Luigi Pennelli, il 24enne barese arrestato lo scorso ottobre con l’accusa di terrorismo internazionale e di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, verrà sottoposto ad una perizia psichiatrica per valutare le sue capacità di intendere e volere. Saranno i periti Roberto Catanesi e Gabriele Mandarelli, della sezione di Criminologia e Psichiatria forense del Policlinico, nominati dalla giudice per l’udienza preliminare Susanna De Felice, a dover verificare i suoi stati psicologici.
Originario di Acquaviva, ma residente a Sammichele, Pennelli avrebbe cercato di fondare l’organizzazione terroristica statunitense “The Base” in Italia. L’indagine è nata dopo una segnalazione alla Digos di Bari a seguito di un monitoraggio sul web svolto dall’Aisi su ambienti suprematisti di estrema destra. Il 23enne è emerso che diffondeva materiale propagandistico antisemita e di matrice nazionalsocialista. Come viene riportato negli atti giudiziari, il 23enne avrebbe diffuso in un video delle minacce rivolte alla sanatrice Liliana Segre.
Durante il primo interrogatorio affermò di non essersi reso conto della pericolosità dei gruppi e dei siti frequentati, ribadendo la volontà di non passare mai dalle parole ai fatti, nonostante a casa sua furono trovati una carabina ad aria compressa, 2 balestre, degli archi con le frecce e delle mazze da baseball con i simboli neonazisti. La difesa ora punta tutto sulla perizia psichiatrica.