Fermati e multati appena dopo l’uscita “Portoni” della provinciale 231, all’altezza di Terlizzi, prima ancora di caricare in auto le due prostitute che avevano chiamato la centrale del radio taxi per prenotare la corsa. L’episodio è successo due giorni fa, ma già promette di avere lunghi strascichi.
La sanzione non ha nulla a che fare con lo sfruttamento o il favoreggiamento della prostituzione. Si tratta, invece, di una sanzione amministrativa per la violazione all’articolo 7 del regolamento sui taxi della Città di Bari. Da un lato la Polizia Locale di Terlizzi rivendica la sua interpretazione; dall’altro i tassisti incriminati e l’intera categoria pensano ad azioni specifiche, giudicando illegittima la sanzione. Ma vediamo di che si tratta.
Il regolamento sui taxi del Comune di Bari, vieta di trasportare o prendere clienti fuori dal proprio territorio, a meno che nelle ultime 48 ore non ci sia un accordo con il cliente. Stando a quanto siamo riusciti a sapere, pare che i tassisti non siano stati messi nelle condizioni di spiegare che le due prostitute di fatto avessero prenotato la chiamata, rendendo dunque legittima la corsa, avendo chiamato la centrale del radio taxi fornendo dati personali, numero di cellulare e coordinate del luogo dell’incontro. Ricevuta la chiamata, dunque, è stato chiamato il taxi più vicino, ovvero il primo in colonna al posteggio dell’aeroporto di Bari. Si tratta di una corsa giornaliera particolarmente ricercata, proprio in considerazione del costo. Non resta da comprendere perché questa volta i due tassisti siano stati sanzionati e se la Polizia Locale di Terlizzi abbia deciso di non tollerare più questo genere di corse.
In attesa di sviluppi i due tassisti multati dovranno pagare 60 euro entro 5 giorni, 86 nel caso venga superato tale periodo. Se non direttamente, le prostitute che affollano la provinciale nella barriera di Terlizzi continuano a far parlare di loro. Si tratta di un fenomeno talmente diffuso su quel tratto di strada – lo ricordiamo – da aver convinto l’amministrazione comunale a istituire una task force specifica che si occupa di contrastare i reati contro lo sfruttamento e il favoreggiamento della prostituzione.