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Tassa di soggiorno, BariEcocity dice no: “Cittadini e turisti non sono polli da spennare”

2 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere
2 Marzo 2023
– Autore: Redazione Quinto Potere

“BariEcoCity, insieme agli operatori turistici baresi, dice no alla tassa di soggiorno che si vuole istituire”. L’associazione che ha a cuore le sorti ambientali del capoluogo pugliese si affianca alle associazioni di categoria e agli albergatori che non sono d’accordo con l’introduzione della tassa di soggiorno, diversa in base al servizio proposto all’utente. “I motivi sono 10: introduce nuovi aggravi e adempimenti burocratici per imprese turismo, anche le più piccole; aumenta la concorrenza sleale tra strutture ricettive, in favore delle abusive; colpisce italiani e stranieri anche se soggiornano per motivi non turistici (lavoro-assistenza familiari); è l’ennesimo balzello medioevale sul turista viaggiatore; sottrae circa 2,5 milioni annui all’economia cittadina, in favore delle casse comunali; nuovo balzello fiscale che disincentiva il turismo aggiungendosi ad altre tasse (tra cui la tassa/addizionale comunale sui biglietti aerei pari a e.6,5 per passeggero); elimina un piccolo vantaggio competitivo e comunicativo per bari, che sino a oggi non la applicava; è introdotta scorrettamente (istituzionalmente) ad appena 12 mesi dalla scadenza dell’amministrazione comunale; non è vincolata a specifici investimenti infrastrutturali o nuovi servizi per il turismo; non comporta riduzione del carico fiscale per i baresi”.

“Riguardo la “litania” del così fan tutti, si evidenzia la falsità della stessa, giacché su 8mila comuni italiani solo mille hanno introdotto la tassa di soggiorno. BariEcoCity è dunque mobilitata con tutta una serie di iniziative urbane di contrasto all’ennesimo inasprimento fiscale della amministrazione Decaro, a cominciare dalla campagna affissioni attualmente in corso in Città. Meno tasse e più servizi per i turisti, è la nostra prospettiva per favorire la crescita della economia di Bari”.