Mola di Bari, via Vittorio Emanuele. Il 30 gennaio del 2022 c’eravamo stati per raccontarvi la storia di Onofrio: camminava nudo per strada, dava fastidio al vicinato e aveva persino fritto e sembra anche mangiato il suo pappagallo. In quella occasione avevamo intercettato Giuseppe, un quarantenne. La sua apparizione aveva suscitato anche diversi meme, perché mostrando la sua Crest spiegava come fosse il suo latte. Quella vita, già al limite, è diventata un inferno per se stesso, per i vicini, ma soprattutto per il padre di 86 anni. E la profezia purtroppo si è avverata.
L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa. Giuseppe aveva un coltello in mano e il papà, esasperato perché torturato, gridava aiuto. I primi ad intervenire sono stati i vicini che lo hanno disarmato, sul posto poi sono intervenuti i Carabinieri, il 118, gli assistenti sociali e alcuni volontari. Non si tratta però di un intervento isolato, se ne contano almeno una dozzina negli ultimi mesi. Non si riesce però mai a trovare una soluzione definitiva. Una volta, dopo essere stato trasportato in ospedale, Giuseppe è tornato a casa in piena notte, mentre altre volte ha rifiutato di essere trasportato. Una situazione esasperante e drammatica anche per tutto il vicinato, preoccupato da eventuali reazioni e comportamenti del 40enne, nonostante comunque venga aiutato. Giuseppe è stato ospite per breve tempo in una rsa, salvo poi scoprire che il padre in un’occasione gli ha portato da bere. Ha solo 40 anni ed è devastato dall’alcol.