La tanto discussa tassa di soggiorno da introdurre a Bari è pronta ad approdare in Consiglio Comunale. È infatti arrivato il via libera dei 5 municipi e ora se ne discuterà tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Dopo l’ok del Consiglio, dovrà però trascorrere un mese per gli eventuali ricorsi e poi la tassa di soggiorno diventerà effettiva.
Si tratta di una tassa che gli ospiti di hotel e strutture ricettive pagano già in quasi tutti i restanti comuni della Puglia: 1,50 per i due stelle, 2 euro per tre stelle e b&b, 2,50 per i quattro stelle e 4 euro per i cinque stelle, per massimo 4 giorni. Esenti dal pagamento i disabili, i bambini al di sotto dei 14 anni, gli autisti dei pullman, le famiglie numerose o chi si trova a Bari per motivi di salute, studio o concorsi. Una scelta fortemente voluta dopo il boom fatto registrare a Bari da giugno ad agosto con oltre 430mila presenze. Il Comune di Bari avrebbe intascato, in media con questi numeri, circa due milioni e mezzo di euro. Le risorse sarebbero utilizzate per finanziare proprio il settore turistico. Durante l’ultima commissione comunale Qualità dei servizi, i consiglieri hanno però invocato un organo che avrà il compito di decidere come utilizzare le risorse che arriveranno dalla tassa di soggiorno.