La Corte dei Conti ha condannato con l’accusa di truffa aggravata Vito Cagnetta, ortopedico 66enne di Terlizzi, a risarcire l’Asl di Bari con 100mila euro per aver eseguito visite private in nero, nonostante fosse dipendente dell’ospedale di Corato. Gli episodi risalgono al periodo dal 2011 al 2013 e dal 2016 al 2017. La somma del risarcimento equivale all’indennità di esclusiva la Asl di Bari gli ha versato per quegli anni finiti nel mirino delle indagini, come si legge su La Gazzetta del Mezzogiorno. Il medico nel 2019 patteggiò la pena con la confisca di 53mila euro (pari al netto dei 100mila euro), ma i giudici contabili hanno stabilito che la confisca a titolo di “indebito profitto” non esaurisce l’azione di danno, visto che i 53mila euro vanno al bilancio dello Stato, mentre i 100mila euro sono stati pagati dalla Asl di Bari che ora dovrà recuperarli. Secondo i giudici il medico “ha incontestabilmente esercitato attività libero-professionale nel periodo di riferimento, senza aver mai ottenuto dalla Asl di appartenenza alcuna autorizzazione” e hanno evidenziato “il carattere doloso e reiterato della condotta illecita” del medico.
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- di: Raffaele Caruso
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