Il 22 dicembre del 2016 era stata trovata morta nel sottovia ferroviario di Terlizzi, soffocata da un cavetto usb, vestita ancora con gli abiti utilizzati per partecipare a un matrimonio insieme al suo compagno. Da subito gli inquirenti hanno pensato che la morte di Claudia De Chirico fosse suicidio, ipotesi non accettata dai suoi famigliari. Per ben tre volte hanno ottenuto la riapertura delle indagini e il fascicolo è ora in mano al sostituto procuratore di Trani, Giuseppe Francesco Aiello. I sospetti della famiglia di Claudia ricadono sul fidanzato, Davide Falcetta, indagato per induzione al suicidio. Adesso ci potrebbe essere una svolta delle indagini con l’inserimento nel fascicolo di alcuni filmati e chat da parte dell’avvocato della famiglia De Chirico, Bepi Maralfa. Prove che non erano mai state ritenuti utili alle indagini, ma che raccontano le ore prima della morte. In un filmato, quello della telecamera di videosorveglianza della stazione di servizio e reso noto dalla trasmissione “Chi l’ha visto?“, viene ripreso il testacoda dell’auto guidata da Falcetta, con Claudia che cade dall’abitacolo. Dopo poco il fidanzato avrebbe fatto retromarcia e, secondo la testimonianza del benzinaio, l’avrebbe schiaffeggiata per costringerla a risalire. Inoltre secondi la tesi del legale della famiglia, i tre nodi al cavetto, che hanno soffocato Claudia, non potevano essere stati fatti dalla vittima. Inoltre ci sono tracce ematiche sul cavetto che non appartengono alla vittima. In questi anni Falcetta non ha mai rilasciato dichiarazioni, ma si è sempre detto estraneo ai fatti.
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- di: Raffaele Caruso
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