“Io sono sempre preoccupato per lui, ma non me lo possono portare sempre qua. Non è un ragazzo cattivo, è solo che ha un problema. Era diventato pericoloso”. Giuseppe, o Piero come viene chiamato da alcuni, il 40enne che “tortura” l’anziano padre rendendogli la vita impossibile per i suoi scatti di nervi dovuti all’alcolismo, è stato arrestato. Dopo essere stato disarmato dai vicini, che sono riusciti a toglierli il coltello e a consegnarlo ai Carabinieri, Giuseppe è stato fermato e il gip ha convalidato l’arresto. Adesso si trova in carcere, ma questa non era la soluzione sperata dai tanti vicini amici che volevano che fosse aiutato in modo serio, come in un centro di riabilitazione che avrebbe potuto risolvere la sua dipendenza. Di certo in carcere, tramite il Serd interno, potrà seguire la giusta terapia, ma qualora venga fatto uscire, deve essere condotto necessariamente in una struttura protetta che possa aiutarlo. Siamo andati a Mola, dal padre di Giuseppe, e lo abbiamo trovato molto più sereno rispetto all’ultima volta che aveva persino timore di rientrare in casa perché impaurito dal figlio. Noi speriamo che Giuseppe possa essere trasferito in una struttura più consona, che non si senta solo e abbandonato e in cui ci sia la possibilità che parenti e amici possano andare a trovarlo.
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- di: Raffaele Caruso
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