Torniamo ad occuparci della sospensione “immediata degli incarichi e la efficacia del contratto di lavoro subordinato stipulato dall’amministrazione comunale” del comandante della Polizia Locale, Antonio Modugno, da parte del Comune di Terlizzi. Secondo quanto si legge nel provvedimento di febbraio, firmata dalla responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza, Antonella Fiore, la decisione è scaturita dopo la condanna di Modugno in primo grado a 5 anni e 11 mesi e 20 giorni nel processo “Sistema Trani” che tra il 2014 e il 2016 coinvolse politici e funzionari comunali. Modugno, che all’epoca era dirigente a Trani, è accusato di concorso in peculato continuato e aggravato.
“Il 2 febbraio sono stato condannato in Tribunale. La condanna non è definita, c’è infatti possibilità di fare ricorso sia in Appello che in Cassazione e sono fiducioso di dimostrare la mia totale innocenza e estraneità ai fatti. Sto valutando anche di rinunciare alla prescrizione per dimostrare la mia innocenza, ma non nascondo che ho timore di queste cose – esordisce Antonio Modugno -. La Legge Severino è devastante per i dipendenti pubblici, in particolar modo per i dirigenti, queste norme stringenti si applicano già con sentenze di primo grado. Ho sempre rispettato la legge, ma voglio ribadire che si tratta di una sentenza in primo grado. Se poi sarà ritenuto colpevole dei reati, prenderò atto della giustizia come qualsiasi altro cittadino in attesa di capire cosa fare. Non mi permetto di giudicare la magistratura e quello che è stato deciso in primo grado, anche perché io sono un uomo dell’Istituzione”.
La situazione però assume contorni paradossali. Modugno presta servizio anche nella Polizia Locale di Cisternino, ma non ha ancora ricevuto alcuna documentazione ufficiale. “Ad oggi il Comune di Terlizzi non mi ha notificato alcun tipo di provvedimento. Io ho appreso che il Comune di Terlizzi mi ha sospeso dal servizio, senza stipendio, esclusivamente da Whatsapp. Un ex consigliere comunale di Terlizzi mi ha telefonato e mi ha detto che stava girando nelle chat questo documento, mancante anche di una pagina, dove si parla di me. Una cosa allucinante – continua -. Tutti gli atti relativi, dalla sospensione degli incarichi e dell’efficacia del contratto di lavoro dirigenziale, sono diventati di dominio pubblico già prima che fossero formalmente notificati nelle forme previste dalla legge, all’interessato. Parliamo di dati sensibilissimi della sfera personale, abusivamente divulgati già prima che giungessero formalmente alla persona dell’interessato, con grave vulnus della dignità del lavoratore. La protocollazione, per legge, deve essere riservata, non visibile e comunicata esclusivamente al lavoratore”.
A causa delle recenti vicende che lo hanno riguardato, Modugno dal 14 febbraio è in stato di malattia a causa di una situazione di salute precaria che non gli permette di assolvere alle sue funzioni dirigenziali e di comando, come certificato dal giorno sia dal suo medico di base che dal medico dell‘Unità Psichiatrica dell’ospedale di Putignano. “In questo senso, si deve registrare un ulteriore abuso commesso dagli organi comunali preposti. Il 14 febbraio, probabilmente nel tentativo di notificare il provvedimento prot. n. 3965 del 13.02.2023, abusivamente e in contrasto con tutte le norme che regolamento i compiti della Polizia Locale sul territorio nazionale e regionale, due ufficiali di Polizia Giudiziaria appartenenti al Corpo di Polizia Locale del Comune di Terlizzi, sono stati convocati, abusivamente, dal Segretario Generale del Comune di Terlizzi e dal funzionario comunale, sig, Nicola Panzarino, al terzo piano del Palazzo comunale sito in Terlizzi al fine di prendere in consegna un plico che avrebbero dovuto notificare nelle mie mani. Numerose sono le violazioni che si registrano anche di natura penale. I due ufficiali di Polizia Giudiziaria non possono in alcun modo, eseguire disposizioni impartite da organi non appartenenti alla Polizia Locale, ovvero disposizioni provenienti direttamente dall’Autorità Giudiziaria. Nel caso che ci occupa, in alcun modo, gli appartenenti alla Polizia Locale possono notificare atti al di fuori del territorio comunale di loro competenza, se non espressamente delegati dall’Autorità giudiziaria. Non è dato sapere, infatti, come gli ufficiali in questione abbiano impiegato il loro tempo al servizio del Comune dì Terlizzi, dalle ore 14:00, alle ore 1ó:00 circa del 14.02.2023, con l’utilizzo di un‘autovettura di servizio riportante colori di istituto. È giunta, infatti, l’informazione fondata che gli stessi, dopo aver preso in consegna il plico e accertata l’assenza del Comandante Modugno negli Uffici di P.L., si siano recati in territorio di Bari, dove risiedo, al fine di effettuare la notifica del plico, dopo aver prelevato dalla scrivania il timbro per effettuare le notifiche. Si ha motivo di credere che i due Ufficiali di Polizia Locale siano stati distratti dal Ioro servizio per essere dirottati in attività che esulano da quelle prestabilite. Questo ha implicato, in altri termini il dispendio di risorse economiche pubbliche, come il carburante utilizzato per raggiungere il comune di Bari, il costo del personale impiegato per tale attività e l’utilizzo improprio del mezzo a disposizione della Polizia Locale del Comune di Terlizzi”.
“Stando le precarie condizioni di salute in cui verso, si invitano le Autorità Comunali all’astenersi dall’intraprendere altre, ulteriori e improvvide iniziative che possano nuocere sia da punto di vista fisico, acuendo la situazione di malessere, sia dal punto di vista economico, in quanto – come è ben noto — questa è l’unica forma di sostentamento è rappresentato dallo stipendio percepito”, conclude Modugno.