Nessuna replica, al meno per il momento, da parte di Alessio Di Turo, il broker finanziario accusato di truffa da un numero crescente di clienti. Oltre la fuga e il tentativo di bloccare la pubblicazione della nostra inchiesta attraverso l’invio di una diffida, non c’è stato più nulla. Il giorno in cui abbiamo provato a sentirlo prima che se la svignasse con uno scatto felino, non abbiamo incontrato solo la suocera, ma siamo andati anche a casa dei genitori di Alessio. A risponderci è stato il papà, evidentemente imbarazzato da ciò che gli stavamo raccontando. Non siamo andati per caso da lui. La ragione è molto semplice. Una delle scusa principali usate dal broker per rinviare gli appuntamenti coi clienti è sempre stata: “Mia madre non sta bene”, “Mia madre ha un brutto male”, “Sono da mia madre in ospedale”, facendo spesso credere che la mamma avesse ormai i giorni contati. Per la verità ha detto anche altro, ma per decenza ve lo risparmiamo. Messaggi scritti e audio, in qualche caso anche con interpretazioni attoriali degne di Hollywood. La recitazione ha funzionato per tamponare i clienti inviperiti per il mancato avvio della pratica per un mutuo o un finanziamento. Al padre del broker in fuga abbiamo espresso la nostra vicinanza per la malasorte della moglie, scoprendo però, direttamente da lui che la consorte gode di buona salute e a quanto pare non ha mai avuto i problemi che il figlio utilizzava come scusa. Con il passare dei giorni e delle testimonianze, appaiono sempre più evidenti le modalità della presunta truffa e la freddezza del promotore finanziario.
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- di: Raffaele Caruso
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