera politica.

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Voto di scambio e mafia, i Lorusso vanno al Riesame: papà e figlia chiedono la revoca dei domiciliari

I legali di Maria Carmen Lorusso e Vito Lorusso hanno presentato istanza al Tribunale di Riesame per chiedere la revoca della misura degli arresti domiciliari. Padre e figlia sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Bari con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso. Giacomo Olivieri avrebbe stretto accordi con la malavita per far eleggere sua moglie, Maria Carmen Lorusso, al Comune di Bari nel 2019. Lo stesso avrebbe fatto suo padre, ex primario dell’Oncologico di Bari, tanto da prendere in cura il nipote di Savinuccio in cambio di voti. Secondo la difesa dei Lorusso sono venute meno le esigenze cautelari, visto che la donna ha presentato le dimissioni da consigliere comunale e ha annunciato che non si ricandiderà, mentre il padre è in pensione.

Non solo l’Amtab, assunzioni anche nella Multiservizi di Bari in cambio di voti: le rivelazioni di due pentiti

Assunzioni nell’Amtab ma anche nella Multiservizi di Bari. Emergono altri retroscena nella maxi inchiesta della Dda che ha provocato un terremoto nella città di Bari. Alcuni candidati promettevano, in cambio di voti, anche assunzioni nella società comunale che si occupa di guardiania e giardini, guidata poi per altro da Giacomo Olivieri dal 2013 al 2015. A rivelarlo sono stati due giovani pentiti del clan Palermiti.

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Voto di scambio e mafia, terremoto a Bari: la Prefettura valuta l’ipotesi ispezione al Comune

La Prefettura sta acquisendo tutta la documentazione necessaria per valutare se ci sono i requisiti per disporre un’ispezione sull’eventuale condizionamento della criminalità organizzata a Bari, dopo la maxi inchiesta che ha portato all’arresto di 135 perone e che ha smascherato l’infiltrazione mafiosa nei tessuti politici, economici e sociali del capoluogo pugliese.

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